La settima giornata di campionato mette a confronto Torino-Crotone, entrambe in coda alla classifica, con un solo punto, fino al recupero Genoa Torino (1-2), col “Toro” che riprende la corsa e lascia solo lo “Squalo” a riflettere sulle sei sconfitte e i troppo gol subiti (17) e sei realizzati per la troppa voglia di far possesso palla dietro.
di Giuseppe Romano
Si sperava di affrontare il match con la formazione granata in parità di punti, invece, Marco Giampaolo ha cambiato identità al suo “Toro”, con soluzioni più flessibili e incisive: si va in gol con facilità, con Belotti in prima linea, e migliorato l’atteggiamento difensivo.
I dodici gol realizzati, il feeling rinato con Giampaolo e l’iniezione di fiducia fatta a Genoa, sono le armi per battere i calabresi e continuare la marcia verso traguardi più ambiziosi.
Stroppa riporta in trasferta il suo “Squalo”, consapevole di avere subito 12 gol nelle tre partite esterne (Genoa 4, Sassuolo 4, Cagliari 4); problemi di rilievo ancora non risolti: le geometrie elaborate non hanno trovato le giuste dinamiche, nonostante il supporto della “qualità”; si arriva nella trequarti e si ha paura di affondare la pressione.
Si ritorna indietro, fino a Cordaz per ripartire: operazione pericolosa accompagnata da passaggi orizzontali, che ritardano la riconquista dell’area avversaria.
È questo il “tallone d’Achille” del Crotone che vanta di uomini da gol come Simy, Messias e Benali, insieme 33 reti nello scorso campionato.
È chiaro che l’energia e la qualità di Benali va messa a fuoco più in fase offensiva che a “girare” a centrocampo. È una soluzione che potrebbe cambiare la dinamica generale di uno schieramento di grande rispetto per caratteristiche tecniche, voglia di emergere e propositiva in fase aggressiva.
Un approfondimento che mister Stroppa ha certamente fatto e curato per questa trasferta, che potrebbe cambiare il passo per risalire la classifica, ancora non del tutto compromessa: consegne semplici e soluzioni efficaci le coordinate anti “toro”.
La squadra sta bene e Giovanni Stroppa fa riferimento alle buone prestazioni offerte contro Milan, Juventus e Atalanta, ma con “maggiore cattiveria, attenzione a fare le cose e non farsi rubare la merenda”.
Portare a casa punti non è complicato, basta “sfruttare le occasioni che si producono”. Consapevoli del parco attaccanti del Torino, “si deve lavorare con la massima attenzione per uscirne indenni”.
L’ARBITRO
Sarà Francesco Fourneau della Sezione Roma 1 a dirigere, domenica pomeriggio, Torino-Crotone, all’Olimpico Grande Torino. Assistenti: Ranghetti e Bresmes. Quarto uomo: Dionisi. Var: Di Paolo e Carbone.
I CONVOCATI
Crotone (3-5-2). Portieri: Cordaz, Crespi, Festa; Difensori: Cuomo, Djdji, Golemic, Luperto, Magallan, Marrone; Centrocampisti: Benali, Cigarini, Crociata, Eduardo, Pedro Pereira, Petriccione, Reca, Rojas, Rispoli, Vulic, Zanellato; Attaccanti: Simy, Siligardi, Messias. All. Stroppa. Out: Molina e Dragus, rientra lex Djidji
Torino (4-3-1-2): Sirigo,Vojvoda,Nkoulou,Lyanco, Rodriguez, Meite,Rincon, Linetti,Lukic, Verdi, Belotti, Milinkovic Savic, Ujkani, Bremer, Ansaldi, Singo, Murru, Buongiorno, Segre, Bonazzoli, Gojak, Zaza, Millico. All. Giampaolo