Serie A. Il Crotone mette paura al Napoli, ma il 4-3 spegne l’illusione

3 aprile 2021, 18:11 Trasferta Libera

Allo Stadio Diego ‘Armando Maradona’ di Napoli, la sfida tra la squadra partenopea allenata da Gennaro Gattuso e il Crotone, valevole per la 29' giornata di campionato di serie A TIM, termina 4-3 per la squadra di casa, contro un Crotone che ha mostrato qualità in molti componenti e soprattutto la sua caratteristica offensiva.


di Francesco Pitingolo

La squadra pitagorica arriva nello stadio napoletano con un solo imperativo, un solo risultato possibile, la vittoria, per tentare di rialzare una classifica a dir poco deficitaria che inchioda lo squalo, ormai dall'inizio del campionato, all'ultimo posto in classifica con soli 15 punti e un passivo di ben 74 reti subite, identificandola come peggior difesa del torneo.

Cosmi già dal pre partita ha continuato a suonare la carica e ha invitato la sua compagine a non arrendersi e provare a realizzare una gara perfetta perché: "Nel calcio possono capitare pure le sorprese". L'allenatore crotoniate per l'incontro di oggi recupera pezzi importanti nel suo scacchiere come Ounas, che ha tentato di dimostrare il suo valore alla squadra che detiene il suo cartellino - il Napoli, e Cigarini che, finalmente, si è rivisto in panchina.

A causa delle positività al Covid-19 da parte di alcuni componenti del “Gruppo Squadra” della Polonia, il Football Club Crotone, pur in presenza di test negativo rinuncia, per il match odierno in via cautelativa, alle prestazioni sportive di Arkadiusz Reca, rimasto in terra calabra.

Per il match odierno il Crotone ha affrontato il Napoli schierando un 3-5-2: in porta il capitano Alex Cordaz, in difesa Djidji, Golemic e Luperto; a centrocampo Rispoli, Messias (arretrato mezz’ala), Benali, a cui vengono affidate le chiavi del centrocampo, Zanellato e Molina; in attacco si inizia con il tandem Ounas e Simy.

Gattuso - sorvegliato speciale da parte del suo Presidente e la dirigenza partenopea - sa bene che il Crotone è una squadra alla disperata ricerca di punti salvezza, e impone al proprio team il suo diktat: "Vietato distrarsi", anche perché i partenopei, in questa stagione hanno eseguito prestazioni superlative contro le big del torneo ma hanno sprecato tanti, anzi troppi punti contro le piccole, seminando per strada la bellezza di sedici lunghezze.

Per il match odierno Gattuso, con una squadra quasi al completo, risponde a Cosmi con un offensivo 4-2-3-1 e schiera: in porta Meret; in difesa Di Lorenzo, Manolas, Maksimovic, Mario Rui; a centrocampo. Fabian Ruiz, Bakayoko; nella zona avanzata del campo Politano, Mertens, Insigne ad accompagnare l’unica punta Osimhen.

A dirigere l'incontro Antonio Di Martino della sez. Teramo, coadiuvato dagli assistenti: Baccini – Berti, dal IV uomo: Pezzuto, dagli uomini VAR: Abisso e AVAR: Giallatini.

Inizia il match ed è la squadra ospite, in maglia verde a toccare la prima palla dell’incontro iniziando ad impostare la manovra da dietro. Nei primi minuti di gioco il Crotone è molto attento, ha iniziato con la giusta personalità, ma il Napoli alza il proprio baricentro nel tentativo di sorprendere la difesa pitagorica e al 4’ minuto per poco non ci riesce con Bakayoko che conclude di poco a lato.

Il Napoli prova a sfruttare le corsie esterne per scardinare la retroguardia rossoblù e, al 19’ Insigne coglie un assist di Di Lorenzo calciando così una palla velenosa che sorprende Cordaz, portando il risultato sull’1.0.

Al 21’ il Napoli raddoppia con Osimhen che sfrutta un pregevole assist dello scatenato Insigne, portando il risultato sul 2-0. È chiaro che l’offensiva azzurra è agevolata dalla lentezza dei centrocampisti crotoniati, è risultano inutili e sofferte le fatiche di Benali e Molina snaturati a difendere e Rispoli che fatica and entrare in partita, contro un Napoli troppo aggressivo.

Al 24’ la reazione del Crotone con Simy che, su sviluppo di un’azione di ripartenza dei pitagorici, sfrutta un assist di Benali (nel suo ruolo congeniale) potando il risultato sul 2-1, riaprendo di fatto la partita. Al 34’ il Napoli porta il risultato sul 3-1 sfruttando un capolavoro balistico, da calcio di punizione, con Dries Mertens che supera una folta barriera rossoblù battendo il numero uno pitagorico che forse si aspettava di ricevere il pallone sul proprio palo.

Il Crotone al 40’ tenta la reazione e si aggrappa alle giocare di Ounas che, giunto in area dopo azione corsara, perde il tempo per tentare la conclusione. Dopo 45 minuti, senza recupero, l’arbitro Di Martino fischia la fine della prima frazione di gioco e, sino ad ora, vi è da evidenziare il carattere ritrovato e non remissivo del Crotone che, dopo aver subito un uno due che avrebbe tagliato le gambe e chiunque, riesce a reagire e a trovare la via del gol (sia nel primo che nel secondo tempo) con il suo solito pupillo Simy che porta il proprio bottino stagionale a 15 reti, in linea con i “mostri” del gol.

In questa prima frazione di gioco si è messa comunque in evidenza la maggiore caratura del Napoli, capace di creare superiorità numerica sulle corsie esterne e sfruttare al meglio anche le palle inattive. Inizia la ripresa e il Crotone, nel tentativo di riaprire la partita, sostituisce subito Ounas con Vulic e Rispoli con Pedro Pereira. Nessuna sostituzione per i padroni casa.

Al 47’ il Crotone si dimostra ancora vivo e con il solito Simy riesce a sfruttare, da attaccante vero, una meravigliosa palla ricevuta da Messias , riuscendo a difendere la sfera con il corpo battendo, in conclusione, il numero 1 partenopeo Meret, portando il risultato sul 3-2.

Partita nuovamente aperta con un Crotone che si dimostra pronto, almeno per l’atteggiamento visto nei primi minuti della ripresa, a vendere cara la pelle da squalo. Al 59’ il Crotone pareggia il conto con Messias che soffia di rapina una palla a Maksimovic, riuscendo ad involarsi a rete e battendo il portiere del Napoli, portando il risultato sul 3-3. Il Napoli in trans prova la reazione sostituendo Bakayoko con Elmas e Politano con Lozano.

Al 72’ la squadra di casa sale in cattedra ancora una volta e, su sviluppo di un azione, passa ancora una volta in vantaggio con Di Lorenzo che, con un colpo a giro batte Cordaz portando il risultato sul 4-3.

Termina il match al Diego Armando Maradona di Napoli dopo tre minuti di recupero e il Crotone perde la sesta partita su sei giocate in serie A contro i partenopei.

Lo squalo rossoblù va sotto nel punteggio, riapre la gara, riesce a pareggiarla ma, alla fine spreca tutto dimostrandosi, come da copione, oltremodo fragile nella zona centrale del campo, sempre in ritardo sulla traiettoria del pallone.

Il Crotone fa fatica a difendersi, prende anche oggi quarto gol ed è evidente come la squadra di Mr. Cosmi perde qualcosa nella fase di non possesso che resta deficitaria.

Il Mr. pitagorico nel secondo tempo ha dato maggior equilibrio ad una gara che sembrava già conclusa nella prima frazione di gioco, illudendo i tifosi pitagorici in un’incredibile rimonta che avrebbe dato ai calabresi un punto e morale anche perché maturata contro una compagine che ambisce a una diretta qualificazione in Champions League.

Onore al Crotone che ha combattuto sino al 93’ ma, questa ha giocato ad intermittenza, con dei momenti dove si dimostra spietata e in pieno controllo del match, altri invece, dove si è dimostrata bisognevole di rifiatare creando dei continui blackout che hanno messo sovente in sofferenza la retrovia pitagorica che continua a subire troppi gol, dissipando quanto di buono fatto in attacco.

Il Crotone Calcio tornerà in campo sabato prossimo contro lo Spezia, una diretta rivale nello scontro salvezza, nel tentativo di non compromettere ancor di più il proprio cammino verso un’agognata salvezza.

LE PAGELLE

Cosmi 6. Cordaz 6; Djidji 6,5, Golemic 6,5, Luperto 6; Rispoli 6 (46′ Pereira 6), Messias 7, Benali 6,5, Zanellato 6 (81′ Rojas s.v.), Molina 6; Ounas 6 (46′ Vulic 6), Simy 7,5.