Unical, al Centro residenziale si presenta lo Smart Building
Provate ad immaginare una residenza universitaria concepita per ottenere il massimo risparmio di consumo elettrico. Una struttura che, senza sacrificare gli standard di comodità e il livello di organizzazione in base ai quali è stata realizzata, assicura un drastico abbattimento di costi altrimenti destinati ad incidere pesantemente sulla gestione dei servizi.
Tutto questo oggi è realtà. E per gli scettici c’è davvero poco spazio. La prova? Domani mattina, 25 giugno, alle 11,30, nel Centro residenziale dell’Università della Calabria, con la presentazione di “Smart building”: il primo prototipo di alloggio per studenti dotato, appunto, di un sistema intelligente di gestione e risparmio dell’energia elettrica.
A rendere ancora più interessante questo risultato è il fatto che “Smart Building” è nato, come si dice, in “casa”: il punto di arrivo di una brillante ipotesi di lavoro che ha visto a lungo impegnati quattro laureati dell’UNICAL: gli ingegneri Carmelo Felicetti, Raffaele De Rose e Cinzia Raso, e il dott. Stefano Borrelli.
Professionisti ai quali oggi tutti guardano con ammirazione e compiacimento. Non solo per aver saputo trasformare il progetto "Smart Building: La nuova tecnologia per l'efficienza energetica e la qualità della vita" in una concreta opzione organizzativa, ma per la tenacia e la determinazione dimostrate nel dare corpo ad un’idea socialmente innovativa. Esattamente quanto auspicato dal bando “Smart Cities and Communities and Social Innovation” del Programma Operativo Nazionale "Ricerca e Competitività" 2007-2013 (PON "R&C"), nel quale si colloca l’idea di “Smart Building”, cofinanziata dal MIUR .
Al progetto hanno collaborato anche NeMs (Laboratorio di Nanoelettronica e Microsistemi), afferente al Dipartimento di ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica dell’Unical; SPIN - Consorzio di Ricerca, Innovazione e Trasferimento Tecnologico, ed Echopress s.r.l., società spin-off dell’Università della Calabria.
Il sistema verrà testato anche in un appartamento per studenti, nel blocco 5 del quartiere Maisonettes.
La sperimentazione prevede l’utilizzo di una residenza che, disponendo di un sistema di produzione e storage dell’energia prodotta, sarà completamente sconnessa dalla rete elettrica, invece utilizzata solo come back-up qualora i livelli di consumo dovessero superare quanto prodotto e accumulato.
Un risultato che il prorettore delegato al Centro Residenziale, Luigino Filice, commenta con soddisfazione e orgoglio: “Lo considero parte integrante, anzi la naturale prosecuzione, degli esperimenti e delle verifiche sul campo attraverso cui quotidianamente formiamo i nostri studenti nei laboratori universitari. E per noi dell’Unical è davvero un elemento di forte positività. Una sperimentazione alla quale il Centro residenziale guarda con particolare attenzione e interesse, così come farà verso ogni iniziativa in grado di contribuire a rendere sostenibile e migliorare la qualità della vita degli studenti".