Serie B. Palla al centro e tutti in campo tra polemiche, silenzi assordanti e solleone

21 giugno 2020, 08:45 Trasferta Libera

La 29a giornata di campionato della Serie BKT si è aperta con la vittoria di misura dello Spezia contro l’Empoli e le polemiche sollevate per il match Pordenone-Venezia e proseguirà con i posticipi di domenica, Cremonese-Benevento, che si disputerà alle 18, ed Ascoli-Perugia delle ore 20:30.


di Cinzia Romano

C’eravamo congedati dall’Ezio Scida 109 giorni fa e sembra di percepire ancora nell’aria il rimbombo dell’esultanza della Curva Sud, al gol siglato da Simy nella gara contro il Pisa, in pieno recupero.

Ci ritroviamo in uno stadio dove l’assenza degli ultrà è riempita da due striscioni simbolo della pandemia: “dottori e infermieri, di voi orgogliosi e fieri”, “in questo calcio virtuale, il nostro pensiero va alle vittime di questo virus infame e letale”.

Manca il calore del pubblico, non certo quello del sole delle ore 18 che in Calabria si fa sentire con prepotenza.

Come previsto da regolamento si scende in campo in maniera alternata: prima la terna arbitrale, poi la squadra ospite, infine la squadra ospitante.

Sembra di assistere ad una cerimonia di matrimonio dove, sull’altare, parroco e sposo attendono la futura moglie che come da tradizione non deve incontrarsi prima del “sì”. Una scena che rasenta l’assurdo, che si ripete anche nell’intervallo ed a fine gara.

Non si vede il consueto abbraccio di gruppo che raccoglie la squadra di mister Stroppa prima del fischio d’inizio. Questa volta il cerchio a centrocampo ed il minuto di silenzio rappresentano il ricordo per le vittime da Coronavirus.

Si comincia a giocare a ritmi elevati, con il Crotone che commette qualche errore di troppo ma, proprio quando sembra in difficoltà, esce come meglio non potrebbe.

Un’azione che parte dai piedi di Marrone tutta di prima intenzione: Simy scambia di tacco con Armenteros e appoggia su Benali, che crossa al centro dell’area di rigore, dove, l’accorrente Molina, piazza un rasoterra che si insacca alla destra di Semper.

Giocare a porte chiuse vuol dire poter udire nitidamente le parole di tutti gli interpreti. Incontenibile capitan Cordaz, la sua voce non ha soste, detta i tempi e urla attenzione, che però manca all’88’: lancio lungo di Renzetti, che taglia tutta l’area di rigore e sorprende la difesa calabrese, permettendo a Ceder di siglare di testa il pareggio finale.

Peccato aver sciupato qualche occasione, in particolare con Zanellato che, al 35’, si ritrova sotto porta a tu per tu col portiere, ma non aggancia bene il pallone. Ottima la prestazione di Cuomo che potrebbe chiudere il match sulla battuta di due diversi calci d’angolo.

Un pareggio che regala ai calabresi il quinto risultato utile consecutivo, proseguendo quanto di buono fatto prima dello stop ed interrompe i risultati negativi inanellati negli ultimi precedenti contro il Chievo Verona.

Anche il Frosinone, in trasferta contro il Trapani, non va oltre un pareggio a reti inviolate, restando a due punti di distanza dal secondo posto.

Ai pitagorici resta l’amaro in bocca per aver lasciato sul campo due punti preziosi e non essere riusciti a difendere il risultato per tutti i 90 minuti.

Non è mai facile resistere quando subentra la stanchezza ma come dice Alex Zanardi, che in questo momento sta combattendo per vincere la sua ennesima sfida, bisogna applicare la Regola dei Cinque Secondi:

“Quando in una gara ti accorgi di avere dato tutto, ma proprio tutto, tieni duro ancora cinque secondi, perché è lì che gli altri non ce la fanno più”.