Voce, Via e compagnia tra il radon e l’incenso sulla torre del Castello Carlo V. Chi ha interesse a tenerlo chiuso?

23 aprile 2021, 11:10 Politica.24

Caro Signor Sindaco, è proprio vero quanto dicono i suoi 16 mila elettori, che sono davvero tanti, ma tanti tanti, che lei è un vero “compagnone”, un gran semplicione, un tipo sotto casa che specialmente con gli amici sta sempre bene a fare quattro chiacchiere e una passeggiatina in Piazza dei Marinai. Così la politica a “Cotrone”... Ma, dicono in giro, quelli che hanno portato nell’urna il suo nome “immacolato”, senza macchia sul curriculum, di sentirsi adesso un poco preoccupati. Avranno motivi se non la vedono più gagliardo come prima.


di Giovanna Fichera

Proprio lei che era sempre pronto a fare qualche battuta sapida sugli altri adesso avrebbe perso il sorriso, l’ironia, e la vedono sempre di più nervoso, ‘ncazzeddrusu, irritabile per un non nulla.

Chi l’ha visto in televisione ha detto che se ne stava in un cantuccio, come se fosse in soggezione davanti a quel simpatico signore di Taurianova, il dr. Spirlì che comanda alla Regione. Lei in silenzio, mogio mogio, che non si sa quante camice ha lavato di sudore dopo 'ancuna sparasciata a modo suiu', allora sì, c’è da pensare, che qualcosa non va.

Comunque, senta un po’, uno mi ha scritto sul social questo pensiero che le giro in corsivo:

“Cenzinè, ti voglio bene e per questo voglio dirti che se non volete, tu e la tua giunta, diventare una gigantesca delusione agli occhi di cutrunisi, sbrigati a riaprire ‘u casteddru i Carlu Quintu’, il Castello Carlo V, prima che cominciano i bagni a mare. Lascia stare quelle belle statuine che ti sei portato in giunta e che profumano d’incenso e sacrestia, mintiti annavota davanti a nu computer e scrivi l’ordinanza di apertura immediata du Casteddru con le stesse parole che ha usato l’Arpacal di Catanzaro in copia e incolla:”

“L’attività di misura del 07/03/2019 ha permesso di acquisire elementi sufficienti per alcune importanti determinazioni: a) la concentrazione di attività di radon outdoor nel castello, come ci si aspettava, è assolutamente in linea con i livelli di radon che abitualmente si registrano in atmosfere esterne. Tra l’altro su questo punto, si è supportati da misure effettuate in altri siti contaminati da Tenorm, nella città di Crotone, a 30 cm rispetto alla superficie contaminata a vista. Anche, in questi casi non sono mai stai trovati valori di concentrazione di radon superiore a 30±7 Bq/m3”.

“Ben consapevoli che si tratti di una situazione assai conservativa. b) Gli ambienti indoor osservati, pur presentandosi in una condizione non idonea per la misura del gas radon, in quanto chiusi da tempo, non meritano alcun interesse di tipo radiologico. Stante le misure osservate, la struttura primaria del castello sembra rappresentare una barriera diffusoria persino per il radon, generato dalle sorgenti estese di Tenorm, allocate nella parte limitrofa”.

“Purtuttavia, soltanto quando gli ambienti indoor torneranno a vivere, per cui personale del pubblico e lavoratori frequenteranno abitualmente il prestigioso sito, si prescrive, a solo scopo di verifica e ulteriore controllo, una misura di concentrazione di attività di radon con strumentazione passiva per un periodo di tempo non inferiore all’annualità. Questo tipo di osservazioni si effettuano solo quando gli ambienti sono vissuti. Anche su quest’ultima indicazione è necessario dare elementi di ulteriore chiarezza poiché non vi è alcun obbligo di tipo normativo se non una mera applicazione di un principio di prevenzione che si concretizza con un monitoraggio passivo.

Siccome lei è un ingegnere che ha fatto il professore e ha lavorato con i privati, le relazioni le saprà leggere con competenza, anche con le date.

Dunque, non lasci che si faccia la solita manfrina e la fakenews che a Lei sappiamo fanno tanto urtare, dando la colpa al signor Ugo Pugliese che in quel 2019 era già pronto con le valigie in mano per dimettersi.

Semmai perché non si parla della sua tanto amata commissaria prefettizia Tiziana Costantino che ha fatto finta di niente e ha trascurato il documento dell’Arpacal ai danni di tutti i crotonesi?

I competenti organi di giustizia, in testa la Procura della Repubblica di Crotone che sappiamo attenta, impegnata e attiva, non potrebbero chiedersi per quale motivo la Relazione Arpacal su “La Concentrazione di attività di Radon Castello Carlo V - Crotone” - Resoconto di attività Laboratorio Fisico Ettore Majorana dell’A.r.p.a.Cal di Catanzaro, Marzo 2019 - per ben due anni è rimasta chiusa nei cassetti del competente settore e dirigente del Comune di Crotone?

A sentir dire dalle cronache, a riprendere i verbali della Polizia di Stato e del Comando Vigili di Crotone che in una notte d’inverno, alla festa di Halloween, alla testa di uno stentoreo Comandante della Polizia Municipale facente funzione che si chiamava come l’ispettore Cogliandro della Tv, impediva lo svolgimento pacifico di una manifestazione di cittadini convocata dal partito dei Verdi per l’immediata apertura del maniero (sì, sì, precisiamo fortezza … ma stendiamo un velo sui grandi intellettuali acculturati dell’Arci di Crotone in formato funzionario comunista, che vanno davanti alle telecamere quando ad Halloween erano impegnati a distribuire bibite, almeno correggano gli ignoranti che scambiano Castel dell’Ovo con il Maschio Angioino…) appare chiaro che sulla “strana”, stranissima chiusura del Castello di Carlo V occorre fare al più presto chiarezza, capire bene chi e come si è mosso su questa faccenda, che ha deciso, impedito, agito dietro le quinte e non...

Da qui la domanda che ne segue: chi, come e perché avrebbe avuto interesse a impedire l’immediata e sicura apertura di un pubblico luogo, impianto, monumento, servizio, facendo specifiche pressioni anche su pubblici ufficiali, enti, dirigenti e funzionari, dopo l’avvenuto protocollo dello studio Arpacal, affinché per la “fortezza” permanesse lo statu quo ante della chiusura, dell’abbandono e in ipotesi, dell’interruzione di pubblico esercizio?