Mentre il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, e il suo assessore alle Attività Produttive, Irene Calabrò, hanno messo in campo un bando da 3,2 milioni destinato al sostegno del tessuto imprenditoriale cittadino, fortemente provato dagli effetti economici della crisi sanitaria Covid 19, con l’obiettivo di dare un sostegno alla liquidità, attraverso l’erogazione di una indennità “una tantum” di mille euro, a quanti ne faranno richiesta, a Crotone, città fortemente provata da una crisi strutturale ormai storicizzata, il sindaco Voce sembra essere completamente disattento e incapace di promuovere un adeguato piano comunale per il rilancio dello sviluppo socioeconomico del territorio crotonese.
Piuttosto impegnato in frivolezze magno greche e, in molto criticabili inaugurazioni, il sindaco Voce, secondo molti cittadini, gli stessi che cominciano a manifestare il proprio disappunto, manifesterebbe sempre di più una plateale inadeguatezza su tutti i principali punti dell’emergenza economica e sanitaria che affligge la città.
L’agenda delle priorità e degli interventi seri e strutturali, quelli che dovrebbero riguardare i rimedi al fallimento socio-economico di un intero territorio e di una storica città del Sud, evidenzia da troppe settimane il suo eclatante disinteresse e la quasi totale assenza di un ragionamento strategico e complessivo, mancando qualsiasi spunto e/o idea in proposito, su come affrontare, e con quali risorse, ordinarie, straordinarie e aggiuntive, le gravissime ripercussioni economiche causate dal lockdown, con prolungate chiusure di attività commerciali, turistiche, alberghiere, ristorative e di tante altre imprese che forse non riusciranno più a riprendersi.
Per questo, numerosi cittadini sarebbero sempre più scontenti di questa Giunta Comunale, al cui interno, stando ad alcuni si dice, vi sarebbero già dei primi segnali di spaccatura, per l’incapacità ad avere un visione d’insieme, un progetto condiviso che faccia uscire l’amministrazione dalla palude di un semestre passato inutilmente a litigare tra se stessi, come se nulla stava nel frattempo accadendo, chiudendo gli occhi davanti al disastroso crollo dell'economia crotonese, sempre più fanalino di coda in tutte le classifiche nazionali, per arretratezza, povertà, redditi da miseria e quant’altro di negativo.
Nel mentre Voce mostrava ai crotonesi il volto di una sindacatura inconcludente, sterile e improduttiva, oltre che l’evidente incapacità a “governare”, la gravissima crisi economica che sta affliggendo commercio, impresa, turismo, ristorazione, servizi, sanità e quant’altro, a Reggio Calabria, la Giunta Comunale ha approvato, con apposita delibera, un piano di sostegno alle imprese cittadine, dunque, una boccata d’ossigeno per l’economia urbana, disponendo un finanziamento di 3,2 milioni di euro a favore delle aziende che hanno subìto gli effetti della pandemia.
L’avviso, predisposto dall’assessorato comunale alle Finanze e presentato in conferenza stampa a Palazzo San Giorgio dal sindaco, dispone che le domande, a sportello telematico, potranno essere presentate dal 12 al 30 aprile.
L’amministrazione comunale di Reggio Calabria, a differenza di quella di Crotone, punta a completare l’iter di valutazione delle domande ed avviare l’erogazione del sostegno nel più breve tempo.
La misura si è sviluppata grazie al contributo della task force economica, costituita tra gli altri dai rappresentanti di categoria, tra cui: Camera di commercio con il presidente Antonino Tramontana, Confcommercio con il presidente Lorenzo Labate, Confesercenti con il presidente Claudio Aloisio, Cna con il presidente Giovanni Laganà.
Il bando, che è finanziato con fondi del Poc Città metropolitane 2014-2020, entrerà nella fase operativa nei prossimi giorni con l’apertura della procedura informatica per l’acquisizione delle domande delle imprese.
Nel frattempo a Crotone regna l'indifferenza e il distacco dai problemi reali della città. Sono stati, questi sei mesi, si chiedono in tanti, un semestre di stipendi sprecati agli assessori, al primo cittadino, ecc. ecc.?
Perché questa clamorosa paralisi di programmazione, iniziative, progettualità, quando tutti si aspettavano che proprio il Sindaco Voce, colui che tanto aveva avuto da criticare contro gli altri - proclamandosi “il migliore” neanche fosse un piccolo Togliatti magari solo un “compagnuccio” di paese del Presidente della Provincia di Cosenza Iacucci, cioè il caporal maggiore del Pd calabrese che firma sotto traccia gli accordi elettorali - si buttasse a capofitto per dare prova della sua sedicente bravura, quella stessa da lui sottoscritta nel proprio curriculum professionale, di cui tanto si parla in queste ore sulle dirette social di un blogger crotonese, che lo accusa, a viso aperto, di aver prestato consulenza a ben note ditte della città, in mano ai soliti maggiorenti e padroni del vapore?
Il Mastino sa già che, more solito, anche questa volta, alle nostre obiezioni non si risponderà, facendo finta di niente. O, magari, si dirà “sottovoce” che a Reggio Calabria l’aiuto alle imprese colpite dalla crisi Covid è finanziato con fondi del POC Città Metropolitane 2014-2020, di cui, evidentemente, Crotone non dispone.
Certo come se a noi non mancano i soldi delle Royalties, su cui forse l’ufficio della Procura della Repubblica farebbe bene a interessarsi.