Villaggi turistici territoriali per puntare a 2,4 milioni di presenze in più
Villaggi Turistici Territoriali per puntare a 2,4 milioni di presenze in più. È quanto contenuto nel piano anticrisi #welfareconcreto lanciato nei giorni scorsi dal movimento Partecipa Calabria. Con un investimento di soli 65 milioni di euro disponibili nel POR Calabria 2014 – 2020, la proposta produrrebbe, in un triennio, un aumento di poco meno di 700 milioni di euro di spesa turistica e la creazione di circa 6 mila nuovi posti di lavoro nel comparto. Partecipa Calabria: "Per rilanciare il “sistema Calabria” è necessaria una programmazione concreta delle risorse comunitarie. Ad oggi, candidati e coalizioni, si rincorrono in proposte, molte delle quali sono inconciliabili con la programmazione comunitaria o, in alcuni casi improponibili, perché privi di copertura finanziaria".
L’istituzione dei Villaggi Turistici Territoriali (VTT), aree a maggiore attrattività turistica in cui siano applicate significative premialità nell’accesso ai fondi comunitari, una costante e incisiva attività di promo-commercializzazione per incentivare la “vendita” della destinazione turistica nei mercati nazionale ed internazionale, la cancellazione della tassa di soggiorno e altri eventuali riduzioni o esenzioni sulla compartecipazione ai tributi regionali a favore delle imprese del comparto turistico potrebbe produrre un effetto moltiplicatore per il rilancio del settore. È l’ultima innovativa proposta del movimento Partecipa Calabria contenuta nel piano anticrisi del Movimento denominato #welfareconcreto.
Insomma dal quartier generale di Partecipa Calabria non hanno dubbi. L’attuazione dei Villaggi Turistici Territoriali – si precisa nella nota del Movimento politico – produrrebbe dei moltiplicatori della spesa turistica a totale vantaggio del sistema economico ed occupazionale. Insomma: più presenze turistiche, più ricchezza regionale, più lavoro.
Complessivamente, secondo i dati del Sistema Informativo Turistico della Regione Calabria, si assiste ad una diminuzione degli arrivi nel 2013 del 2,4% e delle presenze del 4,3%: questo perché, pur aumentando il numero degli stranieri che sceglie la “Destinazione Calabria”, gli italiani che arrivano diminuiscono, confermando la tendenza già avviata nel 2012, in linea con la situazione nazionale gravata da una congiuntura economica sfavorevole.
Con un milione 633 mila turisti stranieri la Calabria, nel 2013, ha battuto il suo record di presenze estere, il flusso degli arrivi in Calabria nel 2013 è pari ai 1,472 milioni per un totale di circa 8 milioni di pernottamenti. Gli stranieri che hanno alloggiato in strutture ricettive calabresi sono stati 254.300 circa, soggiornando in media 6,54 giorni e producendo 1,663 milioni di presenze, quantità storicamente mai raggiunta. I turisti italiani registrati nelle strutture ricettive regionali sono stati circa 1,218 milioni, con 6,339 milioni di pernottamenti.
La nazione da cui hanno origine i flussi maggiori diretti in Calabria è la Germania, con il 26,6% di arrivi e il 31,3% dei pernottamenti, Paese che nell'ultimo anno ha fatto registrare un ulteriore aumento dei flussi del 3,5% (pari a circa 50 mila pernottamenti in più rispetto al 2012). Si assiste anche ad un incremento dei flussi provenienti dalla Polonia e dal Belgio mentre si registra una minima contrazione dei turisti provenienti dalla Francia, Svezia, Austria, Regno Unito, Repubblica Ceca. Infine, i flussi turistici provenienti dalla Russia fanno registrare la dinamica più sostenuta (+166,9% arrivi e +114,3% pernottamenti).
Dal quarto Rapporto “Osservatorio sul mercato del lavoro nel turismo 2013” di Federalberghi, infine, risulta che i lavoratori assunti nel comparto turistico in Calabria sono 17.345 con un peso sull’occupazione regionale pari al 3,3%.