I portantini di Crotone: storie di fede e devozione nel racconto dei “custodi” della Vergine

di Giaginto Carvelli

La processione della Madonna di Capocolonna ha una grande rilevanza per la realtà crotonese, tanto da travalicare gli aspetti puramente religiosi del pellegrinaggio. Una delle sfaccettature che mostrano l’importanza dell’evento è quella legata alla tradizione dell’associazione dei portantini, che da anni ha il compito di portare il quadro della Vergine nelle sue uscite. I componenti dell’associazione portano il peso, non solo simbolico, e sono testimoni di una tradizione che li vede, in segno di devozione, in occasione della festa, portare il quadro della Madonna sulle proprie spalle. Tradizione che, con immutato vigore, si è protratta per molti decenni fino ad oggi, come dimostrano le foto e le testimonianze della mostra ospitata nel centro storico di Crotone e che propone una carrellata di volti che hanno attraversato la storia dell’evento.

La devozione della gente e la partecipazione alla processione sembra crescere sempre di più e con essa il sentimento popolare nei confronti della patrona della città di Crotone, in particolare per chi trasporta il quadro sulle proprie spalle, sentendo l’onore nel farlo. Questi uomini e donne sono i protagonisti della fede, perché portare l’icona della Vergine nera, oltre ad essere molto emozionante è anche motivo di orgoglio, devozione e rispetto. Portare il quadro, così, non è solamente un momento aggregativo fine a se stesso, ma, diventa un’ambizione, un’aspirazione; entrare a far parte di questo gruppo, come emerge dalle parole dei suoi componenti, significa provare l’emozione e l’onore di essere tra coloro che trasportano il quadro della Patrona dalla città. I crotonesi sono abituati a vedere un gruppo di uomini con la loro divisa e i larghi fazzoletti sulle spalle portare il quadro della Madonna di Capocolonna; per molti sono semplicemente i portantini della Madonna ma, come abbiamo visto con le varie testimonianze raccolte, in realtà sono molto di più.