Il match Crotone Juventus, valevole per la quarta giornata di andata del campionato di calcio Serie A Tim, è terminato in parità (1-1). La Juve arriva nella città Pitagorica in “bolla” senza Cristiano Ronaldo e McKennie - risultati positivi al Covid-19. Il Crotone, che ancora non recupera Benali e Rivière, perde D. Dragus che, di ritorno dalla Nazionale, è stato bloccato, anche lui, dal virus.
di Francesco Pitingolo
Lo Stadio Comunale Ezio Scida è gremito di sole mille persone che hanno deciso di acquistare il tagliando di ingresso ad un prezzo sicuramente non popolare (200 euro oltre le spese per le commissioni).
Ad arbitrare l’incontro il Sig. Francesco Fourneau coadiuvato dagli assistenti Lo Cicero e Cecconi, dal quarto uomo Pezzuto, e dagli uomini VAR Abisso e Longo.
La partita è quella che in città, tutti “hanno sognato da bambini” e che finalmente, grazie alla famiglia Vrenna, vedono realizzarsi.
L’ora del match è ormai giunta e lo speaker dello stadio Ezio Scida scandisce le formazioni in campo.
Il Crotone di Giovanni Stroppa schiera il solito 3-5-2: in porta con il numero 1 Alex Cordaz; in difesa Magallan, Marrone e Luperto, a centrocampo le chiavi vengono affidate a Cigarini, accompagnato da Molina e Vulic; sulle fasce Pereira e Reca, mentre in attacco il tandem Messias, Simy.
La Juve di Andrea Pirlo risponde con un 3-4-1-2: Buffon tra i pali; in difesa Demirai, Bonucci, Danilo; a centrocampo Frabotta, Arthur, Bentancur e Chiesa; dietro le punte Portanova e Kulusevski viene schierato Morata.
Inizia la partita e la Juve gioca il primo pallone del match, ma bisogna aspettare 1’11 minuto per assistere a un pestone di Bonucci su Reca: l’arbitro non ha dubbi, ammonisce il difensore bianconero e assegna un penalty alla squadra calabrese, calciato da Simy che porta gli squali in vantaggio. Crotone-Juventus 1-0.
Il pareggio della Juve arriva al 22’ minuto del primo tempo: assist di Federico Chiesa verso Morata che ben servito mette la palla alle spalle di Alex Cordaz, pareggiando il conto con il Crotone.
Ma il Crotone prosegue col piglio della grande squadra e anche nella ripresa continua a costruire a centrocampo; al 55’ Messias dà una palla ghiotta a Cigarini che calcia di prima intenzione col destro dal limite dell’area di rigore, spedendo la sfera di poco sopra la porta difesa da Buffon.
Al 60’ arriva l’espulsione di Chiesa, per un brutto fallo ai danni di Cigarini: Juve in dieci! I brividi che fanno raggelare il sangue ai tifosi rosso blu arriva all’80’ quando Cuadrado, subentrato a Portanova, mette la palla al centro per il solito Morata che, ancora una volta, spedisce la sfera alle spalle dell’estremo difensore della squadra di casa.
Forneau viene richiamato dal VAR, e iniziano tre minuti interminabili che tengono tutti col fiato sospeso... alla fine il goal viene annullato in quanto l’attaccante spagnolo si trovava con il piede sinistro in millimetrico offside al momento del passaggio di Cuadrado.
Si può tirare un sospiro di sollievo... la partita riprende con personalità e coraggio del Crotone, che inserisce al 74’ Siligardi, spostando Messias a centrocampo cercando di non chiudersi e giocare la partita sino alla fine.
Finisce 1-1 e primo punto in campionato per il Crotone contro i campioni d’Italia che, statistiche in mano, tira in porta più della Juve... 11 tiri a 8, dimostrando una maggiore crescita e maturità rispetto alle prime tre gare di campionato.
Migliore in campo per il Crotone Junior Messias, che dichiara ai microfoni di DAZN, di sognare la nazionale. Mister Stroppa, al termine della gara dichiara:
“è un punto che il Crotone ha assolutamente meritato e sono contento di una prestazione importante fatta di carattere, coraggio e qualità ... Dobbiamo migliorare nel concretizzare le diverse occasioni da gol che riusciamo a creare, allo stesso tempo il lavoro di Simy e Messias è stato davvero importante nel proteggere la palla e far salire la squadra”.
Alla luce di quanto visto in partita è evidente che la “coperta” non è corta, basta semplicemente sapersi coprire... e il Crotone contro la Juve lo ha fatto egregiamente, applicando gli stessi principi che li hanno contraddistinti in serie b: il gioco con una difesa alta per dare una maggiore profondità, cercando di stare corti, sfruttando le ripartenze.
Merito a Giovanni Stroppa che è riuscito a infondere, nonostante le prime tre gare di campionato, una giusta mentalità ai suoi ragazzi, tenendo testa alla squadra che ormai da nove anni, in Italia, vince il campionato.
Dunque, boccata di ossigeno e una grande iniezione di fiducia per l’F.C. Crotone che da subito dovrà mettere cuore e testa alla partita di domenica 25 ottobre contro il Cagliari: un’altra battaglia per lo “squalo” rossoblu, che non può fallire se vuole sperare in una salvezza senza troppi patemi.