Elezioni a Cutro: il tragicomico show finito trai fischi, il festival del voto senza rivali e l’ombra del passato

11 novembre 2022, 13:55 Politica.24

Uno show finito tra i fischi e nella delusione generale di quanti si aspettavano un exploit degli attori politici locali; quanto meno per recuperare il tempo perduto dopo il naturale decorso degli anni di commissariamento e per risollevare le sorti di una comunità macchiata, ancora una volta, dalla triste onta dell’infiltrazione mafiosa.


di Francesco Gallo

Se ci è consentito mutuare qualche termine del mondo dello spettacolo, non potremmo rappresentare meglio le vicissitudini che si sono susseguite nella città di Cutro nella fase relativa alla presentazione delle liste in forza delle elezioni del 27 novembre prossimo, allorquando la platea elettorale sarà chiamata ad eleggere il Sindaco e il Consiglio Comunale.

Un siparietto tragicomico materializzatesi con l’esclusione di due delle quattro liste che avrebbero dovuto svolgere il ruolo di cooprotagoniste nella fase pre-elettorale: il Tar prima, ed il Consiglio di Stato poi, difatti, hanno ritenuto inammissibili alla competizione elettorale le “compagnie” di Francesco Sulla e Antonio Della Rovere.

Il ritardo che ha contrassegnato entrambe le cabine di regia nella presentazione degli atti presso la casa comunale è stato uno dei principali motivi che ne ha sancito la definitiva esclusione.

Delle altre cause preferiamo non discorrere: finiremmo per addentrarci in un meandro di episodi orfani di capo e coda, di logica e giudizio, di raziocinio e di ragionevolezza.

Una terza lista capeggiata da Rino Lerose, invece, ha tirato i remi in barca ancor prima che lo scenario si delineasse per come poi è tristemente andato in onda.

I dissidi registrati e consumatesi dietro le quinte, sono risultati fatali all’ambizioso neo gruppo politico, tirato su con cura e dedizione dai padri fondatori che, calato il sipario, hanno malinconicamente assistito all’accasarsi altrove di qualcheduno dei loro che … cercavano giustizia ma hanno trovando le legge”.

Antonio Ceraso, promotore e fautore della quarta e ultima lista concorrente, e la sua troupe, concorreranno al festival del voto senza rivali quindi, e con un solo limite da valicare: un quorum che vestirà i panni di un giudice tanto severo quanto inflessibile ed incorruttibile.

Servirà che la metà degli elettori-spettatori si rechi alle urne e che, in subordine, buona parte di essi esprima un voto valido per la lista degli aspiranti agli scanni.

L’alternativa al copione che appare tutt’altro che già scritto è semplicemente un ritorno al passato, ad un film già visto, ad una bobina usurata, ad una pellicola in bianco e nero: Comune ancora, ed ancora una volta commissariato fino alla prossima finestra elettorale, speranzosi che non sia quella a cui ci affacceremo per salutare il nuovo primo cittadino.

A Cutro è mancato il fatidico “primo atto”. È mancata la fase in cui andava proclamata, progettata, ricercata e costruita la famigerata sintesi tra le forze politiche locali, relativamente alla quale c’è stato un breve accenno, uno schizzo, una fugace ricerca e niente più.

… To be continued …