Crotone. Traffico in tilt, se non ci arriva il buonsenso ci pensa un libero cittadino

21 aprile 2012, 11:00 Il Fatto

Per andare a lavoro o, più genericamente, spostarsi in centro, la stragrande maggioranza di persone utilizza la propria vettura, con tempi di percorrenze sempre più dilatati. È una percentuale infinitesimale quella di chi raggiunge il lavoro con l’autobus.

Le ragioni sono da ricercare, solitamente, nelle poche corse e nella scarsa capillarità della rete dei trasporti pubblici, di cui si chiede il potenziamento, sottolineando l’eccessiva distanza che talvolta separa la destinazione dalla fermata dell’autobus.

C’è chi, poi, ma in minor misura, chiede maggior comfort, più fermate coperte da pensiline o prezzi più bassi. A Crotone sono le Autolinee Romano a gestire il servizio di trasporto urbano.

Da una parte c’è un pregiudizio sulla scarsa efficienza del servizio a cui fa da contraltare un’altissima evasione del pagamento dei biglietti da parte degli utenti.

Abbiamo voluto testare il servizio. In particolare, abbiamo percorso, in un orario di punta, con la corsa delle 11,20 ed in una giornata di pioggia, la linea 5, che dall’autostazione, fiancheggia lo stadio, procede per via Vittorio Veneto, approda a Piazza Pitagora e da li ritorna all’autostazione a fondo Gesù, impiegando 18 minuti, fermate comprese.

Abbiamo fatto, poi, lo stesso tragitto con l’automobile, sempre in un giorno di pioggia, ed i minuti impiegati sono stati di poco superiore ai 15. Il problema, poi, è che l’automobilista che arriva in centro, trovare il parcheggio, impresa per la quale impiegherà molto più del tragitto percorso.

Per snellire traffico e per ripristinare una viabilità più efficiente non mancano le proposte, come quella avanzata dal giornalista Luigi Saporito, che prevede l’istituzione di una circolare a scorrimento veloce (Csv) e che potrebbe segnare un radicale cambio dei costumi di una città finora mai abituata all’uso giornaliero e continuo dei mezzi pubblici.

La Csv avrebbe uno scorrimento pari a più doppio delle attuali velocità del servizio urbano e col vantaggio di avere sempre una corsia dedicata, libera e mai impegnata. A dispetto di un traffico privato che sarebbe costretto a marciare su un’unica corsia con le conseguenze che ne deriverebbero.

Tale tipo di soluzione inciderebbe notevolmente sul costo e la manutenzione delle autovetture dovrebbe favorire l’opzione di lasciare a casa i propri mezzi privati e utilizzare il servizio pubblico per andare a lavoro, per accompagnare i figli a scuola o per le altre attività quotidiane.

Ancora di più, il caro benzina, che dovrebbe ancor più facilitare la realizzazione di una corsia preferenziale per i mezzi pubblici visto che per l’anno 2012 sono previsti picchi di spese per famiglia.