Crotone e l’inconsistenza politica di una maggioranza miope e autoreferenziale. “Il M5S è vivo!”

11 aprile 2023, 21:00 Opinioni&Contributi
Ilario Sorgiovanni

Chi afferma che il M5s a Crotone è morto dice una palese bugia di comodo. I primi a parlare sono i numeri delle ultime tornate politiche e regionali, in cui il M5s in città ed in provincia ha ampiamente superato la soglia del 40%, confermandosi il primo partito politico di opinione. Questa è una verità insindacabile che a molti non piace e continua a far paura, specie in contesti come il nostro, in cui le identità sono molto sfumate e le candidature sono legate ad opportunismi personali.


di Ilario Sorgiovanni*

Se è vero che a livello comunale, specie nel meridione, i risultati elettorali sono condizionati dalla miriade di candidature parentali ed amicali, che trascendono da qualsiasi principio di appartenenza ideale, bisogna ricordare che a Crotone, nelle amministrative del 2016, il M5s con un’unica lista compatta e coesa ha raggiunto quasi il 10% dei voti di lista ed il Sindaco quasi il 20%, con una cifra individuale di ben oltre i 6mila consensi certificati, senza considerare i voti che ingenuamente sono stati dispersi dalla lettura non sempre corretta e coerente del voto disgiunto.

In quella tornata amministrativa, la campagna elettorale è iniziata con le primarie interne e si è conclusa con le comunarie aperte alla città, scelta premiata ed apprezzata nei fatti dai cittadini.

Cosa non ha funzionato nelle comunali del 2020?

Hanno prevalso antagonismi e divergenze interne, vertenti principalmente su due aspetti strategici: il primo, sulle regole per la scelta del candidato Sindaco, diverse da quelle già collaudate nel 2016 e peculiari del M5s; il secondo, sulla possibilità di spazzare via dalla città un sistema politico immobile e cristallizzato da tempo, opportunità incarnata in quel momento storico dalla candidatura di Voce.

Sarebbe troppo facile scaricarsi le colpe gli uni sugli altri. La verità è che tutti abbiamo le nostre responsabilità ed io certamente non mi sottraggo alle mie.

Per quanto riguarda la prima questione, reputo ancora oggi che la volontà di arrogarsi in modo ostinato il diritto di rappresentare il M5s, autoproclamandosi candidato sindaco nell’ambito ristretto e circoscritto di un meetup ripiegato su se stesso, escludendo a priori un confronto aperto e leale con tutta la città, conduca ad esiti non edificanti, come infatti è avvenuto, data l’assenza nel Consiglio Comunale persino di una rappresentanza.

Per quanto riguarda la seconda questione, nonostante debba ammettere, per onestà intellettuale e per l’esperienza diretta durante il breve mandato assessorile, che le aspettative di cambiamento riposte in questa amministrazione non sono state appagate, sono ancora convinto che la presenza del M5S all’interno della maggioranza sarebbe stata essenziale ed avrebbe avuto un ruolo determinante di sentinella e di garanzia dell’attuazione del programma di mandato.

Questa previsione era stata condivisa anche dalle due rappresentanti nazionali crotonesi e dal coordinatore regionale che, dopo un’attenta disamina con il Capo Politico Crimi, hanno proposto al gruppo locale di appoggiare, con un’unica lista, il candidato sindaco della Coalizione Civica di Voce, che nella sua campagna elettorale si è presentato con numerosi punti in comune con il Programma del M5s.

Purtroppo, l’inconsistenza e la fragilità politica dei consiglieri dell’attuale maggioranza, ha autorizzato questo Sindaco e la Giunta a perpetrare una condotta miope ed autoreferenziale, dettata solo dalla contingenza del momento, senza una visione generale sull’assetto e sullo sviluppo futuro della nostra città.

Con la presenza di una forza costruttiva ed intransigente come il M5s, il modo di fare della vecchia politica ed i conflitti d’interesse mai risolti, camuffati nei volti nuovi di questa amministrazione, non si sarebbero riappropriati di fatto del Governo della nostra città.

Nessuno si illuda che la voglia di cambiamento sia esaurita e che la partitocrazia ritorni a vincere su tutto; gli uomini possono sbagliare ma le idee restano, bisogna solo rimboccarsi le maniche, fare ammenda dei propri errori, continuare a credere in un mondo giusto, vicino alle fasce deboli della società, sensibile ai temi ambientali e ridimensionare i personalismi, lavorando per la crescita civile e sociale della nostra comunità!

*Già Consigliere Comunale