Una domenica in settembre, questa la data utile per l’election day previsto dal Presidente del Consiglio Conte che ha aperto la discussione sull’ipotesi di convocare le elezioni comunali e regionali alla conclusione della stagione estiva.
di Giovanna Fichera e Vito Barresi
Se ne sta già discutendo tra le varie forze politiche di maggioranza e opposizione per calibrare il cronoprogramma elettorale, per cui la domenica in pole position potrebbe essere quella del 14 settembre 2020.
Nello stesso giorno si andrebbe al voto in Veneto, Toscana, Marche, Campania e Puglia, per eleggere i rispettivi Consigli Regionali.
Anche Crotone entrerebbe in ballo in questo “election day” se, dopo una parentesi del tutto deludente e insoddisfacente che sta facendo levare sempre più voci critiche in città, si metterà fine e al più presto al fallimentare semestre ordinario di commissariamento prefettizio, magari con qualche mese di proroga, del Prefetto in pensione Tiziana Costantino.
Il Prefetto è da alcuni mesi al centro di sempre più forti critiche su vari fronti della vicenda amministrativa che vanno da quello della gestione, a dir poco discutibile, dei finanziamenti disposti dal Governo Conte per i buoni spesa alle famiglie in difficoltà economica, benefici in gran parte rimasti inutilizzati, poiché non adeguatamente pubblicizzati in ogni ceto sociale svantaggiato, con domande smarrite, non accolte, ecc. e quindi non efficacemente erogati e persino rimasti in giacenza non distribuiti; alla questione sempre più scabrosa dell’azienda municipale Akrea che è da settimane inerte e inefficiente di fronte al dilagare dei rifiuti urbani in ogni angolo, quartiere e periferia della città; alla nomina del nuovo presidente dell'impresa pubblico-privata, sottoposta dopo l’espletamento del bando di reclutamento a una gragnuola di accessi agli atti e possibili ricorsi.
E poi, al contenzioso giudiziario con varie società sportive per la gestione degli impianti; al bilancio pesante della pandemia di Covid19 che anche a Crotone ha suscitato dubbi, perplessità, non poche vittime e tanto, tantissimo malcontento tra imprenditori e commercianti che da settimane reclamano democraticamente di essere ricevuti dal Commissario per affrontare i temi vitali della tremenda crisi economica che il territorio sta attraversando.
Tutte cose che evidentemente pesano sul giudizio complessivo che i cittadini avrebbero maturato in questi mesi riguardo a una presenza dello Stato centrale che lascia perplessi e insoddisfatti.
Il lamentato “insuccesso” della gestione commissariale, iniziata nei primi giorni del dicembre 2019, dunque sei mesi fa, secondo alcuni sarebbe anche dovuto, alla stesso “eccessivo” carico di lavoro e abnegazione della Commissaria Prefettizia Tiziana Costantino, sempre più oberata di lavoro, per via che nel frattempo risulta impegnata anche sul fronte del Comune di Cutro dove svolge funzioni di verifica, ispezione e controllo in qualità di componente della Commisione di accesso, al fine di accertare il condizionamento delle organizzazioni criminali sull’ente locale.
Sta di fatto che lo Stato centrale che dovrebbe svolgere la legittima parte del padre buono e giudizioso che punisce le cattive amministrazioni comunali, è apparso in questi mesi sempre più distante e assente rispetto alle gravose e vieppiù complicate esigenze della collettività, che aspetta paziente l’esito di un mandato che potrebbe non solo non risolvere gli annosi problemi ma addirittura aggravarli ulteriormente.