Fake Sud. Perché i pregiudizi sui meridionali sono la vera palla al piede per l’Italia

28 ottobre 2020, 11:00 Il Fatto

L'Italia non vuole davvero bene a se stessa. Lo abbiamo visto anche in questa vicenda del Coronavirus. Accade qualcosa di positivo all’Ospedale Cotugno e si dice: ci siamo tutti sorpresi che sia accaduto in un ospedale napoletano. E perché mai? Come è possibile che un giornalista e direttore di un giornale dica in tv che i meridionali sono inferiori e non accada niente o quasi niente.


di Marco Esposito*

E se si dicesse le donne sono inferiori, i neri sono inferiori? Dobbiamo imparare a reagire e a scardinare quello che è un Fake Sud, lo chiamo così, un Sud falso, un racconto falsato del Mezzogiorno sia dal nord che ritiene che il sud sia un posto pieno di risorse spese male, sia un posto dove c'è un’evasione straordinaria e sia dal Mezzogiorno che sta cominciando a raccontare se stesso come un luogo di ricchezza inaudita, che a Parigi ha vinto chissà quali premi nella metà dell'800 e che poi è stato depredato, ridotto in queste condizioni.

Questi due racconti simmetrici fanno male entrambi all’Italia. Ci stiamo convincendo che costruire un metro di binario ad alta velocità, un asilo nido in Calabria o in Puglia sia un errore, si tolga qualcosa a qualcun’altro. Così non andiamo avanti.

E allora ho provato in questo libro a scardinare tutte queste false notizie. In qualche caso ho trovato proprio, ho rintracciato chi le ha tirate fuori e come si sono sviluppate, ma sappiamo bene che in rete circolano veloci le fake news, e anche quindi le Fake Sud.

Però questo è un lavoro, secondo me, che può aiutare l'Italia a ritrovare se stessa. L’ho fatto già nel libro precedente “Zero al Sud”, la storia incredibile e vera dell’attuazione perversa del federalismo fiscale. Ho raccontato di come lì dove non c’è l'asilo nido si è detto che in quel comune non c'è il diritto all'asilo nido e quindi è stato attribuito un “fabbisogno zero”.

Ebbene cos'è accaduto? Il libro non ha ricevuto nessuna smentita, era tutto assolutamente documentato. Ma la cosa importante è che i sindaci hanno reagito. Settanta sindaci hanno fatto ricorso e dal primo gennaio del 2020 in tutta Italia, in tutti i comuni d'Italia non c'è più nessuno che si vede attribuire quello zero.

Questo vuol dire che quando si supera una visione Fake, falsa, e si va ai fatti è possibile anche cambiare le cose.

E allora proviamo a raccontarla insieme, e questo libro forse può aiutare, questa Italia vera, tutta piena di risorse, tutta piena di cose da correggere, lo sappiamo bene, ma non con questa visione dualistica, non con quello che io chiamo l'errore del pendolo, cioè se una cosa non ci piace dobbiamo fare l'errore uguale e contrario, dire tutto il contrario di come era prima.

Non è sempre così. Non è sempre il contrario. Proviamoci insieme, proviamolo a ricostruire anche a partire dalla storia. Per esempio scopriamo insieme: era vero o era una fake che il governo italiano dopo l'unità cercò un posto in Patagonia per una colonia penale per atterrire meridionali?

Ecco, anche su questo ci sono leggende e ci sono fatti. Proviamo a stare sui fatti e costruiremo insieme un'Italia migliore che superi i Fake Sud.

*Giornalista, si occupa in particolare di economia e finanza pubblica, dal 2000 lavora al “Mattino”. È stato assessore alle Attività produttive del Comune di Napoli. È autore dei saggi “Chi paga la devolution?e “ Zero al Sud”.