Crotone, un settore colpevolmente trascurato e l’indispensabilità del Bilancio Ambientale Comunale

6 luglio 2023, 08:11 Opinioni&Contributi

Sulla scorta di quanto già avvenuto, e sta avvenendo, in altri enti locali, riteniamo che il Comune di Crotone, al fine di rendere trasparente l’attività amministrativa agli occhi del cittadino, dovrebbe dotarsi di un fondamentale strumento operativo. Il Bilancio Ambientale Comunale. E, in prospettiva, Il Bilancio Sociale Comunale.


di Alessio Critelli e Giovanni Lentini

E questo per determinare e per misurare e per valutare le azioni ambientali, considerato che, da tempo, la tutela dell’ambiente è divenuto argomento primario e prioritario che richiede comportamenti e atti in linea con la “politica ambientale dell’UE per il 2030 che punta su un economia del benessere sostenibile basata su obiettivi di sviluppo sostenibile, dove per economia del benessere, si intende quella per cui gli interessi pubblici determinano l’economia e non viceversa”.

Senza dimenticare che, tra l'altro, la dotazione di strumenti per il monitoraggio delle attività ambientali, erano e sono elementi rilevanti per aderire al “Patto dei Sindaci” (“Covenant of Mayors”), che è un’iniziativa introdotta dalla Commissione Europea nel 2008 per coinvolgere e supportare i sindaci nel raggiungimento degli obiettivi dell'Unione Europea per clima ed energia.

Patto dei Sindaci a cui il sindaco di Crotone ha già aderito nel 2021, su sollecitazione della V Commissione Consiliare Comunale presieduta, a quel tempo, dal consigliere comunale Salvo Riga, e di cui, dopo l’atto di adesione, non è dato sapere nulla.

Non si sa se sia stato creato un Inventario delle Emissioni (BEI) se sia stato predisposto un Piano d’Azione dell’Energia Sostenibile (PAES), se sia stato pubblicato un report sul grado di avanzamento della realizzazione dei programmi previsti, se siano state organizzate giornate locali per l’energia, se sia stata organizzata una Cerimonia annuale del patto dei Sindaci e se sia stato mantenuto l’impegno per far aderire al patto altri sindaci e altre autorità presenti sul territorio.

Non si sa nulla ma in compenso sappiamo che, probabilmente, questa inoperosità e inattività porterà o ha già portato alla cessazione “d’ufficio” dell’Adesione al Patto dei Sindaci.

Per questi motivi, e tanti altri ne potremmo aggiungere, riteniamo che le commissioni consiliari preposte, di concerto e in condivisione con il sindaco e la giunta, dovrebbero lavorare per approfondire e portare avanti le tematiche relative al Bilancio Ambientale.


Uno strumento

di valutazione

degli effetti

di tutte le politiche

attuate dall’ente


Da sempre la città di Crotone ha avuto e continua ad avere evidenti problemi di gestione nel settore Ambiente non riuscendo a mettere in atto politiche ambientali necessarie ed utili al e per il territorio.

Un settore fondamentale, quello dell’ambiente, colpevolmente trascurato dalle passate amministrazioni comunali e anche dall’attuale.

Così come il bilancio economico-finanziario di un ente locale è lo strumento attraverso il quale l’amministrazione si assume la responsabilità degli effetti economici delle proprie scelte di gestione, allo stesso modo, il Bilancio Ambientale si configura come uno strumento di valutazione degli effetti ambientali di tutte le politiche attuate dall’ente.

Si tratta infatti di un documento che registra ciò che avviene all’ambiente di un determinato territorio in un anno, ad esempio quanti rifiuti sono stati prodotti, quanta acqua è stata consumata, se e come è gestito, aumentato o diminuito il verde pubblico, il livello di inquinamento e la salute dell’aria, dell’acqua e del suolo e tanto altro ancora.

“Attraverso l’elaborazione di dati, statistiche e indicatori, che riguardano sia la parte fisica dell’attività (materie prime, energia, acqua, atmosfera, emissioni, rifiuti, riciclo dei materiali e degli inquinanti ecc.) sia quella finanziaria (spese e investimenti ambientali), sono documentate l’efficienza ecologica e la compatibilità ambientale di un ente”.

Si pensi solo per un attimo quanto uno strumento di questo genere avrebbe potuto e potrebbe incidere in un territorio, tra l’altro individuato come Sito d’Interesse nazionale, in cui insistono due colossi, come ENI e A2A, le cui attività hanno un rilevante ed elevato impatto ambientale e che, da oltre trent’anni, è in attesa della bonifica e del ripristino ambientale dei siti dismessi e abbandonati.

Il bilancio ambientale locale, ci piace ricordarlo, non contiene solo dati numerici, ma anche indicazioni circa i risultati ambientali delle politiche attuate o da attuare da parte dell’amministrazione pubblica e ne valuta l’efficienza e l’efficacia.


L’attuale sindaco

deve dimostrare

maggiore fermezza

e determinazione

su questa tematica


Senza dimenticare che “l’integrazione con gli strumenti di programmazione e pianificazione e con le procedure ordinarie di gestione permette di valorizzare gli aspetti strategici del sistema senza considerarlo uno strumento di gestione a sé stante, direttamente collegato con il processo decisionale, circostanza questa che permette di sviluppare il dibattito, aumentare la trasparenza, dare un maggior peso all’assunzione di responsabilità e alle scelte ambientali”.

L’attuale sindaco della città, che pure non perde occasione di dichiararsi ambientalista, deve dimostrare maggiore fermezza e determinazione su questa tematica, e deve farlo a tutela dell’ambiente e del territorio.

E, soprattutto, delle famiglie crotonesi, delle bistrattate e trascurate famiglie crotonesi, che si difendono e si tutelano senza arroccarsi sulla torre dell’etica dei principi, o delle intenzioni o delle convinzioni, ma considerando e valutando le conseguenze del proprio agire, secondo l’etica della e delle responsabilità.

P.S. Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, su questi temi, quelli del bilancio ambientale comunale, e del bilancio sociale comunale, e sui temi della bonifica, del porto, dell’aeroporto, della stazione ferroviaria, della reindustrializzazione di Crotone, del rilancio del commercio e dell’artigianato e dell’agricoltura, dell’adozione del Piano Strutturale Comunale e del Piano di Spiaggia Comunale e del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e dei Beni Comuni e dei Beni di Uso Civico, della cultura e della valorizzazione dei beni culturali, dell’istruzione e della formazione, del rischio idrogeologico, del sistema idrico, del sistema dei rifiuti urbani, della forestazione urbana e dell’attenzione verso le fasce più deboli e fragili della società accentreremo la nostra attenzione e ci adopereremo per coinvolgere quanti, al di là delle appartenenze partitiche e di schieramenti, lavorano e intendono lavorare per disegnare e costruire la città e il territorio dei prossimi decenni e delle prossime generazioni. E lo fanno con una visione trasformativa e innovativa.