Lo fanno per il bene di Crotone ma nessuno pare rendersene conto: e così vengono maltrattati (quando va bene) e perfino maledetti per ciò che ormai con frequenza quotidiana avviene sul territorio.
di Sr* L’Impertinente
Destino amaro quello di politici e rappresentanti istituzionali del crotonese, sempre pronti ad esser additati anch’essi tra i mali di questa terra.
Prendiamo ad esempio il caso delle infrastrutture, con strade sempre più fatiscenti, degne più di muli e carretti che non di moderni veicoli, e che invitano (senza successo, ovviamente!) a lasciare a casa le auto e magari camminare a piedi.
Ma anche qui l’inerzia dei “decisori” (non tutti l’hanno compreso, ahinoi) null’è se non un modo per far risparmiare i cittadini soprattutto dopo gli ultimi ed esorbitanti aumenti dei carburanti, con i distributori di benzina che sono diventati, ormai, simili a boutique di Grandi Firme.
Ed anche quando le strade rimangono malandate al punto da render difficile anche il solo percorrerle a piedi, come in alcuni tratti della città pitagorica, non è altro che un modo, anche qui, per tenere desta l’attenzione dei cittadini ed evitargli eventuali distrazioni.
Non v’è giorno, poi, in questa disgraziata città di periferia in cui non vi siano vertenze per il rischio di perdere posti di lavoro che poi puntualmente si perdono. Ma anche qui, sappiatelo, è giusto per garantire pari opportunità a tutti e non solo a pochi! Una volta per uno non fa male a nessuno, direbbe qualcuno.
Sono molte le porte che giornalmente si chiudono per il territorio. L’ultima, ad esempio, è rappresentata dal volo della Ryanair per Norimberga, che da Crotone è stato dirottato a Lamezia.
Ma, come si sul dire, chiusa una porta si aprirà certamente un portone: come un volo per Venezia. Così, ad esempio, per la prossima Pasqua, e soprattutto per l’estate, gli emigrati che vorranno fare ritorno a casa - è nota ai più la grande comunità crotonese di stanza nella splendida città lagunare - non saranno più costretti a grandi esborsi di denaro.
E poco male se non v’è ancora traccia d’un volo per la Capitale che tanti invocano da anni ignorando però il detto che tutte le strade portino a Roma, per cui perché doverci andare proprio in aereo? E dai!
D’altro canto, con la nuova gestione pubblica della Sacal, la società che gestisce tutti gli aeroporti calabresi, e l’entrata della Regione nel capitale con un ruolo da protagonista, lo scalo crotonese potrà certamente dormire sonni tranquilli.
Si può, forse negare, che la città di Pitagora sia stata sempre nei pensieri del Governo nazionale e, soprattutto, Regionale?
Certo, al momento le attenzioni sono solo alla vigilia delle emozioni, ma da qualcosa si dovrà pur cominciare!
Qualcuno obietterà che vi siano problemi (sempre gli stessi) che si trascinano da decenni, di cui si è sempre parlato e discusso ma che non sono mai stati risolti anche se dati sempre sulla linea del traguardo.
L’elenco sarebbe troppo lungo ma qui ne citiamo solo tre a mo’ di esempio: le bonifiche del territorio, il porto e l’aeroporto.
Anche qui molte le parole che si sono spese e, certamente, molte altre quelle che se ne diranno in futuro. Anche qui, però, non si comprende come il tutto avvenga solo e soltanto per il bene dei crotonesi a cui non mancheranno, così, sempre argomenti di conversazione utili a sviluppare grandi eloqui.
A proposito di porto, recentemente è stato annunciato l’arrivo di 31 navi da crociere con 32 mila turisti che approderanno nella città che fu di Pitagora alla ricerca delle sue bellezze.
Qualcuno ha obiettato che i turisti troveranno il Castello di Carlo V ancora chiuso (lo è ormai da oltre 4 anni), così come non fruibili appieno siano il museo di Capo Colonna ed altri monumenti.
Ma anche qui siamo nella solita, meschina disinformazione: la chiusura dei monumenti è, invero, un bonus offerto nel pacchetto turistico, una caccia al tesoro volta alla ricerca delle poche bellezze ancora aperte in città. Insomma, una sorta di adventure!
Una categoria davvero sfortunata quella dei politici e dei rappresentanti istituzionali crotonesi che come accade spesso ai dottori salvano il paziente con il loro impegno e poi quest’ultimo grida al miracolo per il risultato ottenuto.
I cittadini, questi ingrati.
*Simbolo dello Stronzio