Continua la nostra campagna #stopaborto per la difesa della vita dei bambini non nati. Nonostante spesso le nostre iniziative subiscano la violenza e la censura di quelli che si dicono a favore della libertà di scelta, diverse decine di camion vela e diversi centinaia di manifesti sul territorio, continueranno a girare da Roma a Milano a Bologna, da Firenze a Napoli, da Bari a Reggio Calabria, in oltre 100 Comuni.
di Manuela Antonacci*
Lo scopo è quello di far comprendere ciò che l’aborto è realmente: la soppressione di una vita umana, senza se e senza ma. Infatti, in una delle immagini della nuova campagna, una giovane donna regge un cartello con la scritta “Il corpo di mio figlio non è il mio corpo, sopprimerlo non è la mia scelta #stopaborto”. Si tratta di Anna Bonetti, sorda dalla nascita e convinta pro life, che non ha esitato a rispondere alle vigorose proteste della senatrice di Monica Cirinnà contro i nostri nuovi manifesti, dei quali invocava la rimozione immediata.
Anna Bonetti, dal suo profilo facebook, si è detta e mostrata, invece, orgogliosa di aver partecipato a questa campagna, in difesa della vita innocente, denunciando chi invece tenta di censurare verità scomode.
“Vi definite democratici, eppure cercate di imbavagliare in tutti modi chi porta alla luce del sole la verità, cosa tipica delle peggiori dittature che hanno attraversato la storia dell’umanità. È evidente che siete talmente terrorizzati dalla verità che cercate di sopprimerla in tutti i modi. Ogni giorno vi proclamate paladini dell’inclusione sociale della diversità come la disabilità, i migranti, la comunità LGBT, etc. E io faccio parte di quella “diversità” che voi tanto dite di difendere siccome sono sorda profonda dalla nascita, perciò so bene di cosa parlo. E di tutti i bambini disabili che vengono sterminati per mezzo della diagnosi prenatale niente da dire? D’altronde, se abbiamo il diritto di essere inclusi nella società, NESSUNO può avere l’autorità di negarcelo prima della nascita.”
In alcune delle diverse città che hanno aderito alla campagna, i camion vela, recano i loghi di diverse realtà associative che hanno sostenuto la campagna, come ci racconta Simone Ortolani, dell’associazione San Michele Arcangelo che ha raccolto, in Emilia Romagna, il sostegno di Giuristi per la Vita, Movimento per la Vita di Cesena, Parrocchia ortodossa “Protezione della Madre di Dio” del Patriarcato di Mosca, Comitato Difendiamo i nostri Figli Ravenna e Rimini”, “Centro Internazionale Giovanni Paolo II”, “Centro culturale il Crocevia di Cesena” e “Movimento per la Vita di Cesena”. In questo caso sui camion compare anche la tenera immagine di un neonato che sembra pronunciare le parole della scritta sottostante la sua immagine “Io sono per la Vita”.
Insomma, un mese di febbraio che vedrà, ancora una volta Pro Vita & Famiglia schierata a fianco dei più deboli, accanto a quelli che non hanno voce e che, se potessero, il loro diritto alla vita, lo griderebbero.
*Ufficio Stampa Pro Vita & Famiglia