Il Sindaco Voce in panchina rossa forse “dimentica” la Giornata Internazionale contro il femminicidio

24 novembre 2020, 16:20 Politica.24

Noi speriamo che addì, 25 novembre 2020, sia lo stesso Sindaco Vincenzo Voce a sedersi sulla panchina rossa installata lodevolmente dal suo predecessore Ugo Pugliese. E che lo faccia con tanto di fascia tricolore e foto notizia di cortesia. Sarebbe non solo un bel gesto ma anche un modo per rimediare a una certa impressione, sicuramente involontaria, che si potrebbe leggere altrimenti, cioè di svogliata disattenzione verso la celebrazione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne e il femminicidio.


Perché al momento in cui scriviamo dal Comune di Crotone non giunge notizia apprezzabile su iniziative in programma, nè tanto meno s’avverte il senso e il segno di una giusta mobilitazione e prioritaria attenzione in occasione dell'annuale Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, data in cui le le Nazioni Unite tornano a esortare i governi, a organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema.

Da Piazza della Resistenza, almeno, c’era da aspettarsi non tanto la solita stanca nota ma quanto meno un documento programmatico e fattivo di progetti, proposte e obiettivi da realizzare sul breve medio periodo da parte di questa nuova amministrazione che ama autoincensarsi 'dello Tsunami e del cambiamento' sulla minaccia sempre preoccupanate della violenza contro le donne e del femminicidio.

In breve, almeno una qualche buona idea, magari accompagnata da azioni amministrative adeguate che, certo, adesso lo sospettiamo più fondatamente, tarderebbero a venire, presumibilmente, anche per via del pesante commissariamento del Comune di Crotone nel decisivo settore dei Servizi Sociali da parte della Regione Calabria, che ha già provveduto a nominare un Commissario ad acta.

Lo diciamo, con un pizzico di ironia naturalmente, che ci aspettavamo qualche dichiarazione, conferma o smentita, da parte del 'virile-maschio-sindaco' professore Vincenzo Voce, che pure si era autoproclamato nel corso della campagna elettorale ’uomo forte' di cui la città ha bisogno, essendo lo stesso piuttosto incline a timbrare sprezzantemente ogni nostro articolo giornalistico alla 'voce' Fake New.

Ma sarebbe stata ben accetta anche una dichiarazione argomentata e propositiva da parte del vicesindaco, attualmente ancora a tempo parziale, o quanto meno con essa, della ‘vicesindaca’ in stato di aspettativa, non reintegrata nel proprio ruolo istituzionale, dopo lo stallo della quarantena virale, in vista della Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

Ma, sia dall’avvocatessa Filomena Pollinzi, altrimenti detta ‘possibilmente' Filly, sia dall’ex dirigente della Polizia di Stato dr.ssa Rossella Parise, niente al momento pare sia trapelato dalle loro postazioni, almeno fino al primo pomeriggio ante giornata di mobilitazione internazionale, contro l’orrendo crimine del femminicidio.

Osserviamolo pure con un certo disappunto e con una punta di schietta delusione, ma ci tocca registrare non solo disattenzione, ritardo quant'anche svogliatezza, forse persino ritardi culturali e giuridici immensi e insormontabili, a mente di quanto purtroppo non scritto o poco proposto nei relativi programmi elettorali della compagine vincitrice.

Che in uno fanno un quadro poco esaltante, oltre che di evidente non curanza politica e civica, a impegnarsi concretamente sul tema femminicidio, proprio in questo drammatico frangente in cui il corona virus rischia di aggravare un problema strutturale della nostra società: la violenza di genere.

Perchè ben sappiamo che le donne che vivono con partner violenti, rinchiuse in casa in questo periodo, rischiano un più pericoloso isolamento e persino l'impossibilità di chiedere aiuto; nel mentre quante hanno già avviato un cammino di tutela e sicurezza ora rischiano di ripiombare indietro per la grave crisi economica che sta imperversando.

Dimenticare i diritti delle donne sarebbe un fatto molto grave da parte del 'nuovissimo' Sindaco Voce, e della sua 'classe dirigente'.

Da lui ci aspettiamo, almeno il minimo: dare continuità alla scelta, tra l’altro positiva, messa in atto dal precedente sindaco Ugo Pugliese, con la bella iniziativa di installare al centro dei portici di Piazza Pitagora, praticamente laddove un tempo si collocava il famoso ‘sedile’ dei nobili, una panchina rossa a monito e simbolo della lotta contro il femminicidio.