Termina 4-0 per i rossoneri la partita tra Milan e Crotone, valevole per la seconda giornata del girone di ritorno del campionato di serie A TIM. Non bastano i neo acquisti, Ounas e Di Carmine, ad invertire un trend negativo di sconfitte che dura, ormai, da troppe giornate. Il Crotone illude col suo bel gioco, ma non riesce a graffiare e portare a casa punti pesanti in chiave salvezza.
di Francesco Pitingolo
Una partita, dunque, da Davide contro Golia; un testacoda che ha visto affrontarsi la prima della classe Milan (uno degli attacchi più forti del campionato - 45 gol fatti) contro la cenerentola del torneo Crotone (ad oggi ben 50 gol subiti) che, dopo la delusione maturata da una sconfitta interna contro il Genoa, è giunta allo stadio Meazza di Milano con un imperativo: “vietato sbagliare”.
Mister Stroppa, ancora una volta ostinatamente, opta per un 3-5-2 e schiera: in porta il capitano Alex Cordaz; in difesa Djidji, Golemic, Luperto; nella zona mediana del campo Rispoli, Benali, Zanellato, Vulic, Pereira; in attacco l’inedito tandem Di Carmine e Ounas.
Difesa nuovamente rivoluzionata per lo squalo rossoblù che, forse, con un eccessivo turnover (?), manca del suo leader e punto di riferimento in una zona nevralgica del campo. A centrocampo, all’ultimo minuto l’infortunio di Reca, nella fase di riscaldamento (risentimento al quadricipite), costringe il tecnico pitagorico a schierare sulla fascia sinistra Pereira; in attacco si vedono titolari i due neo acquisti Di Carmine e Ounas, (quest’ultimo visto dall’ambiente come l’uomo della provvidenza), preferiti a Simy e Riviere che partono dalla panchina.
Il Milan, per consolidare la sua posizione da capolista schiera il suo undici migliore e risponde con un 4-2-3-1: tra i pali Donnarumma; in difesa Calabria, Tomori, Romagnoli, Hernandez; a centrocampo Meité, Kessie; Saelemaekers, Leao, Rebic; in attacco il suo bomber Zlatan Ibrahimovic.
Mister Pioli schiera una formazione molto offensiva e conferma l’11 visto a Bologna nello scorso turno, ad eccezione dell’infortunato Tonali sotituito da Meitè. Ad arbitrare l’incontro l’esperto fischietto Luca Pairetto, della sezione di Nichelino, coadiuvato dagli assistenti Lo Cicero e Bresmes dal IV uomo Ghersini, dall’uomo VAR: Massa e AVAR: Alassio.
L’inno della serie A accompagna l’inizio del match ed è il Milan che da subito detta i propri ritmi di gioco e, dopo 5 minuti, su sviluppo di una pregevole azione fa tremare il Crotone segnando il suo primo gol con Calabria, subito annullato dal direttore di gara per posizione irregolare di Ibrahimovic. Al 17’ bella azione del Crotone, guidata dal neo acquisto Ounas il quale serve Di Carmine che calcia trovando il muro difensivo di Tomori. Il Crotone tiene botta alla capolista, prova a costruire l’azione dal basso disputando, sino a qui, una partita pregevole.
Alla mezz’ora il Milan sblocca il match con Ibrahimovic che sfrutta un assist di Leao, portando il risultato sul temporaneo uno a zero per la squadra di casa. Con questo gol Ibrahimovic segna il suo cinquecentesimo gol con le squadre di club. Il Crotone non ci sta e prova a reagire e Di Carmine (42’) prova a sfruttare un assist colpendo la palla di testa, ma non imprime abbastanza forza alla sfera che finisce tra le braccia di Donnarrumma.
Finisce il primo tempo senza minuti di recupero e sino a questo momento il Crotone ha disputato una partita a viso aperto contro il Milan di Ibrahimovic e compagni, giocando alla pari della capolista del torneo. Prima frazione di gioco, quindi, divertente con azioni offensive viste da entrambe le pari. Lo squalo rossoblù ha dimostrato grande intraprendenza e padronanza del campo affidandosi al suo nuovo acquisto Ounas, oggi molto ispirato e, all’esperienza di Di Carmine, nuovo riferimento offensivo nello scacchiere di Stroppa; gli attaccanti pitagorici sono riusciti a creare qualche problema alla difesa di Pioli, riuscendo a sorprendere il difensore rossonero Tomori un paio di volte.
Inizia il secondo tempo e il Milan sostituisce subito a centrocampo Saelemaekers con Castillejo; nessuna sostituzione per i calabresi.
Il Crotone calcia la prima palla della ripresa e tenta di impostare la manovra offensiva aggrappandosi alle giocate di Ounas e al 54’, su sviluppo di una pregevole azione, la squadra ospite tenta una percussione centrale con Vulic che arriva in area di rigore senza però trovare, a causa di uno strano rimbalzo della sfera, la conclusione a rete. Il Crotone riprende sovente il gioco, come di consueto, manovrando la sfera dalla difesa che trova in Djidji il suo leader.
Al 60’ il Milan prova a raddoppiare il punteggio con Leao ma, un intervento provvidenziale di Cordaz nega la gioia del gol all’attaccante rossonero.
Al 63’ il solito Ibrahimovic sfrutta un assist di Hernandez, che mette la palla a centro area, e da distanza ravvicinata, batte l’incolpevole Cordaz portando il risultato del 2-0. Al 68’ il Milan gioca col piglio della grande squadra e Rebic, su assist di Calhanouglu, porta il risultato sul 3-0.
Il Crotone intontito riprende il gioco ma, dopo appena un minuto il diavolo rossonero cala il poker sempre con Rebic che batte nuovamente il numero 1 pitagorico.
Il Milan di Pioli ha travolto un fragile Crotone, che è riuscito, per una buona parte di gara a tenere testa alla capolista. La compagine calabrese è uscita dal campo al 64’, dopo il secondo gol di Ibrahimovic, dimostrando, ancora una volta, una eccessiva fragilità in difesa che dopo venti gare ha incassato la bellezza di cinquanta gol, con una media di 2,5 a partita.
I pitagorici hanno tentato di disputare l’incontro alla pari della capolista Milan, apparendo rinfrancati dalla campagna acquisti di Gennaio e, per una buona parte di gara, c’erano anche riusciti giocando un buon calcio.
Ad un tratto, si sono riviste le solite amnesie di gioco dei pitagorici: difesa alta e fragile che non riesce a placare l’ira degli attaccanti rossoneri, spietati sotto rete, commettendo errori macroscopici come nel secondo gol di Ibrahimovic dove la difesa lascia completamente libero l’attaccante rossonero. Il Crotone di quest’anno delude anche sotto il profilo della reazione, denotando una incapacità a tornare in partita.
È evidente che il Crotone se vuole salvarsi deve riuscire a trovare la giusta quadra, provare anche altre soluzioni tattiche, soprattutto contro le big, giocando forse meno a calcio, portando meno uomini in avanti, senza sbilanciarsi dietro, dove serve più protezione.
Mister Stroppa intervistato ai microfoni di Sky nel post gara ha dichiarato: “Abbiamo fatto vedere degli errori soprattutto sui gol. Al di là della fragilità quello che è successo dal secondo gol al quarto è assurdo. Fino a lì abbina sofferto bene, abbiamo creato delle opportunità. Siamo calati fisicamente contro una signora squadra. La fragilità del secondo e terzo gol non ci deve essere”
Situazione a dir poco complicata per gli squali rossoblù che hanno conquistato solo 12 punti in venti giornate, sprecando tanti, troppi scontri utili all’obiettivo salvezza.
LE PAGELLE
Allenatore Stroppa: 5; Cordaz 6,5; Djidji 6,5, Golemić 5,5, Luperto 5; Rispoli 5,5, Zanellato 6, Benali 6 (72′ Eduardo 5,5), Vulić 5,5 (78′ Petriccione S.V.), Pereira 5,5; Ounas 6, Di Carmine 5,5 (78′ Simy sv).