Siamo alla ricerca di motivi e parole nuove dopo la guerra interna contro la pandemia, la micidiale arma di Covid-19 che ha stravolto i connotati delle società europee. Serve la riflessione, la sofferta ricerca interiore che porta a individuare le piste del futuro e dell'evoluzione di un diverso grado di civiltà e umanità. L'Italia e l'Unione Europea hanno bisogno di un supplemento d'anima altrimenti non ci sarà bussola per navigare in acque confuse e spesso inquinate. Sono state tre le parole d’ordine (custodire, lavorare, benedire) messe in campo dal Vescovo Mons.Giancarlo Bregantini nei suo recente incontro con il mondo del lavoro (primo maggio 2021) CHE SI è svolto nella cornice della zona industriale di Campobasso, nell’azienda Agripet.
di Vito Barresi
Il primo postulato scelto dal presule molisano è stato quello di custodire il giardino in cui Dio ci ha posto, dando valore ai nostri Borghi, nel rispetto della terra e dell’acqua. Tocca a noi attuare la “Laudato Si”, promuovendo l’artigianato, l’arte di san Giuseppe, artigiano e custode di Gesù, icona della nostra custodia del Creato.
Tutto ciò richiede di essere fieri della bella terra del Molise, senza paragoni improponibili con altre realtà o senza scorciatoie riduttivistiche, unifazioni geograficamente improprie con altre Regioni confinanti, abiurando insensatamente alla tipicità storica di una terra straordinaria e unica.
La seconda parola offerta guarda allo sviluppo del concetto stesso e della prassi del lavoro che deve essere immaginato e vissuto “libero, creativo, partecipativo e solidale”, raccogliendo il suggerimento di papa Francesco.
Riaprire con coraggio e speranza le attività e i luoghi di lavoro, riconquistare la fiduzia in noi stessi e negli altri. Ciò necessata che si torni a investire, non abbassando lo sguardo nella rassegnazione ma alzando gli occhi su un nuove orizzonte di crescita e di sviluppo.
Le risorse sone oggi più che mai preziose per essere valorizzate costruttivamente nel quadro delle opportunità del Piano di ripresa nazionale (P.N.R.R.), con i fondi dell’Europa.
A tale storica occasione, occorre preparsi con lucida informazione, per poterne conoscere le implementazioni,. le connessioni, le interrelazioni, la rete di scambi, con una metodologia innovativa da cui sgorga, il vantaggio del valore aggiunto, che si chiama soddisfazione, qualità, relazionalità, rispetto delle istituzioni e dello sprito di comunità.
La terza parola suona come l’ora et labora benedettino, ed è quella di benedire il Signore. Preghiamo prima di mangiare preghiamo insieme, poiché il pane benedetto è già un pane condiviso con i poveri e i fratelli disoccupati.
Per questo – ha fortemente raccomandato padre GianCarlo – nella ripresa e nella resilienza dobbiamo avere rispetto sacro del giorno festivo, perché di domenica non siano aperti i centri commerciali, per dare così al lavoratore la grazia del riposo festivo, voluto da Dio e necessario al’uomo. E’ questa armonia che ci permetterà di vincere realmente la pandemia!
Bisogna pregare molto per i lavoratori che hanno perso il lavoro e per coloro che in questo periodo hanno perso la vita (covid e incidenti sul lavoro). Guardare avanti e studiare bene il P.N.R.R., per giovare al Molise e al Paese, nella ripresa degli investimenti, soprattutto nel settore dell’agricoltura, della transizione ecologica e digitale, con il rinnovamento della pubblica amministrazione.