Nella Crotone paralizzata dal virus è ora il tempo di un Commissario del fare che “ossigeni” le imprese locali

31 marzo 2020, 12:47 Opinioni&Contributi
Tiziana Costantino

Qui vi erano mercanti di animali e cambiavalute seduti al banco, poi giunse la Procura (non Gesù), cacciò tutti fuori dal tempio e rovesciò i tavoli dei cambiavalute. Fin qui tutto bene, o forse, servirà tempo, perché come sempre, solo al tempo è relegato il compito di generare idee, convincimenti e visioni attuali e future.


di Mauro Calabretta

Da quel tempo, a Lei - gentile Commissario prefettizio di Crotone, dottoressa Tiziana Costantino - l’onere di amministrare e magari, l’onore di poter dire di esserci riuscita.

Ciò premesso, mi preme portare alla Sua attenzione che alla cacciata dei mercanti dal tempio, prodromica ad una auspicata fase di rilancio, al netto dei corretti divieti di passeggio in era Covid, ha finora generato un solo effetto, quello della totale paralisi di un sistema economico-produttivo locale.

So bene e comprendo quanto possa essere difficile operare in un territorio così complesso ma l’operatività di un ente, il reperimento di nuovi fondi, la regolare progettualità, la generazione di nuove gare d’appalto, non sono argomenti o tematiche che non riguardano le funzioni di un Commissario Prefettizio, ancor più in una città ultima per Pil e qualità della vita.

Ancor peggio, egregio Commissario, risulterebbe il non prendere atto di quali ulteriori difficoltà, in questo momento, il sistema imprenditoriale locale attraversa ed amplificarne gli effetti, magari involontariamente, tergiversando sulla immediata assegnazione di tutte quelle gare già svoltesi prima del suo arrivo: ecco, quello sarebbe imperdonabile.

Ed allora, Tiziana (mi permetta di chiamarla per nome, per aumentare il senso di vicinanza tra cittadino ed istituzione), agisca e lo faccia con rapidità; ora è il tempo.

Generare economia è l’unico strumento sul quale può e vuol contare chi produce, oltre ad essere unica risposta nei confronti di tutti coloro che iniziano a pensare ad un tempio riaffidato ai mercanti scacciati.

Oggi, più di allora, urgono risposte, urge il fare, ed alla luce delle autorizzazioni all’esercizio strategico contenute nel DPCM, interi comparti imprenditoriali devono poter contare sull’economia generata degli Enti Pubblici.

Perché fare impresa con un Comune al palo, una Provincia inoperosa ed un’Asp in autogestione, ha una sola risultante; l’epitaffio perfetto: Io ve lo avevo detto”.