L’anelito di tutta la città ha atteso intorno a mezzanotte e mezza sul sagrato della cattedrale del Duomo di Crotone l’uscita del quadro grande della Madonna di Capocolonna, uno dei momenti clou della festa che, ogni anno, richiama migliaia di fedeli. Alle 19 le celebrazioni sono iniziate con la liturgia eucaristica presieduta da monsignor Giuseppe Agostino, ex arcivescovo di Crotone, con il canto del Coro polifonico “Laudate domino”. A mezzanotte, poi, sono proseguite la liturgia della parola, che, in pratica, ha sancito il vero inizio del pellegrinaggio dell’effige della Vergine nera con in braccio il bambino. Quest’anno ci celebra il settennale, ed a raffigurare la Madonna di Capocolonna, è il quadro grande.
Varcando le soglie della cattedrale, al tradizionale grido “Viva Maria”, la Vergine protettrice della città è stata accolta dall’applauso scrosciante dai fedeli, da preghiere e invocazioni che non l’hanno mai lasciata fino all’arrivo nella prima tappa, il cimitero. Qui la classica omelia dell’arcivescovo ha sancito questo primo passaggio. La Festa della Madonna di Capocolonna è una celebrazione che va al di la degli aspetti religiosi; ed è proprio con la processione, specie quella del settennale, che questa importanza di coglie, misurando concretamente il coinvolgimento dell’intera città in questo che non è solo un rito ma una testimonianza di venerazione e fede concreta. Al cimitero, coloro che non riescono a compiere tutti e 15 i chilometrici del pellegrinaggio si fermano, ma accompagnano con il cuore il quadro della Vergine fino al suo approdo nella chiesetta di Capocolonna.