Le piogge di fine agosto hanno iniziato a creare le condizioni idonee per la nascita dei primi funghi. Andare per boschi nei prossimi mesi, per molti, sarà motivo di salutare esercizio fisico e anche occasione per raccogliere i più ricercati prodotti che la natura ci offre.
di Ernesto Marra*
Per godere al meglio “il rito della raccolta” e il piacevole stupore che si prova nello scovare i funghi nascosti fra la vegetazione, occorrerebbe però affrontarla con buonsenso e il giusto spirito, lasciando da parte l’agonismo di raccolte esagerate o la spasmodica ricerca a danno dell’ambiente.
Nel bosco è la natura che ci ospita e non è difficile avere rispetto per la generosa padrona di casa, basta non lasciare traccia del nostro passaggio e limitare la raccolta al quantitativo previsto dalla norma regionale (L.R. n. 30/2001): 3 Kg giornalieri per i privati raccoglitori con “Tessera amatoriale” (elevabile a 5 per i residenti nei comuni montani); 10 Kg con “Tessera professionale”; 3 Kg con il “Permesso micologico-turistico”.
Per apprezzare poi al meglio e in sicurezza il gusto dei funghi raccolti è indispensabile ricordare però che nel bosco sono presenti migliaia di diverse specie, tra cui alcune tossiche o potenzialmente mortali, simili alle specie commestibili e con queste confondibili ad un occhio inesperto.
Ricordare questa semplice avvertenza potrebbe sembrare banale ma il numero delle intossicazioni da funghi che ogni anno si verificano in Calabria, anche molto gravi, ci dice che, evidentemente, non è superfluo.
E allora, buone raccolte ma tenendo presente alcune regole fondamentali prima di mettere nel proprio piatto o in quello dei familiari, funghi “incerti”:
- sottoponi l’intero raccolto di funghi spontanei al controllo del Micologo dell’Ispettorato Micologico dell’ASP. La certificazione ai privati per il consumo diretto è Gratuita.
- non regalare o accettare funghi non controllati;
- non consumare funghi solo sulla base di confronti con foto o descrizioni reperite su riviste o sul web;
- non fidarti di consigli sulla commestibilità dati del presunto “amico esperto” o conoscitore;
- acquista funghi spontanei solo se sul contenitore (cassetta) è esposta la certificazione di commestibilità che attesta l’avvenuto controllo da parte del Micologo dell’ASP;
- anche i funghi commestibili devono essere consumati ben cotti. I casi di intolleranza individuale sconsigliano il consumo di funghi crudi;
- i bambini, le donne in stato di gravidanza, le persone defedate o con intolleranze alimentari non devono consumare funghi;
- non raccogliere funghi in prossimità di strade a intenso traffico o in are verdi urbane;
- alcuni funghi prima di essere consumati vanno prebolliti ma vi sono alcuni funghi, potenzialmente mortali, su cui il calore non ha nessun effetto di risanamento;
- Attenzione alle false credenze: non esiste alcun metodo che indica se un fungo è commestibile o tossico (prova dell’aglio, annerimento dell’argento ecc.), occorre solo saperlo riconoscere.
Presso ciascuna Asp sono attivi i Centri di Controllo Micologico, informati presso il Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione della tua Azienda sanitaria quale è quello più vicino e gli orari di apertura al pubblico.
I Centri Micologici dell’ASP di Cosenza sono già attivi dal 1 settembre al 30 novembre: Cosenza 0984 8933509-154, Rogliano 0984 987121-114-122; Castrovillari 0981 485515; Corigliano-Rossano 0983 517464; Cariati 0983 941437; Paola 0982 581652.
*Responsabile Ispettorato Micologico dell’Asp di Cosenza