Il metano ti dà una mano, recitava un vecchio spot televisivo. In realtà, l’Eni a Crotone, la mano l’ha data solo, ma solo per prendere, circa il 16% del metano estratto in Italia, ma come contropartita per la città e il territorio ha sempre avuto il classico “braccino corto”. Il colosso energetico in questo senso, ha sempre mostrato per Crotone ben poca considerazione e qui il metano, a ben vedere, la mano l’ha data ma non per gli scopi auspicati di favorire il treno dello sviluppo.
Con il grande clamore mediatico suscitato dall’arrivo della nuova mega piattaforma dell’Eni nel tratto marino crotonese anche la politica e le istituzioni sembrano essersi svegliate, dopo un lungo sonno.
Ieri, per esempio, a Palazzo Alemanni si è svolta una nuova riunione con Ionica Gas ed Eni, sulla realizzazione di un nuovo pozzo di estrazione metano nel territorio crotonese. La regione ha chiesto spiegazioni sull’assenza di informazione istituzionale ricevuta, ha manifestato la contrarietà alla realizzazione di tale struttura ed ha chiesto un incontro chiarificatore direttamente con Eni.
I Consiglieri Provinciali di opposizione, Schifino, Lucà, Bonofiglio, Scigliano e Devona hanno presentato una richiesta urgente di convocazione della Conferenza dei Capigruppo e della Seconda Commissione consiliare permanente, per acquisire tutta la documentazione in possesso dell'Ente provincia.
Infine, la conferenza dei capigruppo del comune di Crotone ha fissato un’apposita seduta del consiglio comunale per lunedì 26 settembre, per avere, anche in questo caso, le idee più chiare sui rapporti con la società del cane a sei zampe, che non sono stati, finora sempre all’insegna della cordialità e spesso dell’incomunicabilità.
Ad accrescere i timori della popolazione una recente scossa di terremoto che qualcuno ha messo in relazione anche con l’attività estrattiva sempre più intensa e che il colosso energetico vorrebbe ancora incrementare.
Delle royalties previste e regolarmente incassate dalla Regione Calabria, a Crotone non è arrivato neanche un euro, per tacere della questione bonifica del territorio, un libro ancora tutto da aprire.
La gente, però, si è stancata di prendere sempre schiaffi e comincia a reagire. Protagonista della rivolta è il web, ed in particolar modo Facebook. E’ stata, infatti, promossa per domenica una’occupazione simbolica della colonna di Hera Lacinia, dalle 10 alle 12, da preservare contro i possibili rischi di subsidenza legati proprio all’estrazione dei gas. Il metano da una mano, ma, alla fine della fiera, Crotone ne aveva proprio così bisogno?