La ritirata di Conte, la fine dell’epidemia e la prevenzione della carestia

17 maggio 2020, 16:37 Opinioni&Contributi

Il governo (si fa per dire) del Professor Avvocato “Giuseppi” si appresta a compiere la più precipitosa ed indecorosa ritirata che si possa immaginare. E già trapelano le prime (e ormai abituali) indiscrezioni. Gli “autori” del premier-avvocato del popolo (di Orione) / principe (dei cazzabubboli) sono all’opera e presto vedremo l’ultima performance di Giuseppe in formato ologramma.


di Rori De Luca

Pare, infatti, che il primo ministro (e con lui anche il secondo, il terzo e così via...) intenda(no) parlare alla Nazione da un luogo lontano e sicuro. Non si può mai sapere come gli italiani reagiranno alla drammatica rivelazione: “abbiamo scherzato, non ci avrete mica creduto?”

In casa Conte si pensa ad un reset del calendario 2020 con ripartenza dal 30 gennaio. Tutti gli eventi successivi (dalla dichiarazione dello stato di emergenza del 31 gennaio in poi) verrebbero così annullati e sostituiti da un nuovo e molto più tradizionale quadrimestre.

Il tempo degli italiani riprenderebbe dunque nella più totale normalità e potremmo anche rivivere una seconda primavera, senza l’incubo delle mascherine così antiestetiche e difficili da abbinare.

Alcune misure saranno adottate come di consueto per imposizione edittale. Il toto-titolo del prossimo decreto: “Covid-19, cosa, chi?”. Ma anche: “pandemia? Epidemia? Un caso di allucinazione collettiva”. Forse un più semplice e rassicurante “Decreto maggio-giugno-luglio-agosto… periodico…” sarà la scelta finale.

Ecco il testo, ancora non ufficiale. Le misure andranno dalla comunicazione, a cura del “main-stream”, alla sanità affidata all’Oms, alla scuola di Pinocchio ed infine all’economia digitale (nel senso letterale).

Articolo 1) Definizioni.

Le parole virus, corona (varrà anche per i prodotti commerciali assonanti, in primis la nota birra) saranno bandite, lo stesso per i ventilatori polmonari e l’eparina.

Articolo 2) Scuola e famiglia.

Sarà compito delle famiglie convincere bambini e studenti in genere (anche universitari) che la scuola non è mai stata chiusa. E far capire loro che si è trattato di un mega-concorso collettivo per la selezione dell’alunno più fotogenico sul web che rappresenterà la terra ai giochi studenteschi interstellari che si terranno su Orione (lo stesso di prima).

La vittoria sarà assegnata ad un corpulento alunno tedesco di cognome Merkel, che ha dimostrato con autocertificazione di non essere parente della più nota Angela.

Articolo 3) Sanità.

Sarà vietato morire di problemi respiratori o circolatori per almeno sei o sette mesi. In caso contrario il trasgressore verrà multato pesantemente con la coobbligazione solidale ed automatica di tutti i suoi “congiunti” (per assicurare la massima capacità di riscossione, affidata all’Agenzia delle Entrate con diritto di espianto immediato degli organi, la definizione verrà estesa anche ad amici, conoscenti occasionali e vicini di casa).

Le eventuali morti che dovessero verificarsi malgrado il chiaro divieto Decretale saranno tutte ascritte a cause di lavoro e risarcite, previo processo sommario, rigorosamente telematico, dalle imprese rifinanziate come previsto dal successivo articolo 4).

Articolo 4) Misure economiche.

Verrà introdotto il divieto legale di insolvenza, crisi d’impresa e/o carenza di liquidità. Chiunque si trovasse in una di queste condizioni apparenti (anche se la temperatura corporea non dovesse superare i 37,5 gradi) dovrà denunciarsi alla Guardia di Finanza e passare da Piazza della Vittoria a riscuotere le cedole dei suoi titoli immaginari.

Con l’incasso ricapitalizzerà perdite e disavanzo; con obbligo di spesa del 15% in prodotti cosmetici, tagli di capelli e depilazione inguinale completa.

Articolo 5) Politiche sociali.

Sarà frattanto risolta brillantemente la Questione Meridionale. Attesi i risultati scientifici sulla salubrità della Regione Calabria, classificata come la migliore al mondo, tutti i suoi abitanti saranno deportati gentilmente per lavorare manualmente nelle regioni a più alta densità industriale (in ogni caso dalla Toscana in su).

Gli abitanti di queste che dimostreranno un Dna rigorosamente nordico (esclusi gli immigrati dal dopoguerra in avanti) ed un reddito annuo superiore al milione di euro saranno collocati con residenza permanente in Calabria dove vivranno felicemente di rendita per i secoli dei secoli.

Naturalmente, sarà concesso loro di sfruttare, per mero divertimento e dimostrazione di superiorità conclamata, le risorse naturali finora ignorate dalle primitive popolazioni originarie.

Articolo finale.

La Costituzione Italiana sarà abrogata con effetto retroattivo a decorrere dal 31 dicembre 1947 e prendere per il culo una nazione intera non sarà più considerato un reato contro l’umanità.

Ops. Non lo era già prima. Purtroppo.