Enzo Voce sotto accusa: l’ombra della Massoneria sulle elezioni comunali di Crotone?

5 agosto 2020, 15:10 Politica.24

“Enzo Voce lo deve dire chiaro: alle scorse regionali non abbiamo potuto fare l'alleanza con Tesoro Calabria perché Carlo Tansi e altri candidati delle sue liste fanno parte della Massoneria”.


È questa la denuncia forte e altisonante della “cittadina-attivista” del Movimento 5 Stelle di Crotone, Natalina Giungato. In un video pubblicato sui social, l’avvocatessa lancia l’allarme sul pericolo che le prossime elezioni comunali del capoluogo potrebbero essere gravemente condizionate e inquinate dalla presenza di liste civiche locali infarcite e infiltrate, a suo dire, da candidati appartenenti a logge massoniche anche coperte.

L’ipotesi che forze occulte possano strumentalizzare l’influenza di associazioni segrete è stata argomentata e circostanziata da parte della Giungato con nomi e riferimenti ben precisi e concreti che allungano un’ombra inquietante sullo svolgimento delle prossime elezioni, che avverranno nel quadro dell’emergenza imposta dal Covid-19.

Sulla permeabilità di pezzi del sistema politico locale, crotonese e calabrese, da parte di poteri segreti che comunque farebbero riferimento alla Massoneria e alle logge storicamente presenti sul territorio, si torna a parlare come solitamente accade in ogni tornata elettorale.

Ma questa volta l’accusa nei confronti di Carlo Tansi, lo stesso che la Giungato definisce come il “capitanodel candidato a sindaco Vincenzo Voce, potrebbe non solo generare polemiche di rito ma anche avere i suoi effetti rilevanti sia sull'andamento del confronto democratico che sulla stessa regolarità e composizione delle liste.

La polemica innescata dalla Giungato, esponente di primo piano del Movimento 5 Stelle, non risparmia né il precedente consigliere comunale Ilario Sorgiovanni, detto “Dario”, né tantomeno le due parlamentari pentastellate, Elisabetta Barbuto e Marcgherita Corrado, che sostiene sarebbero da tempo a conoscenza dei possibili legami tra Tansi e la Massoneria.

La stessa attivista si chiede come mai le due parlamentari abbiano quindi avallato una situazione ritenuta fuori da ogni regola e rispetto dei più elementari criteri di fedeltà e coerenza al Movimento che esse rappresentano, in nome e per conto del popolo crotonese, sullo scranno parlamentare.

D’altra parte questa non è una novità, essendo state le due parlamentari “estratte a sortee scelte da poteri poco trasparenti, saltando a piè pari la competizione e la griglia a suo tempo prevista persino dalla piattaforma Rousseau.

Cioè significa che per loro non c'era l'obbligo stringente di attenerasi al regolamento delle 'parlamentarie' ma soltanto di presentare ulteriore documentazione al loro curriculum scelto evidentemente da altre 'commissioni', atti che, è stato detto, avrebbero potuto riguardare sia la senatrice Margherita Corrado, come pure il più preciso stato di 'parentela' anche secondaria e acquisita della deputata in carica Elisabetta Barbuto.

Circa l’asserita prossimità tra Tesoro Calabria, guidato da Carlo Tansi, e la Massoneria, la Giungato fa riferimento a documenti archiviati a Palazzo San Macuto a Roma, sede della commissione parlamentare antimafia, dove sono custodite le liste massoniche degli iscritti al Grand’Oriente d’Italia, a Piazza del Gesù, nonché gli elenchi dei fratelli appartenenti a logge deviate e sussurrate, coperte e non riconosciute.