Termina la 35a giornata del campionato di serie B: si apre con il pareggio per 1-1 tra Pescara e Frosinone e il gruppo di coda che fa la voce grossa contro le prime della classe.
di Cinzia Romano
All’Ezio Scida si affrontano lo Squalo contro l’Ippocampo in una battaglia marina all’ultimo respiro di branchia. Gli ultrà incitano i loro beniamini con lo striscione “al fischio d’inizio scatenate l’inferno” ma l’undici della Salernitana fraintende il messaggio e sin dal primo minuto mostra tutta la sua fisicità picchiando duro.
Il Crotone cerca di costruire il suo gioco ma gli avversari, sistematicamente, commettono fallo troncando così ogni velleità dei pitagorici.
La sfida è troppo importante per entrambe le squadre: il Crotone non vuole assolutamente cedere i punti di vantaggio acquisiti sulla terza in classifica; i campani, che hanno ritrovato lo sprint giusto, vogliono scalare la vetta dei playoff.
Una partita tesa e scorbutica. Il direttore di gara bolognese, Frontera, è perennemente con il fischietto in bocca per sanzionare le punizioni evidenziando, con dei cerchi alla Giotto, il punto di battuta.
I continui falli innervosiscono persino il gigante buono Nwanko Simy, che nel silenzio dell’Ezio Scida urla all’avversario: “si sta esagerando!”
Il primo cartellino giallo, dopo 20 minuti, a Curcio sembra stemperare l’aria umida ed i toni caldi, permettendo una ripresa del gioco più morbida, mantenendo però dei buoni ritmi e tanto agonismo.
Il primo tempo termina a reti inviolate con i momentanei risultati di Spezia-Venezia 0-1 e Pordenone-Cosenza 0-2: segnali di sollievo.
Il secondo tempo riparte col botto: il difensore Golemic in netto anticipo sulla palla viene colpito dall’ex Milan Djuric finendo a terra, ma per la terna arbitrale è tutto regolare e sullo sviluppo dell’azione Maistro segna il momentaneo vantaggio con una rasoiata che sorprende Cordaz.
Gli squali non restano a guardare: Zanellato guadagna un calcio di punizione al limite dell’aria di rigore avversario e Junior Messias, col sinistro, pennella la traiettoria perfetta riportando il risultato in equilibrio.
Al 59’ ghiotta occasione per il Crotone: Barberis imbuca Benali che potrebbe ribaltare il risultato, ma si fa stregare da Micai. Sulla respinta del portiere, Benali serve Simy che colpisce in pieno volto Aya, ribattuta sui piedi di Messias, il cui tiro viene intercettato da Di Tacchio.
Il punteggio non si smuove dall’ 1-1, nonostante gli animi continuano a scaldarsi fino al 63’quando arriva il secondo cartellino giallo per Curcio, espulsione che lascia i granata in inferiorità numerica.
Al 70’ è sempre Benali ad essere protagonista con un colpo di testa ravvicinato ma ancora una volta è Micai a dire di no.
Una buona mezz’ora in superiorità numerica in cui Cordaz e compagni non riescono ad azzannare la preda, in un continuo susseguirsi di episodi tesi in campo e sulle panchine.
Il match termina con un pareggio e permette al Crotone di rosicchiare un altro punto sullo Spezia che cade a “Picco” sconfitto di misura dal Venezia. Anche il Pordenone cede i tre punti al Cosenza e resta al quarto posto a -7 dalla seconda posizione.
Messias ai microfoni di Dazn è consapevole dell’importanza del suo gol:
“Era importante rimetterci subito in partita dopo che siamo passati in svantaggio. Dobbiamo restare umili e con i piedi per terra finché la matematica non ci darà la promozione. Ogni gara è difficile e lo sarà anche la prossima contro il Livorno”.
La serie A si avvicina e per Junior, come per tutti i tifosi pitagorici, sarà la realizzazione di un grande sogno, costruito tassello dopo tassello da tutto il club del presidente Gianni Vrenna.
Mister Stroppa in conferenza stampa, non festeggia ma traspare la soddisfazione di essere usciti dal ring ancora una volta imbattuti:
“Si poteva meritare qualcosa di più nel finale per le occasioni avute, ma il punto ci dà un ulteriore distacco dalla terza. Il campionato è difficile, l’avversario era ostico, adesso si pensa alla prossima gara contro il Livorno in cui bisogna mantenere la concentrazione. Il lavoro svolto fin qui è merito di tutto lo staff. Non avevamo dubbi sulla tenuta atletica, ma in tutti i finali di campionato c’è da mettere in campo anche l’aspetto mentale e la squadra è prontissima a fare qualsiasi partita gli si prospetta d’avanti.”