Il cielo è Azzurro sopra piazza Resistenza. Quell’accordo Voce-Forza Italia che salva Voce ma scassa il centrodestra

7 giugno 2022, 18:04 Sr l'impertinente

Alla fine accordo fu tra il sindaco e Forza Italia, nella persona del segretario provinciale nonché parlamentare Sergio Torromino, per allargare la maggioranza nel Consiglio comunale di Crotone. Quella che nei giorni scorsi era stata definita come una “semplice” apertura, adesso è diventata una porta, diciamo meglio un portone aperto dal primo cittadino ad un partito che, è bene ricordarlo, poco meno di due anni fa ha avuto contro al ballottaggio per l’elezione allo scranno sindacale.


di Sr* l’Impertinente

Dirà qualcuno: son questi solo dei dettagli di fronte all’esigenza del sindaco Vincenzo Voce di mettersi al caldo con i numeri per la prossima pubblica assise, soprattutto dopo la débâcle della bocciatura del Pef e il bilancio consuntivo passato con le quattro astensioni dei dissidenti (QUI).

Prossimo consesso che, è bene ricordarlo, prevedrà un altro bilancio, quello preventivo, una cui mancata approvazione comporterebbe un biglietto di sola andata per sindaco, giunta e Consiglio al gran completo.

Il soccorso per l’amministrazione arriverà da Mario Megna (che ha accompagnato Torromino nell’incontro di lunedì dal sindaco, in Comune) ma anche Carmen Giancotti, mentre si sta lavorando per altri consiglieri d’area.

Così, mentre molti commentatori avevano pronosticato che la stampella a Voce sarebbe arrivata dal Partito Democratico, con il neo aderente Andrea Devona, in realtà è giunta da tutt’altra sponda, e pure a sorpresa.

Ma una sorpresa è stata anche per lo stesso centrodestra, proprio quel centrodestra che nemmeno qualche giorno prima si era riunito con Torromino che nulla aveva lasciato trapelare delle sue velleità “collaborazioniste” con l’amministrazione Voce.

Anzi, gli stessi consiglieri che fanno (o facevano) parte del partito erano addirittura ritenuti tra i falchi quanto alle critiche espresse sull’esperienza dell’esecutivo.

Sta di fatto che neanche in Forza Italia, ora, si respira un clima disteso, almeno a legger la nota data alle stampe da un corposo gruppo di candidati della mega coalizione di centrodestra, formata all’epoca da ben dieci liste poi risultate perdenti contro l’attuale sindaco.

Candidati che nella missiva si dicono “sorpresi, delusi, decisamente incredulima soprattutto “certamente disgustatidopo aver appreso del probabile accordo.

Non a caso, di recente un gruppo di consiglieri (tra cui lo stesso Mario Megna e Carmen Giancotti) scrivevano a proposito della mancanza del numero legale in Consiglio come “dopo due anni di lunga agonia” si fosse “giunti al capolinea”.

Per tacere, poi, sullo stesso Torromino che nemmeno lo scorso 2 giugno faceva uscire anch’egli una nota in cui non risparmiava critiche alla maggioranza con frasi del calibro di una Crotone che non meritasse “tutto questo” o che “anche se la notte portasse consiglio, sarebbe necessariamente un accordo al ribasso sulle sorti della cittàchiosando addirittura con un “Forza Italia, da sempre all'opposizione” che ribadiva “la propria posizione, netta. E meno male!

Intanto, Mario Megna, da quanto è emerso, non dovrebbe entrare nell’esecutivo Voce (per farlo dovrebbe dimettersi da consigliere) ma si “accontenterebbe” della presidenza del Civico consesso.

Qualcuno a questo punto sbandiera ancora il sostantivo “incoerenza”, dimenticando forse come lo stesso Megna sia passato dalla seggiola di vice sindaco del Pd all’epoca della consiliatura Vallone al ruolo di capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale.

In questa vicenda, però, a colpire è anche il silenzio di alcuni gruppi fedelissimi a Voce, come “Stanchi dei soliti”: sì, proprio quegli stessi “Stanchi dei Soliti” che sollevarono un vero e proprio polverone nella foga negazionista di un’alleanza col Pd alle Provinciali.

Adesso l’alleanza con Forza Italia è addirittura in Comune ma da loro - che hanno sempre rimandato al mittente ogni possibile accostamento ai partiti tradizionali - non è stata profferita parola alcuna, finora.

Così, a neanche a due anni dalle elezioni cambia e non poco la geografia del Consiglio Comunale crotonese, che fin dal suo esordio è stato caratterizzato da scontri e da una certa turbolenza.

Ed è lecito pensare che cambierà ancora: in fondo è già accaduto in passato sebbene a fine consiliature e non certo a metà cammino o addirittura con già due rimpasti di Giunta, anch’essa di certo destinata al “cambiamento”.

*Simbolo dello Stronzio