Termina 3-0 per la squadra ospite il mach salvezza tra Crotone e Genoa valevole per la prima giornata di ritorno del campionato di serie A TIM. Non basta il neo acquisto Di Carmine ad invertire un trend negativo dei pitagorici che ormai dura da troppe giornate.
di Francesco Pitingolo
Crotone Genoa, già dalla vigilia del match, è stata annunciata come una partita difficile per entrambe le compagini, che necessitano di punti pesanti in chiave salvezza.
Il Crotone, inizia il giro di boa giungendo allo Scida con le migliori intenzioni, con il coltello tra i denti, pronta a dare battaglia all’avversaria per portare a casa i tre punti, che mancano ad una classifica deficitaria.
Mr. Stroppa, per l’odierno match, che definisce jolly, anche in vista delle difficili prossime avversarie, schiera il solito 3-5-2: in porta il capitano Alex Cordaz; in difesa Magallan, Marrone, Golemic; a centrocampo Pedro Pereira, Messias, Zanellato, Benali, Reca; in attacco l’inedito tandem Simy, Di Carmine.
Il tecnico pitagorico cambia ancora in difesa, schierando Golemic al posto di Luperto e ritrovando Magallan, che sostituisce Djidji. A centrocampo si rivede Benali titolare dal primo minuto e, a sorpresa, viene schierato Messias, recuperato dall’infortunio subito la settimana scorsa contro la Fiorentina; in attacco, al posto di E. Riviere, si vede il neo acquisto Di Carmine che, senza aver svolto alcun allenamento con i rossoblù, farà coppia con il nigeriano Simy.
Ballardini, tecnico esperto in salvezze last minute, e che non ha subito sconfitte e gol nelle ultime tre giornate, alza l’asticella affermando, alla vigilia dell’incontro, che sinora nulla è stato fatto dalla sua compagine, schierando uno speculare 3-5-2: in porta Perin, in difesa Masiello, Radovanovic, Criscito; a centrocampo Zappacosta, Strootman, Badelj, Zaccarii e Czyborra; in attacco Shomurodov e Destro.
Dirige l’incontro Piero Giacomelli di Trieste, coadiuvato dagli assistenti: Tardino e Rossi, dal IV ufficiale: Dionisi, dall’uomo Var Nasca e Avar Di Vuolo. Inizia il match e il Crotone, dopo una prima palla giocata all’indietro dal Genoa, imposta la manovra con il suo solito giro palla, facendo intravedere da subito che si tratta di partita vera tra due compagini che hanno come obiettivo la salvezza.
Nei primi 10 minuti di giuoco la gara è apparsa equilibrata a centrocampo e dai buoni ritmi. Al 17’ occasione ghiotta per il Genoa, che non riesce a sfruttare un errato disimpegno, l’ennesimo, del capitano pitagorico: Destro serve Badelj che non controlla bene, spedendo la sfera sul fondo.
Non si comprende questa frenesia della squadra di casa di uscire costantemente con palla raso terra, partendo da Cordaz e mettendo, sovente, in pericolo il risultato. Una costante, che gli avversari conoscono e sanno sfruttare bene.
Al 24’ il Genoa mette a segno un gol pesantissimo con Destro che sfrutta un rimpallo di un difensore rossoblù, spedendo la sfera alle spalle del capitano Cordaz. Al 29’ uno - due micidiale della formazione di Ballardini che con Czyborra, pronto a sfruttare un assist di Zappacosta, segna il suo primo gol nella massima serie italiana, portando il risultato sul temporaneo 2-0 per la squadra ospite.
Prova a reagire il Crotone che fa molta fatica ad innescare le punte Simy e Di Carmine, nonostante il vento a favore, dimostrando poche idee e di aver subito psicologicamente il doppio svantaggio. Dopo due minuti di recupero termina il primo tempo tra Crotone e Genoa e la squadra ospite è apparsa in pieno controllo del match, dimostrando l’ottimo momento di forma che sta attraversando.
Il Crotone è apparso spento, disorientato e svogliato, non ha macinato la solita mole di gioco e fa molta fatica a liberare l’uomo al tiro; per tentare di raddrizzare la partita, che appare compromessa, Stroppa dovrà operare i giusti cambi, rompere gli schemi e togliere i punti di riferimento, ormai prevedibili, agli avversari.
Le compagini scendono in campo per disputare il secondo tempo e, il Crotone opera subito un cambio schierando Rispoli al posto di Pedro Pereira. Nessun cambio per il Genoa. Il Crotone parte meglio in questo secondo tempo, aumentando il ritmo di gioco, nel tentativo di riaprire la gara, ma con poca duttilità, nessun equilibrio tra i reparti e la frenesia di voler costruire le offensive gestendo la palla con Cordaz e i tre difensori.
Al 49’ altro acuto del Genoa con il suo bomber Mattia Destro che sfrutta un assist di Zaccarii riuscendo a spiazzare la palla quanto basta per battere Cordaz e portare il risultato sul 3-0 per la squadra ospite. La doppietta di destro denuncia la lentezza dei difensori e la “libertà” con cui si è sempre proposto.
Al 55’ Mr. Stroppa prova a riaccendere la partita, sostituendo il neo acquisto Di Carmine con Riviere, ma il Genoa, appare in pieno controllo e carico di energie. Dopo 3 minuti di recupero, termina 3-0 per la squadra ospite, il match che avrebbe dovuto cambiare l’identità della squadra di Stroppa. Sorride Ballardini per aver fatto un “pieno” di entusiasmo, di fiducia e dei tre punti che fanno viaggiare il Genoa con una media da Champions League.
Il Crotone, ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare, non rendendosi mai pericoloso e dimostrando, in campo, un atteggiamento poco incisivo e troppo remissivo: un solo tiro in porta con Messias su tiro piazzato da fuori area.
Partita vista e rivista. Il Crotone non riesce a metabolizzare la categoria e commette sempre i soliti errori: difesa alta, fasce che non tornano e sovente superano il centrocampo lasciando sguarnita la difesa; centrocampo smarrito che non fa filtro e non serve palle gol agli attaccanti. Di Carmine, pur non avendo disputato alcun allenamento con i compagni rossoblù, fa quel che può, ma è evidente che non ha ancora assimilato il credo calcistico e gli schemi proposti dal proprio Mister.
Altra nota dolente è il modulo, questo 3-5-2, tanto discusso e che forse poco si addice alla compagine pitagorica che, fino ad oggi, ha subito ben 46 di cui ben 7 dal Genoa (4 andata e 3 ritorno), isolando il Crotone calcio all’ultima posizione in classifica con il dato di peggiore difesa del campionato Italiano.
Il Crotone gioca a calcio, ma a volte anche troppo. La compagine pitagorica si complica spesso la vita da sola, perdendosi in sterili giri palla, leziosità difensive e ripartenze che avvengono sempre dalla fase difensiva; sarebbe forse meglio una partita più sporca per riuscire, alla fine, a muovere la classifica che, alla luce dei risultati degli altri campi, diventa sempre più deficitaria.
Alla formazione di Stroppa, anche in virtù dello sfoltimento di rosa già effettuato, serve rimpiazzare i “partenti” e adottare strategie di gioco semplici ma efficaci, per ambire alla salvezza ed essere competitivi già domenica prossima, dove ad attenderlo ci sarà il Milan.
LE PAGELLE
ALL. G. STROPPA 5. Cordaz 6; Magallan 5 (24′ st Djidji 6), Marrone 5, Golemic 5; Pedro Pereira 5 (1′ st Rispoli 6), Messias 6, Benali 5,5, Zanellato 5 (24′ st Henrique 5), Reca 5,5; Di Carmine 5 (11′ st Riviere 6), Simy 5,5.