Il vero sceriffo, cioè, colui che al momento dà le carte nello scenario politico crotonese è Leo Pedace, che con la collaborazione di Arturo Crugliano Pantisano ha allestito le liste vincenti.
di Sr* L’Impertinente
Le elezioni Provinciali di Crotone, in buona sostanza, non sono state che una replica di quelle Regionali: stessi vincitori, con in testa Pedace (QUI); e stessi sconfitti, Voce in primis con la sua amministrazione e Partito Democratico annesso.
In realtà nell’elenco dei perdenti ci va messa anche Crotone Protagonista, la lista che fa riferimento al grande vecchio della politica locale, Enzo Sculco, che suo malgrado non è riuscito a portare a casa manco un consigliere.
In pratica - e sebbene buon giocatore d’azzardo - il grande Blek negli ultimi tempi ha collezionato un tris di sconfitte elettorali partendo dalle Comunali, passando dalle Regionali (qui ancor più cocente per la mancata elezione della pargola Flora) finendo a quest’ultime Provinciali.
E quella che un tempo era una gioiosa macchina da guerra, pare divenuta ben poca cosa: non ne azzecca più una, tanto che secondo molti - ed almeno ad oggi - farebbe fatica persino ad imporsi in una riunione condominiale.
Certo, potrà fregiarsi del fatto di far parte della maggioranza che ieri ha vinto, come ha tenuto a precisare in un’ultima nota data alle stampe giusto alla vigilia delle consultazioni; ma è cosa nota non sia ben gradito nella compagnia e voti ponderati alla mano si può tranquillamente affermare che sia pure del tutto marginale.
Ma, evidentemente, lo sconfitto numero uno di questa tornata è il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, che oltre a non aver conquistato la carica di presidente, pur pesando il suo Comune più di tutti, ha ottenuto appena un solo consigliere: Domenico Loguarro.
Voce che a Crotone, va evidenziato, ha ricevuto 16 voti (si presume compreso il suo) il che fa ritenere - matematica alla mano - che possa contare solo su 15 fedelissimi: un numero esiguo con cui è facile aspettarsi farà davvero fatica a governare il Comune. Figurarsi la Provincia!
Aggiungasi poi che il derby nel Consiglio Comunale Lo Guarro l’ha vinto contro la combattiva Dalila Venneri, che proprio non ci riesce a farsi eleggere per qualcosa, nonostante gli innumerevoli tentativi.
È dunque lei la vera record woman delle sconfitte, partendo dalle Commissioni comunali, passando anch’ella per le Regionali (contro Voce) e finendo con le Provinciali (con Voce).
A dire il vero, non è certo andata meglio al Partito Democratico che alleandosi con Voce ha raccattato un solo Consigliere provinciale, così come la lista dello stesso sindaco pitagorico (nonostante i proclami).
Quanto ai vincitori, invece, a parlare sono i numeri, con la conquista di otto consiglieri provinciali su dieci. La lista Provincia Futura (31.602) porta a casa quattro consiglieri, ed altrettanti Ripartiamo con Ferrari Presidente (29.900).
Adesso bisognerà attendere (poco) per vedere le conseguenze che questa (ennesima) batosta elettorale avrà anche all’interno dell’esperienza comunale, anche se, politicamente, le dimissioni appaiano sempre più un’opzione valida.
Ma, presumibilmente, così non sarà ed è facile aspettarsi che Voce tirerà avanti finché potrà, anche perché, oramai, di elezioni all’orizzonte non se ne vedono, almeno nell’immediato: ed è questa, in fondo, la soluzione migliore per non perdere ancora.
*Simbolo dello Stronzio