“È meglio dubitare sempre dei potenti, sia di destra, sia di sinistra, sia del centro” (Carl William Brown). Centrodestra a Crotone, qualcosa si muove. Ci son voluti però due fattori esterni e non di poco conto per rianimarlo dopo lo stato di catalessi in cui era piombato: l’ingresso di Sergio Torromino in Parlamento e la visita recentissima di Matteo Salvini in Calabria.
di Sr* l’Impertinente
Non appena il segretario provinciale di Forza Italia è entrato alla Camera dei Deputati, grazie al gran rifiuto di Giannetta, a sua volta subentrato a donna Jole Santelli, è diventato subito un punto di riferimento, un ruolo che in passato faticava ad avere.
E così sono partiti subito i progetti per le Comunali a Crotone, anche in corrispondenza dell’accelerazione sulle date delle elezioni, fissate ma non ancora confermate ufficialmente per il 20 settembre.
Così, la conquista di questa nuova posizione di potere, ha rinverdito le ambizioni di guidare la coalizione del centrodestra da parte di Forza Italia, magari e addirittura anche con un proprio candidato a sindaco.
Intorno al partito berlusconiano gravitano però ancora alcune situazioni irrisolte che andranno dipanate prima della competizione elettorale, che si preannuncia già di per sé difficile ed impegnativa.
Ad esempio il ruolo di Crotone da Vivere, da sempre ai bordi del partito senza entrarvi, rappresentata da Massimiliano Bianchi e Giovanni Capocasale, con il primo che ha aspirazione alla postazione che fu di Ugo Pugliese.
“Demagogo:
oratore politico
che promette a tutti
ciò che rifiuta
a ciascuno,
se è di sinistra;
e che promette
a ciascuno
ciò che rifiuta a tutti,
se è di destra”.
(Georges Elgoz)
Si era parlato, poi, anche di un avvicinamento della Pedace’s band, con Pantaleone pronto a scendere in campo con quattro liste ed Enrico riconfermato in uno staff regionale, quello del consigliere Tallini.
L’intraprendenza del buon Telemaco, però, sembra non trovare il gradimento dello stesso Torromino, che vedrebbe altrove le risorse a cui attingere per le prossime amministrative e non a Papanice.
E c’è sempre quella parte del partito che nelle ultime Regionali, ed ancor prima alle Parlamentari, non ha appoggiato il neo deputato, schierandosi invece con altri pretendenti anche non crotonesi.
“La rivoluzione
si fa a sinistra,
i soldi si fanno
a destra”.
(Marcello Marchesi)
Ha suscitato entusiasmo la recentissima visita in Calabria del leader della Lega, Matteo Salvini, detto “il capitano”, sceso sotto il Pollino proprio in vista delle imminenti amministrative, e specificatamente a Reggio Calabria e dintorni.
Salvatore Gaetano, detto Pablo, referente di Crotone del Carroccio, ci ha proprio tenuto a far sapere che Salvini abbia detto come il partito lavorerà per Crotone per un centrodestra unito e che la Lega, in particolare, intenda presentarsi col proprio simbolo.
Progetto impegnativo questo visto che le principali divisioni interne al centrodestra siano soprattutto nella stessa Lega, con una tregua armata in atto dopo l’assegnazione di ben tre tutor piombati sul referente provinciale Giancarlo Cerrelli.
“Sinistra e destra,
destra e sinistra,
progressisti e
antiprogressisti:
che strana musica!
L’intelligenza
al servizio dei partiti
emette suoni fessi”.
(Anacleto Verrecchia)
Gaetano, poi, ha rimarcato anche l’impegno e l’attenzione che il leader lumbard sostiene stia dedicando alla Calabria, non senza dimenticare di ringraziare anche il neo segretario Invernizzi, che lo ha fatto accomodare alla guida del partito di Crotone.
Resta il fatto, però, che Salvini, sceso anche lui - come si diceva - per le elezioni comunali (che nella nostra regione vede in lizza due capoluoghi di provincia, vale a dire Crotone e Reggio Calabria) sia rimasto solo in riva allo Stretto.
Il segretario leghista, infatti, è approdato a Reggio ma restando nei dintorni e non anche in terra pitagorica: forse indicando su quale delle due città la Lega punti realmente?
“Qui non c’è nulla:
né destra né sinistra.
Qui si vive alla giornata,
fra l’acqua santa
e l’acqua minerale”.
(Leo Longanesi)
In un’altra dichiarazione reggina sempre “il Capitano”, in merito ai candidati a sindaco delle due città ha dato anche delle indicazioni ben precise ma che avranno fatto drizzare le orecchie soprattutto ai candidati del Crotonese.
Ha detto, infatti, che non gli dispiacerebbe se gli aspiranti al ruolo di primo cittadino non fossero espressione partitica ma preferibilmente della società civile.
Peccato però, e ad esempio, che proprio a Crotone di recente era risalito alla ribalta il nome di Giancarlo Cerrelli come possibile candidato leghista, e che lo stesso possa definirsi ormai come un’espressione partitica ben definita.
“Il sonno è di destra,
il sogno di sinistra…
Votate per una
lucida insonnia”.
(Gesualdo Bufalino)
Della coalizione, non dimentichiamolo, fa parte anche Fratelli d'Italia, anch’essa alle prese con turbolenze interne e che recentemente ha pure cambiato condottiero affidandosi ad un giovane, Michele De Simone.
Quella che fu la coordinatrice provinciale, Maria Adele Bottaro, non ha certo eccelso quanto a risultati nelle lezioni in cui si è presentata, e di occasioni non gliene sono certo mancate.
Lo stesso De Simone aveva annunciato che ci sarebbe stata un’interpartitica del centrodestra, poi avvenuta effettivamente ieri, premettendo, però, che prima si debba parlare di programma e poi di candidati.
“La rivoluzione
si fa nelle piazze
con il popolo,
ma il cambiamento
si fa dentro
la cabina elettorale
con la matita in mano.
Quella matita,
più forte di qualsiasi arma,
è più pericolosa
di una lupara e
più affilata di un coltello”.
(Paolo Borsellino)
Intanto continuano a proliferare, in città, gli aspiranti sindaci, con la poltrona di piazza Resistenza che sembra essere diventata oggetto di una sorta di corsa all’Eldorado.
In realtà riteniamo che una buona parte di chi si sia proposto non abbia la più pallida idea di cosa troverà realmente in Comune, da tempo in difficoltà e sotto la stringente lente della Corte dei Conti.
È come, e per intenderci, colui che pensi di sposarsi con un buon partito che ma presto, anzi, proprio subito dopo le nozze, scopra suo malgrado che non sia tutt’oro ciò che luccichi e che il consorte sia anche pieno di debiti.
“Chi comincia a sinistra,
va a finire a destra.
Chi comincia a destra,
va a finire ancora
più a destra”.
(Arthur Bloch)
Tra le novità politiche “(irri)rilevanti”, poi, sempre in riva allo Jonio, ce n’è una che “merita” (?) certamente d’esser annoverata: all’alba dei suoi 70 anni il leader dei DemoKratici (o di quel che ne resta), Enzo Sculco, che entra ufficialmente nel mondo social e per la prima volta nella sua ultradecennale carriera.
Purtroppo, per, pare che neanche lui sia riuscito a sfuggire alla sindrome di Berlusconi: ovvero di apparire appare in Tv con foto “d’epoca”, ovvero di quando era ben più giovane e pimpante.
Su Facebook così è stata subito una pioggia di like e commenti osannanti, al limite della beatificazione, con qualche follower estasiato spintosi finanche a definirlo un “padreterno” nella politica Crotonese. Tant’è!
“La gente ormai
se ne frega della
destra e della sinistra.
Vuole solo
uscire dal guado.
E chiunque gli tiri
un salvagente va bene”.
(Luciana Littizzetto)
Intanto fioccano anche gli esposti sui principali problemi della città, anche se le ormai famose panchine della discordia, che parevano essere divenute la principale criticità della città, siano state asportate e se ne siano anche perse le tracce (QUI).
Altre novità arrivano, infine, dal tanto vituperato commissario Tiziana Costantino, che sta completando l’opera di “pulizia” dirigenziale: dopo Giuseppe Germinara è difatti toccato a Teresa Sperlì ricevere “il ben servito”.
Nel frattempo, dopo la fine del lockdown, s’affacciano i primi accenni d’estate e le temperature cominciano a salire. Ma, d’altro canto, in tempi di elezioni, non può essere altrimenti e in tal senso, a Crotone, si prospetta un'estate davvero calda, caldissima e non solo a livello climatico.
*Simbolo dello Stronzio