La giunta Voce sull’orlo della crisi tra telefonate a faccendieri e candidature elettorali

3 agosto 2021, 19:50 Il Mastino dei Baskerville

Zitti zitti, sottovoce, un po’ tutti i componenti della giunta Voce, separatamente, si dicono stremati dal continuo stato di tensione in cui si vive alla giornata nelle stanze del comando comunale. Per la verità, visti i risultati, non si amministra più di tanto per il bene della città ma, sempre al dire di queste stesse “vaghe voci ambulanti”, la giunta municipale di Crotone sarebbe ormai al limite della crisi di nervi e, ovviamente, della sua prima e forse fatale crisi politica.


Con il passare delle ore, con l’incombenza della presentazione delle candidature alle regionali, si sta facendo sempre più forte il rischio di prossime dimissioni da parte di qualche assessore “pesante e pensante” che mal sopporterebbe di ritrovarsi invischiato in faide di potere e subdole strumentalizzazioni elettoralistiche, praticamente spiazzato da qualche candidatura più gradita a Voce.

Insomma la luna di miele con i suoi 16 mila voti starebbe per concludersi miseramente specialmente dopo il taglio della torta del primo compleanno sporcata dai sacchetti di spazzatura olezzanti messi davanti al portone della casa pubblica dello sposo.

Il clima arroventato pare abbia aumentato di più il malumore verso l’ormai arcinoto ingegnere in privato e docente in pubblico che appare sempre più nervoso, dovendosi misurare elettoralmente a meno di un anno dal suo disastroso esordio, cominciato con una mega festa in tempo pieno Covid-19, poi proseguita con l’approdo del Sindaco nello schieramento del Pd di Boccia e Graziano, la scelta infelice di un segretario comunale, pare a suo tempo caldeggiato direttamente dal duo Tansi-De Magistris.

E ancora, l’affossamento del progetto Antica Kroton con la nomina di un dipendente di svariate società private incaricate della bigliettazione museale online, la perdita di cospicui finanziamenti ministeriali per il risanamento urbanistico della città, il mancato sostegno alla lotta dei pescatori contro l’Eni, il silenzio assordante sui lavori di Pob2 da parte di ex EniSyndial.

Se non il fallimento della raccolta differenziata e la città sommersa dai rifiuti, la pesante “censura” da parte del Prefetto al modo di amministrare fai da te, con la sottile intimazione a rispettare le leggi e la legalità, e per finire la inquietante e sospetta trattativa con un “oscurofaccendiere di Amsterdam, un broker marittimo interessato ad affari transnazionali che alla sua utenza telefonica personale avrebbe avanzato una vera e propria offerta di mercato per trasportare in altri siti le oltre 55 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati della città pitagorica.

Proprio queste ambigue e strane telefonate intercorse tra il sindaco e il faccendiere di Amsterdam (ma quante sono state le telefonate?) poi rettificato in “consulente”, avrebbe fatto scattare perplessità e dissensi non più contenibili in molti assessori, terrorizzati all’idea che un fatto simile, magari del tutto banale, possa in breve tramutarsi in qualche guaio più serio, cioè in fatti penalmente rilevanti che potrebbero assumere il profilo di atti altrimenti finalizzati alla turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, essendosi discusso anche di cifre, per altro estremamente esorbitanti rispetto ai correnti prezzi di settore.

Sarebbero, dunque, in tanti ormai stufi di questo continuo guerreggiare con tutti e con nessuno. Nei deambulanti conciliaboli lungo il corridoio dei sindaci morti, durante le pre-giunte, nelle riunioni convulse che si susseguono solo via WhatsApp, da settimane ormai si cerca di fare opera di convincimento implorando il sindaco di fare il pompiere invece che il fuochista.

Noi Mastini dei Baskerville, che amiamo molto seguire le spy story, che siamo appassionati di gialli o noir che siano, stimiamo seriamente le ambasce perbenistiche che stringono al petto assessori e consiglieri comunali della maggioranza, stimatissime persone perbene che hanno voluto Voce ad ogni costo, anzi ad alta voce, con la fascia tricolore.

Comprendiamo la loro inquietudine difronte a notizie sempre più martellanti, che turbano la serenità del popolo crotonese attizzando un incendio di polemiche, dicerie, gossip, retropensieri di ogni tipo e genere, sarebbero insomma davvero stanchi dei soliti show del loro stesso sindaco.