Primo flop del Sindaco Voce: la Regione gli notifica il commissariamento dei Servizi Sociali del Comune

20 novembre 2020, 22:30 Politica.24

La notifica del provvedimento con cui la Regione Calabria ha nominato un commissario ad acta per i Servizi Sociali della città e di altri comuni del Marchesato non ci ha messo nemmeno molto ad arrivare da Catanzaro a Crotone. Tanto da non aver avuto neanche bisogno di prendere la scorciatoia della impellente e velocissima variante dei sogni nel cassetto del Sindaco e di qualche comitato che si sbraccia nelle sedi opportune per la realizzazione di un tratto inutile, miliardario ed equivoco tra Apriglianello-Discarica di Alli.



Sulla scrivania del sindaco di Crotone Vincenzo Voce, evidentemente già stanco dei soliti fascicoli che dovrebbero impegnarlo notte e giorno, fa scottante capolino, a far data scorso 16 novembre, la Deliberazione n. 375 della Giunta Regionale, con tanto di firma del Presidente facente funzioni Antonino Spirlì.

Che, in base all’esercizio del potere sostitutivo articolo 28 comma 2 del Regolamento 22/2019 approvato con D.G.R. n. 503 del 25.10.2019 e art.11 lett. o) della Legge Regionale 23/2003 - Ambito Territoriale Sociale di Crotone, ha commissariato il Comune capoluogo nel relativo ambito quanto mai decisivo e importante in questi mesi di crisi sanitaria Covid-19, dei servizi sociali procedendo alla Nomina di un Commissario ad acta, nella persona del Dr Renato Gaspari.

Nella delibera, composta di n.6 pagine compreso il frontespizio, apparsa sul Burc del 19 Novembre 2020 e che si può scaricare integralmente sul sito della Regione all’indirizzo http://burc.regione.calabria.it, si legge testualmente quanto segue:

"considerato che lo stallo amministrativo generatosi nell’ambito sociale di Crotone non ha consentito sino ad oggi l’attivazione delle procedure di cui all’art 30 del sopracitato regolamento incidendo irreparabilmente sulla realizzazione degli interventi e dei servizi sociali; - la gestione dei servizi sociali rientra tra i servizi pubblici essenziali di una comunità e i cittadini hanno il diritto di usufruire dei servizi con particolare riferimento alle fasce deboli; Considerata la necessità, a motivo delle acclarate inadempienze e stante l'urgenza, di compiere gli adempimenti obbligatori per legge, essenziali per la realizzazione del sistema integrato locale degli interventi e dei servizi sociali e la riorganizzazione dell’assetto istituzionale del sistema integrato degli interventi in materia di servizi sociali e politiche sociali di cui alla Legge 8 novembre 2000 n° 328 e alla legge Regionale 5 dicembre 2003 n° 23 e s.m. i. nell’ambito di Crotone;

La Giunta regionale, si argomenta nella stessa delibera, ha esercita i poteri sostitutivi previsti dall’articolo 136 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, trovandosi di fronte a un caso di omissione o ritardo di atti obbligatori da parte del Comune di Crotone, provvedendo a nominare un Commissario munito dei poteri sostitutivi, previa diffida ad adempiere entro un congruo termine, inviata dal competente Dipartimento.

La stessa Regione nel precisare che "gli oneri finanziari dell’intervento sono a carico dell’Ente inadempiente”, ha premesso altresì in delibera che:

"con il comune di Crotone, da parte del Settore competente del Dipartimento Tutela della Salute, si sono svolti vari incontri al fine di supportare l’ente nella applicazione della riforma del welfare di cui alla DGR 503/2019, oltre a diverse comunicazioni e circolari di chiarimento in merito ai vari quesiti posti sull’applicazione della riforma; rilevando che:

• con nota prot. SIAR n. 280813 del 3 settembre 2020, il Settore 13 “Programmazione erogazione dei livelli essenziali di assistenza sociale – Servizi Sociali e Socio Sanitari – Economia Sociale e Volontariato” del Dipartimento Tutela della Salute e Servizi Sociali e Socio Sanitari ha chiesto notizie urgenti in merito allo stato di attuazione delle disposizioni di cui alla citata D.G.R. 503/2019;

• con pec del 15 settembre 2020, acquisita al prot. SIAR n. 298303 del 18 settembre 2020, il Dirigente del Settore VI Politiche Sociali del Comune di Crotone ha espressamente dichiarato che in merito alle procedure di accreditamento provvisorio, di stipula di atti/convenzioni/accordi con le strutture soci assistenziali di competenza e di erogazione delle rette, previste dall’art. 30 del reg. regionale 22/2019, non aveva adottato alcun provvedimento;

• con nota prot. SIAR n. 333695 del 16 ottobre 2020, è stato avviato il procedimento di attivazione dei poteri sostitutivi nei confronti dell’ambito territoriale sociale di Crotone, ai sensi dell’art. 28 comma 2 del Regolamento regionale n. 22/2019 e dell’art. 11 lett. o) della legge regionale 23/2003; • con nota prot. 64480 del 5 novembre 2020, acquisita al prot. SIAR n. 363049 del 6 novembre 2020, il Dirigente del Settore VI Politiche Sociali del Comune di Crotone ha ulteriormente precisato che l’Ente non ha proceduto ad erogare alcuna retta a favore delle strutture socio assistenziali dell’ambito che hanno richiesto l’accreditamento provvisorio, né ha stipulato con le stesse Convenzioni o Accordi;

• con la predetta nota notificata con pec del 16 ottobre 2020, al Comune di Crotone è stato intimato di ottemperare, entro il termine di giorni 15, a quanto previsto all’art. 30 del reg. 22/2019 e a darne immediata comunicazione al Dipartimento Tutela della Salute/Settore Politiche Sociali;

• nel termine di cui alla nota del 16 ottobre 2020, con nota prot. 64480 del 5 novembre 2020, acquisita al prot. SIAR n. 363049 del 6 novembre 2020, il Dirigente del Settore VI Politiche Sociali del Comune di Crotone, ha precisato che l’Ente non ha proceduto ad erogare alcuna retta a favore delle strutture socio assistenziali dell’ambito che hanno richiesto l’accreditamento provvisorio, né ha stipulato con le stesse Convenzioni o Accordi..."

Purtroppo ciò che sembra certo e inoppugnabile é che questa nuova amministrazioe sta iniziando sotto i peggiori auspici per la città e soprattutto con tutti i vecchi vizi delle amministrazione passate senza che via sia davvero un segnale, almeno uno solo di discontinuità.

Il novello censore della moralità altrui Vincenzo Voce, pronto a fare inutili video conferenze sulle inquietanti strade della fantasia per accorciare le distanze tra Crotone e Catanzaro, si è visto appioppare dalla Regione Calabria una prima severa lezione pubblicata sul Burc regionale con il commissariamento e la nomina di un nuovo dirigente ad acta nel quanto mai importantissimo settore dei Servizi Sociali.

Un vero e proprio schiaffo in faccia alle sbandierate pretese di avviare un'attenta, efficente e buona amministrazione che il Sindaco Voce aveva tanto declamato in campagna elettorale, almeno fino alla festa di piazza e al successivo ritiro in quarantena per accertata positività al Coronavirus.