Franco Iacucci un’eccellenza bruzia che sale in quota tra i candidati a Presidente della Regione Calabria

5 aprile 2021, 15:45 Politica.24

Nella nebbia fitta che avvolge il futuro della Calabria, sommessamente sale il verso di Dante “non avea case di famiglia vòte; non v'era giunto ancor Sardanapalo a mostrar ciò che ‘n camera si puote”, per lumeggiare figura che serve, o che non serve, a una Regione da riqualificare e rilanciare. Altra ragione non v'è nel nostro scrivere per amor di patria, facendolo dalle nostre contrade che vanno da Casole Bruzio fino ad “Ullano” S. Benedetto, laddove i nostri avi trovarono la via della storia, sarto il padre, piccola possidente l’amata madre.


di Agesilao Milano

Ai nostri ingegnosi lettori bastino le prime impressioni sull’alta e sempre “distaccata” figura (né Iacini né Iachetti) per vagheggiare tra gli altri giusti, anche un nome più forte, capace di condurre, verso la perigliosa uscita dal presente, che soccorra siffatte doloranti istituzioni: Iacucci Franco, eccellenza bruzia, all’oggi solo Presidente di Provincia.

Ora, il timore che la terra Bruzia, figlia dell’antichità e suolo di gloriosi intelletti, possa essere ancor più penalizzata che altre, dalla fine delle pandemie che assediano l’Europa e il mondo intero, lascia il nostro animo in ambascia, perdendosi ogni giorno che avanza la fiducia, dopo tanti sacrifizi, al fine del progresso per le Calabrie tutte, profuse dai coraggiosi virgulti politici gioachimiti e telesiani, che ad essere scelti tra i nuovi plenipotenziari governatori del Palazzo Germaneto, non vi sia un fulgido “principe” sapiente e cosentino.

Ecco perché è degna di considerazione la speranza che, al possibile venir meno di altri candidati, magari sorpresi sull’Irto dell’aspra fatica a salire il monte ventoso della disfida regionale, ne venisse qualchedun altro in auge, come “l’uomo uscito dal pelago alla riva si volge”, dice il Sommo Poeta, per arginare l’onda pericolosa che vien della destra, che solo un cantaio di sardine in vaso di puro cristallo a Corigliano, potrebbe smorzare per il bene dei maestri del democratico partito.

Franco Iacucci, il bruzio che avanza, Governator novello di Calabrie? E qui facciamo il punto, tralasciando di ricordare il gran bene che ne verrebbe ai calabresi tutti e al pubblico costume, perché crediamo che la Regione abbia bisogno di uomini educatori, gli stessi che mescendosi ai problemi hanno sanato sgrovigliose situazioni in Comunità Montane del Savuto, quali membri di Sorical, A.S.I. Consorzio Per Lo Sviluppo Industriale della Provincia di Cosenza, di Sacal S.p.A. Società Aeroportuale Calabrese, dell’Assemblea dei Soci del Comitato portuale di Gioia Tauro, Vice Presidente della Biblioteca Civica di Cosenza, e poi assessore e sindaco di Aiello Calabro, dal 1989 ad oggi, dipendente del Ministero della Economia e della Finanza Ragioneria Territoriale dello Stato sezione di Cosenza.

E dal 2004 al 2014 distaccato presso la Provincia di Cosenza, Ufficio di Presidenza con funzioni di Capo Struttura del Presidente della Giunta Provinciale Mario Oliverio, dal 2014 al 2017 distaccato presso la Regione Calabria Capostruttura del Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio, dal 2014 in poi distaccato presso la Regione Calabria, segreteria capo di gabinetto, ecc. ecc.

Ecco perché noi siam di quelli che credono in tanti che occorre prepararsi all’imprevisto e, dunque, principiare a caldeggiar le gambe, di quanti atleti del cimento regionale, decisi a non cambiare mestiere, come lo è attualmente il capo della provincia nostra bruzia, Iacucci Francesco, sia questi un possibile aspirante al soglio alto di Presidente della Regione Calabra, con meriti e onori che fan da corona al gran concorrere degli altri.

Tanto da gioire in tripudio per la “distaccata” vittoria di un uomo che ha fatto del “distacco” la sua scelta di vita, giustamente sognando sempre nuovi traguardi, conquistati con olimpionico “distacco” dagli avversari, e giammai per solitaria carriera...