E la Relazione conclusiva che la Commissaria Prefettizia avrebbe dovuto consegnare agli atti della Città di Crotone? Quella che serviva a certificare la 'prova regina’ contro il sindaco Ugo Pugliese (prova che evidentemente non c’è e non si poteva inventare), quella utile per cacciare dal proprio legittimo contratto, sul filo di una vera e propria ‘mobbizzazione’ ambientale, i due dirigenti, cioè prima l’ingegnere Giuseppe Germinara e poi la dr.ssa Teresa Sperlì. Di tutto questo nemmeno l’ombra, neanche uno straccio di documento, tutto avvolto nel mistero. Come se nulla fosse accaduto, tanto tutto va ben madama la marchesa...Tout va très bien, Madame la Marquise, Tout va très bien, tout va très bien.
Al contrario, la Tiziana Costantino ha lasciato le consegne al nuovo sindaco che ha immediatamente sepolto tra le troppe amnesie, i guasti e i gravissimi errori di una funzionaria dello Stato che ha imposto i suoi uomini nell’Ente e nelle partecipate, deciso il bilancio annuale, disposto contratti e assegnazioni, rimosso e promosso dirigenti, ecc. nella totale assenza di una limpida e trasparente rendicontazione di quello che è stato realmente fatto nel Comune, per altro in tempo di pandemia.
Eppure è sulle scelte, le determine e le deliberazioni della passata gestione commissariale, quella portata avanti con tanta sicumera e ‘nonchalance’ dalla prefetta in pensione Tiziana Costantino che l'attuale amministrazione ha ripreso in mano una città travolta dal Covid e dai rifiuti.
L’ex commissaria prefettizia ha lasciato la sua poltrona ‘insalutato hospite’. E lo ha fatto con una ‘sbarazzina’ disinvoltura da politica consumata.
Salutando dalla finestra il sindaco che dava fiato alla grande festa dell’infezione virale, per celebrare la sua elezione bulgara con uno sproporzionato e alquanto strano plebiscito di voti raddoppiati in meno di una settimana e senza alcun dubbio di voto di scambio.
La Commissaria Tiziana Costantino ha rilasciato ai cronisti crotonesi quattro frasi svogliate contenute in uno stringato comunicato in cui annotava, sommariamente, le poche cose che ha fatto, a suo dire, per
"rafforzare nella pratica il senso del ‘pubblico’ a vantaggio dei cittadini: nel privilegiare l’azione di Akrea nella raccolta differenziata e nel verde pubblico, conferendo risorse nuove; nel percorso di ridare agli impianti sportivi la dignità di essere al servizio della comunità, nel rispetto delle risorse comunali, senza l’ombra di presunte illegittimità e illegalità che hanno inficiato il rapporto con il cittadino; nel prevedere risorse comunali da destinare alle attività produttive; nel far rispettare i vincoli paesaggistici, per anni trascurati; nel dare una organizzazione all’assetto degli uffici comunali e alla sua dirigenza.”
Fuffa general generica dietro cui si nascondeva l’arrosto ossia aver influito (propositivamente?) sulle ‘nomine’ e gli incarichi più importanti come quelli del Presidente di Akrea, Gianluca Giglio; seguito da quello dell’amministratore delegato di CrotoneSviluppo dopo aver fatto capitolare Gianfranco Turino, sostituito dal catanzarese Fabrizio Ambrosio; e dalla conferma del Presidente di Congesi Claudio Liotti, nonché di altri dirigenti in sostituzione di Germinara e Sperlì.
Senza una relazione conclusiva da presentare al nuovo Consiglio Comunale, la Costantino se l’è cavata con un semplice passaggio di consegne al Sindaco che, evidentemente, ha stabilito e accettato qualche accordo di continuità con la stessa ex commissaria, non sappiamo ancora se prima o se dopo la sua vittoriosa campagna elettorale.
Ora, visto che la Costantino Tiziana non c’è più, toccherebbe al Sindaco relazionare al Consiglio comunale, quali sono stati i patti conclusivi tra lui e la Commissaria, se si è trattato di quello che in diritto anglosassone viene definito un Confidentiality Agreement, con lo scopo di assicurare che le informazioni riservate scambiate tra le parti non vengano divulgate a terzi e non vengano utilizzate per fini diversi da quelli per cui sono state trasmesse e se nella pratica, il Confidentiality Agreement è stato unilaterale, qualora solo la Costantino ha inteso trasmettere eventuali informazioni riservate, oppure bilaterali, se cioè la trasmissione è stata reciproca.
È possibile, chiediamo a chi di dovere, cioè anche agli organi giudiziari presso la Procura, in primo luogo al Signor Procuratore Generale di Crotone, dr. Capoccia, che questo tipo di accordo di continuità tra lo Stato e un Ente locale, possa avvenire senza una relazione, un consuntivo, un report finale da consegnare agli atti pubblici e in particolare modo al Consiglio Comunale che si è insediato dopo che il precedente era stato sciolto con relativo decreto?
Altrimenti, l’attuale sindaco di Crotone, nel riferire con somma urgenza al Consiglio Comunale sulla mancata Relazione Finale del Commissario Prefettizio, in cui la Costantino avrebbe dovuto descrivere tutti gli interventi attuati nel periodo di gestione commissariale, che va dal dicembre 2019 al settembre 2020, e che hanno trovato concretizzazione nei rispettivi atti amministrativi, se la Gestione commissariale ha inoltre dato impulso ad altre attività di revisione normativa e regolamentare e per quanto riguarda anche precedenti delibere, non intenda passare anche immediatamente all'analisi degli atti emessi dalla Commissaria ma anche alla verifica dei titoli e dei requisiti delle cariche nelle Partecipate dalla stessa scelte e imposte senza ratifica del consiglio, a cominciare dal Presidente Gianluca Giglio Akrea, dal Presidente Fabrizio Ambrosio di CrotoneSviluppo e dal Presidente Claudio Liotti di Congesi.
Cariche costosissime per il Bilancio Municipale che al momento tutto rappresentano tranne che la fiducia espressa e il mandato pieno di questo Consiglio Comunale.