Serie A, sesto ko consecutivo per il Crotone. Il Cagliari passa allo Scida

28 febbraio 2021, 19:20 Trasferta Libera

Semplici riparte da Crotone. Stroppa è da sette giornate che aspetta la vittoria e la formula magica: ricambia “modulo” e passa al 3-4-2-1 da opporre al 3-5-2 che Leonardo Semplici, chiamato a sostituire l’esonerato Di Francesco, ha delineato al Cagliari.


di Giuseppe Romano

Novità per i rossoblù sardi, abituati a cambiare frequentemente veste tattica; altra “combinazione” nei pitagorici, che non hanno ancora trovato la giusta intensità dinamica alle strategie di gioco proposte e che hanno prodotto risultati disastrosi.

Le variazioni proposte in campo risultano valide per entrambi gli allenatori: Stroppa si ritrova sessanta minuti di gioco con buone geometrie e parecchie incisività offensive, ma senza trovare il gol; Semplici, al di là degli schemi, registra una partenza carica di difficoltà, ma una squadra non più impaurita, determinata non tanto sotto l’aspetto tattico, quanto su quello morale.

Al fischio finale, ha vinto il Cagliari con Pavoletti e Joao Pedro, realizzatori di due reti in tre minuti (55’) – (58’ rigore), siglando una vittoria che mancava da 16 partite. Sorrisi nel gruppo del Cagliari, volti scuri in quello del Crotone che avrebbe meritato qualcosa di concreto per il volume di gioco sviluppato.

Buone le trame marcate da un avvio che aveva fatto rinverdire la speranza di farcela, in uno stadio privato dello spirito dei tifosi, che alla vigilia avevano stabilito un approccio di stima e di incitazione con i giocatori.

Per tutti, Crotone-Cagliari era la partita da cui ripartire per riagganciarsi al progetto iniziale: una salvezza tranquilla.

Al fischio d’avvio, i rossoblù pitagorici sono buoni a palleggiare e arrivare nell’area di rigore avversaria e, tra il 3’ e il 4’, con Messias, Ounas e Di Carmine sembra fatta, ma non si arriva in tempo sulla traiettoria del pallone, in prossimità della linea di porta.

Sono opportunità mancate che alla fine peseranno come un macigno. Il primo angolo è del Cagliari, con qualche contatto di troppo in area: contatti pesanti, in tutto il corso della partita, che costringeranno Molina a lasciare il campo in barella (37’), seguito da Vulic e poi da Lykogiannis (75’), per doppio cartellino giallo.

Il Crotone continua a dettare il ritmo, con la difesa abbastanza guarnita a difesa di Cragno, tempestivo negli interventi. Fino al 15’ la squadra di Stroppa ha tenuto un approccio vincente con ritmi di qualità, poi si continua con il palleggio a sacrificio di una dinamica meno efficace.

Nelle linee rossoblù sarde si manca d’intensità, ma si sta abbastanza attenti e si va sempre più a prendere le misure sull’all’avversario, anche se, quando “scende”, il Crotone è sempre pericoloso, tanto aggressivo da far pensare che il primo tempo non si chiuderà sullo 0-0, perché l’approccio difensivo del Cagliari non convince più di tanto.

L’idea che il Crotone possa andare in gol continua con Pereira che ci prova al 50’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Poi il gol che non ti aspetti (55’): Paoletti segna per la seconda volta, in questo campionato, con l’ok del Var.

Tre minuti dopo il raddoppio del Cagliari: Pavoletti, sempre rapido nei movimenti, si procura un rigore (58’), che realizza Joao Pedro, 12° per l’attaccante. Il tecnico chiama in aiuto il bomber Simy, al posto di Di Carmine, e Reca che entra al posto di Rispoli.

Il Crotone cresce, ma poi si sgretola, mentre il Cagliari fa valere la sua qualità e prende coraggio, ma la sua linea di difesa si abbassa sempre di più, soprattutto dopo l’espulsione di Lykogiannis (75’). Il Crotone sembra riaprire la partita al 88’ su un calcio di punizione dal limite: calcia Pereira, traiettoria del pallone sotto la traversa, ma Gragno c’è.

Non bastano i minuti di recupero per riaprire il Match. Il Crotone resta sul fondo della classifica a dover ripartire con quel filo di speranza che si assottiglia giornata dopo giornata, e la prossima si giocherà contro l’Atalanta, allenata dall’ex Gasperini e dal preparatore atletico Domenico Borelli, autori di campionati superlativi nella panchina del Crotone.