Scuole chiuse, Fiera aperta. Il Sindaco Plebiscito tra aule deserte e mercatino del contagio

12 gennaio 2021, 16:35 Il Mastino dei Baskerville

Chi scrive, i mastini dei Baskerville, è sicuro che in fondo in questa Italia che va a ramengo, che ha perso completamente non solo la rotta ma ogni ragionevole orientamento politico, dove gli incompetenti e gli improvvisati ex populisti si trastullano a cambiare i colori delle zone come il vestito di Arlecchino, ’tutto si tiene’. Anzi chi si somiglia si piglia, al centro come in periferia, al governo come al comune di Crotone. Tanto che il piccolo mondo di una 'ei fu siccome immobile’ provincia calabrese ci appare, attoniti e basiti, ogni giorno che passa, sempre più il preciso riflesso capovolto di una scombiccherata vita nazionale.


Ciò perché mentre a Roma il Presidente Conte gioca a strega comanda colore, e poi si agita e si dimena sotto i colpi non di Renzi ma delle ‘brute’ e turbolente pugnalate sferrate con violenza dagli adepti alla setta del Partito Comunista Cinese delle ‘Cinque Stelle’ Italiane, a Crotone il Signor Sindaco Plebiscito, già agli onori della cronaca per aver chiuso le scuole di ogni ordine a grado dopo essere risultato proprio lui positivo al Covid, adesso ha avuto la brillantissima idea di aprire con gran clamore di social la Fiera del giovedì che potrebbe passare alla storia come la “Fiera dei contagi” della terza ondata Covid.

Decisione certamente lecita ma molto, molto ma molto discutibile, sicuramente in coerenza con un’amministrazione, quella nata dal Plebiscito di voti che va da Apriglianello a via Risorgimento, e che all’oggi appare composta integralmente dai più grandi portatori di incompetenza pura che la storia amministrativa locale abbia mai avuto.

C’è però che i crotonesi sgomenti, sempre più allarmati dello stato di degrado e abbandono in cui si è ridotta l’intera città, e con essi anche noi quattro cani dei Baskerville, vorrebbero appurare chi sia stato l’ideatore di questa bislacca linea politica all’insegna dello slogan “Scuole Chiuse Fiere Aperte”.

E se tale genialissima trovata sia anche sostanziata dai bolli e dai timbri del direttore generale dell’Azienda Sanitaria della Provincia di Crotone, dunque dalla Regione Calabria, e del nulla osta del comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, sentito il parere, ecc. ecc., apposto con timbro della Prefettura, dunque, dagli uffici dello Stato e del Governo.

Legare la vicenda della fiera aperta e delle scuole chiuse non è, si può ben dire per noi mastini, un menar il can per l’aia, quanto la perfetta fotografia di una strana partita che si sta giocando sulla pelle della gente, dei crotonesi tutti, da parte di un Signor Sindaco Plebiscito sempre più sfuggente, sempre più ambiguo, sempre più incompetente e incapace di dare prova di coraggio e autorevolezza, che pare abbia in mano non uno ma più mazzi di carte.

Un Signor Sindaco Plebiscito che, gira e vota e vota e gira, dà l’impressione di non essere uscito dalla “scatola magica” della campagna elettorale, crogiolandosi nella bolla di sapone gonfiata prima alle regionali del gennaio scorso, poi alle comunali, in gentile compagnia della Commissaria Prefettizia, l’amatissima ex prefetta Tiziana Costantino e il suo Giglio magico dell'Akrea, ora di nuovo alle regionali che non si si sa bene se affrontare con Carlo Tarzan o con Ciccio Graziani della Roma.

Va da sé che l’opinione dei Mastini dei Baskerville comincia a diventare conferma di ampia delusione popolare, diffusa in ogni angolo urbano, tra i quartieri come nel centro, che il Sindaco Plebiscito non abbia ancora ben capito qual è veramente il suo ruolo: garantire, proprio nell’imminenza della decretazione della Zona Rossa, proprio di fronte alla minacciosa incombenza della terza ondata di infezioni e contagi Covid, che Crotone sia salvaguardata dalla calata di possibili “untori” vestiti da ambulanti provenienti in massima parte dalla Campania e dalle province pugliesi.

Altro sarebbe stato vedere il Signor Sindaco Plebiscito attivarsi per aumentare le difese e il cordone sanitario attorno alla turrita città pitagorica.

Ma come si sa questo è un posto dove non si trova scampo neanche nel Castello di Carlo V, sinistro maniero con il ponte levatoio alzato, chiuso e sbarrato dai soliti dilettanti allo sbaraglio, i presentatori di legge della nota trasmissione parlamentare la “Corrida di Corrado”.