Dopo l’accorpamento del parco archeologico di Capo Colonna a quello di Sibari a seguire, ed era inevitabile, e sarebbe stato strano il contrario, la soppressione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Catanzaro e Crotone. Un altro boccone amaro, uno dei tanti, che questa comunità e questo territorio, nel silenzio più assordante e più umiliante, stanno subendo da molto, tanto tempo al netto di qualche isolata protesta.
di Giovanni Lentini
Adesso, rebus sic stantibus, si tratta di tentare di salvare il salvabile con interventi pensati e studiati per l’occasione e in caso di fallimento, altamente probabile in una sfida che definirei quasi impossibile, di tutte le iniziative che s’intraprenderanno e si dovessero intraprendere, non ci resterà e non ci resta che prenderne atto e rimboccarci le maniche e lavorare. Silenziosamente. E duramente.
Immaginando e pensando ad un nuovo inizio per Crotone e il suo territorio. Rafforzando e rilanciando, come primissimo obiettivo, l’area urbana della città dei prossimi decenni e delle prossime generazioni.
Rafforzamento dell’area urbana alla quale voglio partecipare con una mia idea/proposta/progetto, una tra le tante. Il Piano Urbano Integrato di Crotone.
Iniziando con il costruire, mettendolo nero su bianco, il “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni urbani” e partendo con il bene comune urbano per eccellenza e per antonomasia: il centro storico. Il primo tassello, quello fondamentale, del futuro Piano Urbano Integrato della città di Crotone.
Ecco, in ordine sparso, le tematiche sulle quali impiantare proposte e progetti da affidare all’istituendo Ufficio Comunale del Patrimonio Comunale, sulla scia e nel solco dell’Ufficio Comunale dei Beni Culturali la cui sede era situata alla spalle della Chiesa di Santa Chiara: Bastione Toledo, Casa della Cultura, Ex uffici comunali dei beni culturali, Museo Civico, Teatro Comunale, Ex Cinema Ariston, Palazzo Caloiro, Ex Sede Compagnia Portuale, Sala Margherita, Palazzo Caminiti, Palazzo Milone, Palazzo Berlingieri (Piazza Umberto), Palazzo Albani, Palazzo Morelli, Liceo Classico (con demolizione fabbricato contiguo), Sala Raimondi, Convento dei Cappuccini, Archivio Storico, Museo del Mare e del Miti, Conservatorio Musicale, Accademia di Belle Arti, Demolizione Ex Dopolavoro ferroviario, Demolizione Box di Piazza Mercato, Demolizione box di Piazzale Nettuno, Ex Stazione FS lato mare Via Miscello da Ripe, Villa Famiglia Berlingieri (Via Risorgimento), Area Sensi, Chiesa di San Pietro, Le Piazze e le vie (“i stritti”) del Centro Storico.
Dalla messa a fuoco e dall’assemblaggio di tutti questi dati si potrebbe realizzare un Piano di Rigenerazione Urbana del Centro Storico, la base del P.U.I., per candidarlo, previa condivisione e concertazione con la Regione Calabria, al PR Calabria FESR FSE+ 2021-2027.
Operazione non facile né agevole ma nelle condizioni in cui siamo e ci troviamo questo tentativo, e non solo questo, va esperito. Altre soluzioni io non intravedo.