#Iorestoacasa: tra controlli (e multe) c’è ancora chi non vuol intendere

13 marzo 2020, 11:11 Calabria Domani | di Rodolfo Bava

Oramai tutta Italia è zona di sicurezza, sino al 3 aprile, al fine di tentare di arrestare la corsa del “Coronavirus”. L’imperativo categorico è il seguente: rimanere in casa. Infatti, ieri, sette persone sono state sanzionate, nella nostra Crotone, perché prive delle auto certificazioni.

Però è necessario che l’autocertificazione di ogni singolo soggetto sia non solo necessaria per delle motivazioni, ma anche veritiera. Si può uscire soltanto per fare la spesa, relativa ai generi alimentari, per andare al lavoro e per recarsi dal medico.

Al momento del controllo gli agenti fanno dichiarare e firmare il motivo per cui si è fuori casa. Se appurano che quanto dichiarato non corrisponda al vero, provvedono a due denunce: una per la non osservanza dell’ordinanza di salute pubblica per il “Coronavirus” ed un’altra per dichiarazione falsa.

L’ammenda è di oltre 200 euro, ma si rischia anche penalmente. Quindi, chi pensa che non si effettuino i controlli sbaglia di molto. Chi ritiene che sia valida soltanto una semplice dichiarazione, non supportata da “verità”, rischia di essere multato.

Inoltre, è importantissimo che sia soltanto una persona che vada in giro per le ragioni sopra esposte. Tanto per fare un esempio: neanche moglie e marito non possono uscire assieme per andare a fare la spesa perché, in tal caso, verrebbero sanzionati.

Validissimo, pertanto, il proverbio: uomo avvisato mezzo salvato”!

Rodolfo Bava