Quando i perdenti si comportano tracotantemente come fossero loro i vincitori per sempre, allora è chiaro che si è di fronte a qualcosa di strano. In poche parole siamo fuori dal seminato della politica e del sano confronto democratico.
Purtroppo è questo ciò che dobbiamo constatare sta accadendo nel nostro partito a causa di un residuale, risicato e settario gruppuscolo di una ormai sedicente e desolante “scoglietta” di personaggi che si autodefinisce senza pudore e decenza ancora essere il gruppo dirigente del PD di Crotone.
Molti di loro sono gli stessi che nella sostanza stanno portando alla rovina l'intero partito, mettendolo alla berlina della destra più retriva e reazionaria, scialacquando un vasto patrimonio di lotte, di orgoglio, dignità e moralità conquistato e accumulato in quasi un secolo dai lavoratori, dagli iscritti, da uomini e donne onesti e valorosi, fedeli agli ideali e al Partito, da parti egemoni del ceto medio che sempre hanno guardato con fiducia al simbolo storico rappresentato dalla sinistra in questa città.
Questo gruppetto di secessionisti, veri e propri scalatori che già in passato hanno usato gli stessi mezzi per 'targare' invisibilmente persino alcuni congressi nazionali dell'allora Pds, sta portando a un esasperato frazionismo, un allontanamento di simpatizzanti e cittadini.
Ora è il momento della verità, bisogna metterli di fronte a un passaggio decisivo e definitivo: o consegnare le chiavi del partito nelle mani di una cordata elettoralista, che ha lanciato una volgare scalata per conquistare il PD non solo crotonese ma anche calabrese, per ridurlo in un mero strumento di potere personale, oppure dimettersi e allontanarsi immediatamente dal campo di gioco, liberando lo spazio democratico che è stato garantito dal Partito a tutti gli iscritti, consegnando casacca e tesserini al commissario regionale Stefano Graziano e al segretario nazionale del partito Nicola Zingaretti.
Come militanti di base scriviamo questa Lettera aperta, anche se non la firmiamo per evitare le solite ed inutili polemiche poiché abbiamo a cuore un partito come il PD, chiamato in questo momento difficilissimo a respingere l'attacco snaturante e omologante che alcune forze moderate con tratti persino reazionari si prefiggono con molta chiarezza di schemi e specifici obiettivi egoistici.
Per noi militanti di base e cittadini del PD, che liberamente abbiamo aderito a questo partito, Crotone ha bisogno non di affastellare manager, accaparratori e appaltatori di voti e campagne elettorali ma di un Partito Democratico capace di guardare avanti, che sappia aprire prospettive importanti dopo la sconfitta subita alle ultime elezioni regionali.
Molte, troppe sono state le contumelie e i pettegolezzi, le voci sempre più spregevoli verso il nostro partito che ne hanno offuscato fiducia e credibilità dei cittadini.
Come militanti di base gridiamo forte che tale sfruttamento indegno dei simboli e della sigla del partito, non solo ha effetti nefasti sul consenso popolare ma è un vero e proprio attacco alla dignità di tutti i tesserati, tale che non si può più tollerare.
Noi vogliamo un ampio e pieno rinnovamento del gruppo dirigente del partito a Crotone che con spirito unitario sappia rompere la logica di ogni entrismo e scalata strumentale portata avanti da ben noti raggruppamenti di potere.
Per questo diciamo che è necessario dare vita ad una nuova stagione di confronto schietto, rigoroso e capace di garantire il rispetto delle varie opinioni e delle sensibilità diverse.
Per questo chiediamo a vivavoce che venga al più presto convocata dalla segreteria nazionale e dal commissario regionale un'assemblea aperta di tutti gli iscritti al Partito Democratico di Crotone in cui svolgere un confronto aperto che possa portarci a decidere sulle scelte che si riterranno più opportune.
Solo questa sarà la testimonianza che la vita democratica del partito ha una sua reale ampiezza, intensità e verità. Noi rivendichiamo un partito aperto perché solo un partito democratico inclusivo e non esclusivo, può far pesare in questo difficilissimo momento socio-economico che sta attraversando l'Italia, i bisogni e le esigenze del popolo crotonese.
Questioni sociali, sviluppo economico e prospettiva politica sono gli elementi basilari affinché il PD posso scendere in campo nella prossima competizione elettorale come una forza che conta e che farà avanzare sulla via del progresso questa città, senza indietreggiare ancor di più, a danno di un territorio fortemente penalizzato dalle precedenti giunte amministrative e dall'attuale commissariamento prefettizio.
Un gruppo di base di iscritti e cittadini del PD crotonese