COSA VEDERE | Petilia e le grotte naturali di San Demetrio

12 aprile 2012, 19:58 Calabria Coast to Coast

Petilia Policastro, borgo le cui origini affondano nell’antichità e si confondono tra storia e leggenda. Per la mitologia greca la città di Petilia venne fondata da Filottete, arciere famoso per aver ucciso Paride nella guerra di Troia. Le ipotesi più attendibili, invece, la fanno risalire all’epoca bizantina.

Il suo territorio si staglia lungo i fiumi Tacina e Soleo, dove sono state rinvenute testimonianze di insediamenti di origine brettia, risalenti al IV e III secolo a. C.

Tra i luoghi più significativi da visitare, sicuramente le grotte di origini naturali a San Demetrio che sono state utilizzate sin dall'antichità forse da pastori durante la transumanza e per i primi insediamenti abitativi della zona, attribuite ai monaci basiliani.

Nel centro abitato, spicca soprattutto l'antico centro storico, di chiara impronta bizantina, con il classico reticolo di viuzze che si alternano a palazzi seicenteschi e settecenteschi, come quello delle famiglie Portiglia, Aquila, Filomarino e Ferrari.

Di rilievo anche alcune chiese, come quella di San Nicola Pontefice e dell'Annunziata, risalenti al 1600. Proprio di fronte alla Chiesa matrice di San Nicola, è stato recentemente rinvenuto un cimitero con tombe a fossa, con datazione precedente il XVII secolo.

Una vera oasi naturale si trova a Pagliarelle, frazione pedemontana, dove l’Afor ha realizzato un vero e proprio parco con un laghetto, rifugio per daini e uccelli migratori e stanziali.