A pochi chilometri dalla città di Crotone, dalla statale 107 silana di giunge a Caccuri, centro della provincia caratterizzato dalla presenze dal significativo castello che fu residenza della famiglia Barracco. Tra i luoghi da visitare: la chiesa matrice dedicata a S. Maria delle Grazie, esempio di barocco calabrese, accanto ad una torre medievale, utilizzata come campanile; la chiesa di S. Rocco, posta su un'antica strada d'accesso all'abitato; mentre, sulla strada che porta all'Abbazia di S. Maria la Nova nel comune di S. Giovanni in fiore vi è il convento dei Padri Domenicani con la chiesa della Riforma. Di notevole interesse storico la casa natale di Cicco Simonetta, insigne segretario di Francesco Sforza, Duca di Milano e Cancelliere della Duchessa Bona (sec. XV).
Il territorio è ricco oltre che di sorgenti di acque minerali (acqua della Lepre, solfureo-clorurata a 32°, usata per bagni e bevanda, con i resti di un vecchio Stabilimento; acqua del Bruciarello o della Caviglia, solforosa, usata per bagni; acqua di Calderazzi, salina fredda, usata per pozione) di insediamenti rupestri, tra cui un bellissimo esempio di cenobio posto allo svincolo tra la vecchia statale e la superstrada.
L'abitato è stato edificato sopra una collina arenaria dove sono state scavate in passato una serie di grotte conosciute come "cavità di Filezzi". Il piccolo centro storico è costituito dalle caratteristiche rughe, le strette viuzze che si aprono tra le antiche case addossate le une alle altre. La parte esterna al centro è più moderna, con costruzioni che seguono la strada che si snoda lungo la collina. Le acque termali Il territorio di Caccuri possiede acque termali sulfuree. Note sono quelle in località Bruciarello. Le acque, analizzate per la prima volta nel 1840 dallo Scacchi, si rivelarono di buona qualità e ottime per la cura di patologie epatiche e dell'apparato gastrointestinale. Purtroppo, però, lo stabilimento termale, creato per il loro sfruttamento, venne abbandonato intorno al 1965. Oggi è di proprietari privati.