Le “bocche di fuoco” dell’Inter distruggono l’esile difesa di Stroppa

3 gennaio 2021, 15:53 Trasferta Libera

Riparte il campionato e il primo lunch match disputato tra Inter e Crotone, valevole per la 15^ giornata di campionato della serie A Tim, termina 6-2 per la squadra di Antonio Conte, che ha impartito una severa lezione allo squalo rossoblù.


di Francesco Pitingolo

Si sono affrontati Davide contro Golia! La seconda della classe, la corazzata Internazionale di Antonio Conte (alla ricerca dell’ottava vittoria consecutiva in campionato per conquistare, in solitaria, la vetta della classifica), contro la penultima, la F.C. Crotone che, dopo aver terminato il 2020 con una vittoria di forza e maturità contro il Parma, non è più, almeno sino a che non si disputeranno le altre partite, fanalino di coda.

Il Crotone di Giovanni Stroppa, in attesa di rinforzi (si vocifera uno per reparto) ha affrontato la squadra di Conte con il consueto 3-5-2: in porta il capitano Alex Cordaz; in difesa Golemic, Marrone, Luperto; a centrocampo P.Pereira, Molina, Zanellato, Eduardo, Reca; in attacco J. Messias e Riviere

L’Inter risponde con uno schema speculare schierando: Handanovic tra i pali; Skriniar, De Vrij, Bastoni in difesa; Hakimi, Barella, Brozovic, Vidal, Young a centrocampo; Martinez, Lukaku.

A dirigere l’incontro il Sig. Gianluca Aureliano della sezione di Bologna, coadiuvato dagli assistenti Dario Cecconi e Andrea Zingarelli, dal quarto ufficiale Giovanni Ayroldi e dagli uomini VAR: Michael Fabbri e Sergio Ranghetti.

Inizia il match ed è l’Inter che prova a fare la partita, ma il Crotone appare coeso, compatto, pronto a chiudere gli spazi e concedere poco all’attacco nero azzurro.

La squadra di casa tenta di essere aggressiva, ma il Crotone ha personalità e, su sviluppo di un calcio d’angolo, Messias crossa al centro per Zanellato che di testa spizza la sfera e batte Handanovic (12’) segnando il primo gol del 2021.

Ma la gioia del Crotone dura poco, perchè al 19’ Lautaro Martinez, su contropiede innescato da Lukaku, riesce a pareggiare il conto buttando la sfera alle spalle del numero uno pitagorico.

La partita è aperta, il Crotone gioca bene a calcio, ma come suo solito, la linea difensiva è alta e lascia terreno agli avversari che rapidissimi, aggrediscono gli spazi.

Al 30’ è sempre l’Inter che, con maggiore fisicità, riesce a recuperare nella zona mediana del campo una palla con Lukaku il quale serve Barella, in area di rigore, che mette in mezzo per Lautaro; l’attaccante argentino prova a calciare ma trova sul suo cammino il difensore pitagorico Marrone che, nel tentativo di anticiparlo devia la palla nella propria rete realizzando un autogol.

Il Crotone, però, non si demoralizza, reagisce e si procura (31’) un calcio di rigore maturato a seguito di un fallo in area commesso da Vidal su Reca. Sul dischetto, vista l’assenza di Simy, si presenta Golemic che freddo trasforma il penalty portando il punteggio sul 2 a 2.

Nel finale, vi è da segnalare, un piccolo miracolo del capitano Alex Cordaz che, su un’azione corsara dell’Inter, riesce a salvare il risultato sul 2-2.

Finisce il primo tempo tra l’ottimo Crotone di Stroppa e l’Inter di Conte; una prima frazione di gioco ricca di emozioni e gol (ben 4) quando alla vigilia ci si aspettava un match più coperto della squadra ospite che, invece con convinzione, continua ad esprimere quanto chiesto dal proprio allenatore, che nel suo Dna non ha certamente il catenaccio.

Bene, in questa prima fase di giuoco il capitano, “uomo ragno”, Alex Cordaz che salva, nel finale il risultato, e Niccolò Zanellato al suo primo gol in serie A, arrivato in uno stadio importante come quello milanese.

Inizia la ripresa e l’Inter sostituisce un pessimo Vidal con Stefano Sensi. Nessuna sostituzione per lo squalo rossoblù. La partita appare bloccata tra due squadre che restano aggressive e pronte a tutto per portarsi a casa l’intera posta in palio.

L’Inter tenta di chiudere nella propria metà campo la squadra ospite e al 56’, su sviluppo di un’azione riesce a trovare, con il solito Lautaro Martinez il gol del vantaggio. Immediata la risposta di Stroppa che, nel tentativo di raddrizzare la gara, manda in campo N. Simy al posto di E. Riviere.

Al 64’ l’Inter segna il gol del 4-2 maturato a seguito di un assist di Bastoni per Lukaku, il quale stravince il duello con Luperto, che davanti alla porta non fallisce il suo appuntamento con il gol, insaccando per la quarta volta Cordaz.

Al 78’ è un tripudio nerazzurro quando Peresic, su sviluppo in area di rigore, batte a rete trovando la respinta del numero 1 pitagorico ma, Lautaro oggi in stato di grazia, è l’uomo giusto al posto giusto e realizza una tripletta portando il risultato sul 5-2.

Ma non è finita qui! Il Crotone ormai demoralizzato, subisce all’87’ un gol di Hakimi che fissa il risultato sul definitivo 6 - 2.

All’F.C. Crotone oggi non sono bastati i gol di Zanellato e Golemic per arginare la corazzata nerazzurra. Lo squalo rossoblù ha tentato di fare la partita, giocando a sprazzi anche alla pari della squadra di casa, ma alla lunga, la maggiore qualità del biscione nerazzurro è venuta fuori.

Il Crotone dal canto suo sembra essersi sbloccato in avanti, riesce ad essere più pericoloso nella fase offensiva e a segnare con più regolarità, anche se, come dichiarato dal D.S. Beppe Urbino ai microfoni di Sky, a questa rosa serve l’uomo d’area.

Solite leggerezze sono da segnalare nella fase difensiva, soprattutto nel secondo tempo dove, la compagine pitagorica ha subito ben quattro reti.

È ovvio che contro un ariete come Lukaku e un uomo d’area come Lautaro Martinez, (oggi un vero incubo per la retroguardia pitagorica), ci si sarebbe aspettati un raddoppio di marcatura per portare a casa un punticino che avrebbe fatto morale e classifica.

Come già successo in passato, il Crotone ha disputato una partita dai due volti: primo tempo sontuoso con buona organizzazione di gioco, feeling e affiatamento nelle diverse zone del campo; ma una ripresa da incubo, da dimenticare celermente, dove lo squalo, evidentemente, non riesce a mantenere la stessa condizione fisica e mentale, subendo troppo l’esuberanza degli attaccanti avversari.

E’ ormai evidente che per salvarsi, il Crotone, dovrà costruire il suo fortino tra le mura amiche di casa dello stadio Ezio Scida, dove non dovrà sbagliare gli scontri diretti e dove il 6 Gennaio troverà la Roma di Paulo Fonseca.

Le pagelle dell'F.C. Crotone

Allenatore Giovanni Stroppa (5,5); Cordaz 6; Golemic 6.5 ( 85′ Djidji ng), Marrone 4,5, Luperto 5,5 (70′ Magallan 5.5); Pereira 5, Molina 6.5 (85′ Vulic ng.), Zanellato 6.5, Eduardo 6,5, Reca 6; Riviere 5.5 (61′ Simy 5.5) , Messias 6.5.