Sulla definizione della rete scolastica provinciale dite la verità, solo la verità: vi prego!

28 settembre 2023, 12:32 Opinioni&Contributi

Sino alla fine ho cercato di evitare di partecipare alla discussione, intrisa di insensatezza e assurdità. Ma essendo stato l'ultimo assessore della provincia di Crotone ad aver attuato gli “indirizzi regionali per la definizione della rete scolastica e la programmazione dell’offerta formativa” non posso non intervenire in questa “querelle” che ha superato, senza dubbio alcuno, i limiti del buon senso e dell'educazione.


di Giovanni Lentini

Una discussione pretestuosa e, soprattutto, astiosa e, in alcuni casi, come quella del sindaco del comune capoluogo, sgarbata e sguaiata.

Mi sento di intervenire soprattutto per rispetto degli studenti di Crotone e dell'intera provincia. Ai giovani protagonisti del futuro di Crotone, che forse per la prima volta vengono interessati da una discussione politica, dico di stare tranquilli.

Le notizie che hanno cercato di farvi cavalcare, non sono reali. Nell'anno scolastico 2024/2025, al vostro rientro dopo la pausa estiva, troverete la vostra scuola, le vostre classi, i vostri insegnanti, il vostro personale scolastico, i vostri spazi e tutto il mondo che avete lasciato nel precedente anno scolastico. Al loro posto.

Potreste solo non trovare lo stesso dirigente scolastico. In compenso, ne potreste trovare un altro, scelto tra i tanti per competenza e per professionalità. Per tutti voi, metto la mia persona a disposizione di ogni vostra domanda, di ogni vostro dubbio.

Vorrei incontrarvi uno ad uno e spiegarvi cosa è successo e cosa succederà. Mi aspetto che anche voi proviate a avviare un ragionamento, insieme ai vostri professori, e che la conoscenza integrale dei fatti possa essere il vostro faro guida.

Tutto quello che stanno cercando di far passare è fatto di bugie e falsità. Crotone, la città di Crotone, il comune capoluogo della provincia di Crotone merita altro.

Merita una classe dirigente, a tutti i livelli e a tutti i gradi, non solo politico, capace e competente, autorevole e affidabile e in grado di proporre soluzioni alternative.

Quello che con forza affermo, non vale solo per il dimensionamento scolastico, che ha così riscaldato gli animi, ma anche per tutte le tematiche che riguardano la città e ne cito solo alcune.

La bonifica, il Porto, l’aeroporto, l'utilizzo delle ex aree industriali, il Piano Strutturale Comunale, il Piano Comunale di Spiaggia, l’ideazione e la realizzazione dell'area urbana di Crotone, Isola Capo Rizzuto e Cutro.

Su questo e su altro Crotone e la sua classe dirigente devono dimostrare l’autorevolezza e la credibilità di un comune capoluogo, diventando realmente e veramente faro e riferimento di tutti i restanti 26 comuni. E non per il solo fatto di essere Crotone o di essere classe dirigente di Crotone. Non basta. Non è sufficiente.


La “pietra dello scandalo”


Ultima ma non ultima aggiungo una riflessione finale. Una riflessione che dedico a quella che, per molti crotonesi, anche inconsapevolmente, è divenuta la “pietra dello scandalo”.

L’autonomia (mantenuta) dal polo scolastico di Cutro e l’autonomia - acquisita sul campo e non per (inesistenti) calcoli politici - del nuovo polo scolastico di Isola Capo Rizzuto.

Nell’uno e nell’altro caso si tratta di due autonomie a supporto di quella che è, senza fare ricorso a legislazioni speciali o a raccolta di firme, un’unica area urbana. L’area urbana di Crotone, Isola Capo Rizzuto e Cutro.

Due autonomie, utili e necessarie, per le quali aggiungo due considerazioni a latere.

La prima. A molti sfugge che Cutro oltre ad essere territorialmente e a pieno titolo il cuore del Marchesato crotonese, è sede di un Istituto Tecnico Superiore dell’Agroalimentare che, dalle cose che leggo sulla riforma degli istituti tecnici, diventerà sempre più centrale e strategico rispetto anche allo sviluppo e alla crescita territoriale dell’intero Marchesato.

La seconda. L’Istituto Nautico Ciliberto, il prestigioso ma, purtroppo, ancora troppo piccolo istituto nautico, avrà la sede, meglio ancora, la sede resterà a Crotone e avrà come punto di erogazione del servizio il polo scolastico di Isola Capo Rizzuto, uno dei comuni più popolosi della Calabria, il secondo comune più popoloso della provincia di Crotone.

E l’offerta formativa dell’istituto Nautico di Crotone si aggiungerà all’offerta formativa dell’istituto alberghiero di Isola Capo Rizzuto, che in siffatto formeranno il primo Polo Alberghiero Marittimo della Calabria.

Anche in questo caso, come nel caso di Cutro, il giusto riconoscimento ad una comunità e ad un territorio, una delle capitali del turismo calabrese e meridionale.

In tutto questo ragionamento senza trascurare che l’Aeroporto, il Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo e l’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto” che bagna le città di Crotone e Isola Capo Rizzuto si trovano nel territorio isolitano e senza dimenticare che nel quartiere Sant’Anna del comune di Isola Capo Rizzuto risiedono decine e decine di famiglie crotonesi.

Agli amici di Crotone, di Isola Capo Rizzuto e di Cutro dico e, se mi fosse possibile, consiglierei di guardare al futuro senza servirsi dello specchietto retrovisore che rischia di farci perdere la rotta e, in molti casi, l’equilibrio e la misura e la ragionevolezza.