Tiene banco qui a Crotone, da alcuni giorni, la vicenda del sequestro del cosiddetto Villaggio Campisi a Gabella, perché pare totalmente difforme dalle possibilità di intervento edilizio in loco.
di Sr* l’impertinente
Questo villaggio minimale, fatto di soli 74 moduli abitativi fronte mare, vede la luce all’incirca quattro anni fa, e tale è stato il successo da essere stato integralmente venduto, con tanto di atti pubblici registrati. La particolarità, però, più singolare è che l’insediamento nasce e cresce in incognito: nessuno lo nota!
Solo qualche giorno fa, su richiesta della Procura presso il Tribunale di Crotone, il Gip sa del presunto abuso edilizio ed invia le forze dell’ordine a notificare un decreto di sequestro e sgombero per i proprietari residenti, nominando nel contempo il Sindaco Vincenzo Voce custode dell’intera lottizzazione.
Dai resoconti giornalistici si apprende, altresì, che il magistrato responsabile del procedimento sarebbe rimasto sorpreso dalla “distrazione” degli uffici comunali. Solo?
Andando per paradossi, gli uffici comunali, almeno, sono stati tanto attenti da imporre il pagamento dell’Imu ai manufatti incriminati, cosa che, tra l’alto, per premio ha condotto alla nomina del sindaco custode, invece di rispondere come primo responsabile degli atti del Comune?
Piuttosto distratti sono apparsi tutti quelli che per ragione sociale hanno il compito di vigilare e controllare il territorio, tipo forze dell’ordine o, che so, un qualche Consorzio, per esempio quello di Bonifica, che si è fatto occludere i canali di scolo da vere e proprie strade.
Un’ultima notazione. Noi cittadini qualunque vorremmo capire per quale motivo se un singolo cittadino chiede una licenza edilizia e la ottiene riceve poi reiteratamente visite occhiute da parte di controllori vari, mentre a uno che costruisce 74 unità abitative non lo “caca” proprio nessuno?
*Simbolo dello Stronzio