La Diocesi di Crotone e lo “stile” sinodale: la Chiesa del futuro non tenga Cristo “al chiuso”

24 maggio 2022, 20:05 Opinioni&Contributi

Non è facile fare “Sinodo”, cioè camminare insieme Laici, Religiosi, Pastori, Diaconi, Vescovo. Il Signore ci chiede di camminare insieme con tutte le difficoltà, perché il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio. La Chiesa crotonese, Chiesa sinodale da ottobre del 2021, apertura del “Sinodo”, ha camminato in comunione, attivando la partecipazione e creando una missione.


di Sasà Barresi*

Nella vita ordinaria delle comunità, il Cammino sinodale della chiesa crotonese, retta dall’Arcivescovo Mons. Angelo Panzetta, ha modificato lo stile utilizzando l’evento come servizio.

Questo vuol dire che ci sono stati molti eventi nelle Parrocchie e nelle Vicarie della Diocesi che hanno trasformato lo stile delle comunità, visto anche la metamorfosi creata dalla pandemia che ha spinto a reimpostare i comportamenti e le regole.

È anche vero che questo tempo pandemico difficile ha fatto evidenziare la caduta della “cristianità”, accelerando la trasformazione al passaggio dalla “conservazione” alla “missione”, ormai inevitabile, checché ne vogliano i tradizionalisti radicali dentro la chiesa.

Si apre una nuova prospettiva, che nuova non è perché Cristo c’è l’ha indicata nel Vangelo; infatti, non basta più convocare gli eventi, liturgici, catechistici, caritativi o ricreativi per annunciare il Vangelo e formare donne e uomini cristiani.

L’esempio viene dalla chiesa locale crotonese che, con il cammino sinodale, ha attivato molti eventi, gruppi di ascolto e riflessione, celebrazioni, attività, iniziative culturali, dialoghi, manifestazioni, producendo testi di sintesi e documenti di lavoro, formando uno “stile sinodale”.

È stato, questo primo tempo del cammino sinodale, una benedizione piena di frutti che sta segnando la storia della chiesa crotonese, riscoprendo una fraternità aperta, che può e deve diventare stile.

Questa prima fase narrativa dell’ascolto del cammino sinodale, ma anche nelle altre fasi – sapienziale e profetica – e negli anni successivi, la Chiesa di Crotone-S. Severina sta favorendo e favorirà la sinodalità con la recezione di quanto è emerso negli eventi e negli incontri parrocchiali e vicariali.

Ma la particolarità più importante è stata, e sarà quella di approfondire e imparare nuove modalità, più fraterne, più umili, di vivere il discepolato del Signore Gesù insieme all’umanità del nostro tempo.

Il nuovo stile della chiesa non è un’invenzione di Papa Francesco, ma è semmai un’invenzione di Gesù, che decise di lavorare per il regno di Dio, camminando insieme a una dozzina di collaboratori e non in solitario.

La fraternità è lo stile, al cui servizio deve porsi l’evento, non riservata a pochi eletti dentro la chiesa, il gruppo, il movimento o l’itinerario, ma aperto a tutti, lontani, della soglia, poveri disoccupati ed emarginati.

Grazie a tutti coloro che si sono impegnati nel Cammino sinodale della chiesa crotonese, che hanno fatto riscoprire una fraternità aperta che sta diventando stile.

La chiesa di Crotone è in cammino sulla strada giusta e la sinodalità ci orienta ad una nuova evangelizzazione. Nei contributi raccolti si percepisce una partecipazione e uno stile costruttivo con una riflessione matura.

Per quanto riguarda il contenuto, alcune critiche ci chiedono di guardare non sempre a ciò che manca o che è negativo, ma a ciò che si fa.

Si evince un seme di sinodalità che è molto promettente perché, vuol dire, che stiamo imparando a lavorare in modo sinodale.

Anche se siamo ancora indietro e zavorrati dal passato, il processo sinodale nella nostra chiesa locale è una grande occasione di discernimento ecclesiale, prima ancora sul da farsi, piuttosto su a che punto siamo: coinvolge tutti, ovunque.

La Chiesa del futuro, che non tenga Cristo “al chiuso”, sarà più umile e autentica, centrata sull’essenziale. Guardare al futuro nel dialogo e nel confronto è anche la sfida del Sinodo voluto da Papa Francesco.

*Diacono