Sampdoria-Crotone 3-1. Per gli “squali” non basta Simy dal dischetto

19 dicembre 2020, 21:55 Trasferta Libera

Blackout del Crotone nella 13’ giornata di campionato della serie A Tim; non bastano le fiammate di J, Messias, sempre più leader della squadra di Stroppa, e Reca. Oggi al Ferraris di Genova, la squadra di Stroppa subisce tre gol e ne realizza solo uno. L’odierno risultato è maturato dopo che il Crotone aveva guadagnato ben 4 punti in due partite: 3 a seguito di una vittoria interna ottenuta in casa contro lo Spezia e 1 per un pareggio conquistato sul Dacia Arena di Udine.


di Francesco Pitingolo

La “formazione” calabrese, ha affrontato la seconda trasferta consecutiva e si è presentata allo stadio Luigi Ferraris di Genova in cerca di punti preziosi in chiave salvezza, per scacciare ed allontanare definitivamente i fantasmi di una zona paludosa che, per le prestazioni offerte sinora dagli squali, a dispetto dei risultati, certamente non merita.

La Sampdoria, dopo aver ritrovato la via della vittoria contro il Verona di Ivan Juric, giunge nel proprio stadio in cerca di continuità di risultati positivi e di aggiungere qualche altro mattoncino in classifica, con l’obiettivo di dare tranquillità all’ambiente blucerchiato e portarsi a più dieci sulla zona salvezza.

Il Crotone, per affrontare la partita di oggi ha schierato il 3-5-2 , idea indiscutibile di Stroppa: il capitano Alex Cordaz tra i pali, in difesa, Magallan, Marrone e Luperto; a centrocampo Pereira, Molina, Petriccione, Eduardo Henrique e Reca, in attacco il collaudato tandem Simy - Messias che torna a rivestire, da titolare, il ruolo di punta.

Ranieri ha risposto con un meno spregiudicato 4-4-1-1: in porta Audero, in difesa Ferrari, Tonelli, Colley e Augello, a centrocampo Jankto, Ekdal, Adrien Silva e Damsgaard; in attacco Verre e La Gumina, con Quagliarella che parte dalla panchina.

Ha diretto l’incontro il Sig. Gianluca Manganiello della sezione di Pinerolo, coadiuvato dagli assistenti Bottegoni e Ruggieri, dal quarto uomo Sozza e dagli uomini VAR Pairetto e Di Iorno.

Inizia il match e le due compagini si equivalgono, c’è pressione alta della Samp. ma la difesa della squadra di Stroppa appare vigile e pronta a frenare le incursioni-corsare della squadra di casa.

Per vedere il primo tiro in porta bisogna attendere il 15’ minuto, quando Simy serve Petriccione che, dal limite dell’area di rigore, calcia a giro mancando di poco il bersaglio.

Il Crotone aumenta il ritmo e Stroppa chiede ai suoi difensori di non forzare la giocata per evitare di innescare l’attacco blucerchiato.

E’ sempre Messias il leader della squadra rossoblù: stop, dribbling e corsa con la palla al piede, sono solo alcuni numeri del suo repertorio che lo rendono uno dei giocatori più importanti dello scacchiere di Stroppa, ma sono troppi i “morsi” ricevuti dagli avversari, senza che il direttore di gara ne sanzionasse uno; il cartellino giallo se lo vede sbattere in faccia Messias per aver allargato le braccia, senza colpire l’avversario.

Al 26’, però, arriva il vantaggio della Sampdoria: assist di Jankto per Damsgaard che si fa trovare dentro l’area piccola, calcia e batte Cordaz.

Il Crotone aveva iniziato a giocare alla pari della Samp. ma come il calcio ci insegna, il rischio di portare molti giocatori in fase offensiva è quello di subire delle ripartenze che possono essere fatali, come nel caso di specie, ai pitagorici.

Al 36’ raddoppio della squadra di casa con Jakub Jankto, l’uomo giusto al posto giusto: approfitta di un tiro mancato di un compagno di squadra, agguanta la palla e fa gol.

Il Crotone sino a questo momento aveva retto il campo ma, come al solito, pur giocando un buon calcio, si trova con due reti da recuperare.

Al 46’ il Crotone accorcia su calcio di rigore, maturato su un fallo di Ekdal su Reca; il penalty è trasformato dal dischetto da Simy che con questo gol diventa il miglior marcatore di sempre del Crotone Calcio in serie A.

Il primo tempo termina 2-1 per la Sampdoria che ha tentato di chiudere il match; sono stati 45’ minuti molto intesi e ricchi (ben tre gol) e la partita, resta aperta ad ogni risultato.

Inizia la ripresa e il Crotone cambia in apertura Molina, che negli spogliatoi ha accusato un piccolo problema fisico, per l’ex Stella Rosa di Belgrado Vulic.

Al 65’ su sviluppo da calcio d’angolo la Sampdoria porta il risultato sul 3-1 con Quagliarella (subentrato al 61 per La Gumina) e, con questa marcatura, l’attaccante blucerchiato sale a quota 6 in campionato.

La partita termina 3-1 per la Sampdoria e non basta l’innesto di Riviere (subentrato a Petriccione), e le fiammate di Reca per raddrizzare la gara.

Una cosa è certa: sotto l’albero di Natale il Crotone deve necessariamente trovare risorse nuove nella fase offensiva e difensiva.

La difesa, detto più volte, appare troppo leziosa per un campionato difficile come quello della serie A - subisce troppo le ripartenze degli avversari che spesso si trovano in superiorità numerica davanti al n.1 pitagorico.

E’ vero che il Crotone non mostra più quel timore reverenziale mostrato inizialmente verso le big del campionato, ma portando la linea difensiva quasi a centrocampo, non riesce ad arginare la velocità dei campioni che orbitano nella massima serie italiana.

Lo squalo necessita anche nuova linfa in fase offensiva, che spesso viene neutralizzata da un raddoppio di marcature sulle punte, con Simy e Messias che sovente sono costretti a tornare per dare una mano alla retroguardia.

Il campionato, nonostante tutto, appare ancora aperto per la squadra calabrese, anche in virtù del fatto che le dirette competitor vanno così così, non approfittando dei passi falsi delle avversarie, ma occorre anche un agonismo “feroce”, lo stesso mostrato dalla Samp in questo match.

Il Crotone, che resta “fanalino di coda”, ha cercato di reagire, ma senza successo, subendo un’altra severa punizione; ma non è il momento di abbattersi perché martedì, tra le mura amiche dello stadio Ezio Scida, arriverà un altro avversario diretto: il Parma di Fabio Liverani.

LE PAGELLE: F.C. CROTONE.

ALL. GIOVANNI STROPPA 5,5

Cordaz 5.5; Magallan 6 (78′ Djidji sv), Marrone 6, Luperto 6; Pereira 5,5, Molina 6 (46′ Vulic 6), Petriccione 6 (70′ Riviere 5,5), Eduardo Henrique 5,5, Reca 6,5; Simy 6,5 (87′ Rojas), Messias 6,5.