Serie B. Il Crotone vola sul “Pecchi”: la A è più vicina, ma attenti che da dietro spingono

8 marzo 2020, 18:06 Trasferta Libera

“Bravi ragazzi, la serie A è vicina”: è la frase ripetuta sui social che sigilla il successo del Crotone a Venezia: doppietta di Benali e magico tocco di Morrone che sigillano il trionfale 1-3. Di Caligara la rete dei lagunari, al Pier Luigi Penzo. Quarta vittoria consecutiva per la squadra di Giovanni Stroppa, che riconquista il secondo posto solitario in classifica, grazie all’inattesa sconfitta casalinga del Frosinone.


di Giuseppe Romano

Nel programma della ventottesima giornata di serie B, gli “squalirestano in corsa per la seconda posizione, davanti allo Spezia e al Pordenone che ha battuto il Cittadella. Le altre corrono alla rinfusa mentre il Benevento vola in alto senza preoccuparsi di chi fa un passo avanti ed uno indietro.

Il Crotone sta diventando sempre più efficace e pratico, e può migliorare intesa e condizione offensiva devastante con il supporto di Armenteros: è già il secondo attacco del campionato (lo è sempre stato) dopo il Benevento, una manifesta superiorità rispetto alle altre pretendenti alla promozione diretta in A.

La vittoria conseguita contro il Venezia non è stata una sorpresa, i pronostici erano tutti a favore degli “squali” del presidente Gianni Vrenna, che ha messo insieme giocatori esperti e giovani talenti orgogliosi di difendere i colori della città di Pitagora.

Stroppa invita alla prudenza: “Spero che diventi determinante, ma è chiaro che ancora non abbiamo fatto niente”, e non nasconde la soddisfazione di aver dominato, a Venezia, una partita apparsa difficile alla vigilia.

L’affondo dei lagunari è venuto da un progetto ben delineato da un gruppo affiatato. L’abbraccio collettivo col capitano, Cordaz, e l’immagine serena di Stroppa, inquadrato a bordo campo, prima del fischio d’inizio, è stato il segnale d’intesa lanciato ai propri sostenitori, costretti a seguire in TV il match, giocato a porte chiuse.

Nell’assoluto silenzio sugli spalti, le sordi voci dei tifosi lagunari appostati fuori dalle mura dello stadio Pier Luigi Penzo e le urla “guida”, da bordo campo, dei due allenatori, Alessio Dionisio e Giovanni Stroppa.

Poco conta l’atteggiamento tattico. Il Crotone gioca con maggiore scioltezza e su linee ben programmate: il vantaggio è netto. Il primo cartellino giallo è per Gerbo, subito dopo viene mostrato a Casale e al 28’ ne è vittima anche Messias per simulazione, già in diffida, che salterà la partita col Chievo.

La prima ad essere aggredita è la difesa veneta: lungo lancio di Molina che Benali stoppa con eleganza e supera il difensore di linea e Bonini (0-1). La reazione dei veneti è istintiva: pressione a tutto campo; il portiere va in profondità con lunghi lanci che non si allacciano alle linea d’attacco e, quando accade, Golemic e Morrone controllano senza difficoltà.

Brilla poco il Venezia che solo su calcio d’angolo sfiora il palo sulla destra di Cordaz, fuori causa. Azioni importanti che si alternano con la stessa modalità da una e dall’altra metà campo. Il Crotone gioca meglio, è più organizzato, gioco collettivo, palleggio veloce e preciso nei passaggi.

Nel Venezia è Fiordilino a distribuire i migliori palloni per Arami, Longo e Caligari che riapre la partita (83’) con una conclusione da lontano incontrollabile per Cordaz, dopo che Marrone (36’) e ancora Benali (47’) avevano portato a tre le reti del Crotone.

Con i tre punti conquistati a Venezia il Crotone fa una accelerata da campione e si propone per la promozione diretta in A, con maggiore convinzione nei giocatori già collaudati, compreso Armeteros.

La squadra calabrese è la concorrente da battere per Frosinone (47 punti), Pordenone (45 p) e Spezia (44 p), che le sono a ridosso, consapevoli che la squadra di Stroppa ha personalità e buone qualità.

I segnali sono chiari: 47 gol in attivo, -3 dal Benevento, con buoni tempi di manovra degli attaccanti e dei centrocampisti. Un solo neo: l’atteggiamento difensivo (33 gol subiti) ha prodotto qualche frenata di troppo, nonostante i buoni requisiti della linea a tre posta davanti a Cordaz e gli altri difensori che siedono in panchina. È solo questo il brivido da superare!