Premio Sila 49, il 20 novembre la cerimonia

Cosenza Tempo Libero

La giuria del Premio Sila ’49 - composta da Piero Bevilacqua, Francesco Maria Greco, Renato Greco, Romano Luperini, Marta Petrusewicz, Anna Salvo, Emanuele Trevi, Massimo Veltri e il presidente Amedeo Di Maio - ha annunciato i vincitori della terza edizione, che si svolgerà a Cosenza dal 20 al 22 novembre. Nato nel 1949, il Premio Sila è uno dei più antichi premi letterari italiani che è tornato sulla scena nazionale tre anni fa mantenendo la sua vocazione originaria: promuovere opere attente alla realtà e di rilievo civile.

La cerimonia di Premiazione si terrà sabato 22 novembre a Cosenza, a Palazzo Arnone, alle ore 18.00. Conduce la serata Paride Leporace.

Il Premio Sila ‘49, diretto da Gemma Cestari con la collaborazione artistica, tecnica e organizzativa della Società Cooperativa Cluster, è promosso dalla Fondazione Premio Sila, ed è diviso in tre sezioni: la sezione Letteratura, la sezione Economia e Società, la sezione “Sguardo da lontano” dedicato a saggi e opere realizzati da autori stranieri che abbiano ad oggetto il Mezzogiorno. A esse si affiancano i Premi Speciali che la giuria assegna ad autori o opere fuori concorso che hanno un particolare rilievo nella vita culturale nazionale e internazionale. Il Premio collabora con la Libreria Ubik di Cosenza nella promozione della lettura e con la selezione di un comitato di lettori.

I vincitori

Giorgio Falco con La gemella H (Einaudi) vince il Premio Letteratura.

"La gemella H di Giorgio Falco è un'opera intensa e inaspettata sul rapporto che lega l'orrore della storia alla normalità della vita quotidiana. Raccontata con straordinaria finezza psicologica, in uno stile nitido e denso di dettagli rivelatori, la storia di una famiglia tedesca che attraversa la seconda metà del novecento diventa il crocevia di fantasmi e colpe collettive che si insinuano nel nostro presente rivelandone ombre insospettate, significati imprevedibili, barlumi di lancinante verità”.

Jean-Paul Fitoussi con Il teorema del lampione (Einaudi) vince il Premio Economia e Società. Sabato 22 novembre alle ore 11.00 – Palazzo Arnone, Cosenza - l’autore incontra il pubblico, coordina l’incontro Eugenio Occorsio, editorialista de la Repubblica.

“Il richiamo del titolo coincide con le ragioni del premio: un tizio cerca le chiavi sotto un lampione non perché è li che le ha perse, ma perché quello è l'unico punto illuminato della strada. In economia è stato questo un metodo diffuso e che ha comportato elevati costi sociali. Fitoussi invita gli economisti (e i politici) a uscire da quel cono di luce, con lo scopo di mettere fine alla sofferenza sociale, come recita il sottotitolo del libro destinato a un vasto pubblico senza sacrificarne il rigore scientifico”.

John Anthony Davis con Napoli e Napoleone (Rubbettino) vince il Premio Speciale “Sguardo da lontano”

“In questa innovativa reinterpretazione della storia del Regno delle Due Sicilie, lo storico inglese Davis descrive la transizione dall’antico regime all’ordine post-feudale nel periodo 1780-1860 in termini di una modernizzazione continuata (da Ferdinando IV Borbone, al “decennio francese” e alla Restaurazione), rapida e forse la più radicale di tutta la penisola, se non dell’intera Europa. Sfatando la lunga serie di luoghi comuni caratteristica della storiografia risorgimentale, e rivisitando la storia europea dall’angolatura inusuale, il saggio di Davis cambia i termini delle questioni tanto della trasformazione politica in Italia nel secolo precedente l’Unità quanto della dicotomia Nord-Sud”.

Il Premio Speciale alla carriera va a Salvatore Settis che venerdì 21 novembre alle ore 17,30 - Palazzo Arnone, Cosenza - terrà una lectio magistralis dal titolo “Diritto alla città e democrazia”.

“Salvatore Settis, figura imprescindibile nell'orizzonte culturale europeo e mondiale, si contraddistingue per la molteplicità dei temi affrontati, per lo spettro amplissimo delle discipline oggetto dei suoi interessi e approfondimenti. Temi e interessi legati da un filo comune che si dipana fra l'impegno civile, la sincera fede democratica, il riconoscersi appieno dentro la cornice disegnata nella Costituzione Repubblicana”.