Dialoghi istituzionali al tempo della pandemia

7 novembre 2020, 12:10 La Supercazzola di Antani

Dialogo semiserio tra un Ministro della Salute e un Presidente di regione in Italia nell’epoca del Coronavirus. L’unica arma che ci resta, ormai, è la satira, l’ironia. Un sorriso amaro che alimenti la resilienza...


“Pronto, chi parla?”

“Buongiorno presidente, sono il ministro della Salute. Avrei bisogno di sapere il numero esatto dei ricoverati nei vostri reparti di terapia intensiva”.

“Col tubo glieli do”.

“In che senso, scusi? Quanti ricoverati avete tra intubati e non?”

“Beh, dipende… se le do il numero completo poi voi ci mettete in zona rossa…”

“Senta presidente, non è proprio il caso di sottilizzare… già abbiamo un problema di latte al plutonio in un’altra regione che sta provocando casi di bambini Ogm… pensi che costoro vogliono le scuole aperte mentre il suo collega governatore insiste per chiuderle”.

“La verità ministro è che noi siamo già al collasso, le scuole non sono un problema, anzi la chiusura cade a fagiolo perché così i ragazzi non rischiano di farsi male per la caduta dei calcinacci … “

“Ha visto presidente che non tutti i mali vengono per nuocere… Allora facciamo così: io scrivo che i posti in terapia intensiva sono già praticamente pieni, voi andate in zona rossa, tanto si tratta di resistere al massimo un paio di settimane e poi tornate in giallo”.

“Ok ministro, noi però almeno un ricorso dobbiamo farlo… e poi c’è il problema dei migranti che continuano a sbarcare sulle nostre coste: se non li assistiamo rischiamo una denuncia per omissione di soccorso…”

“Guardi presidente, abbiamo pensato anche a questo: voi prendete tutti i migranti che arrivano e li fate lavorare al posto vostro, tanto a loro il virus non fa niente, poi mandate la ‘ndrangheta a incassare il pizzo, che provvederà a girarlo a tutte le attività economiche … anche perché se aspettate il nostro ‘ristoro’ non riuscirete a sopravvivere… Ora la saluto perché mi devo occupare di omotransfobia …”

“A proposito ministro, ma che roba è quest’altra minchiata? Non potete chiamare le cose con il loro nome, per esempio legge a tutela dei froci? Guardi che glielo dice uno che è molto addentro all’argomento…”

“Non si può mio caro, in quest’epoca meno si capiscono le cose e meglio è per tutti…”

“E va bene ministro, però almeno un aiutino ce lo potreste dare…non può chiedere a qualche Asl del Piemonte, anche loro in zona rossa, di bloccare i giocatori del Torino? Se non si presentano allo stadio domani, il Crotone vince la partita a tavolino… così teniamo calmo il popolo per una settimana… senza panem ma almeno col circenses”.